Una partita certamente di notevole valore quella di stasera a Belgrado tra Serbia e Italia (clicca qui per la diretta di Serbia-Italia in temporeale – no video). La nazionale diretta da Cesare Prandelli dovrà affrontare una Serbia molto motivata. Una Nazionale che dovrà subire la pressione di un ambiente molto caldo, forse a ricordo degli incidenti scoppiati a Genova, nella partita d’andata poi sospesa. Il ct azzurro dovrà verificare le condizioni dei suoi giocatori, capire in che modo potranno reagire e cosa potranno dare in un match dall’alto contenuto tecnico e agonistico. Per parlare di questo match e delle prospettive della Nazionale abbiamo quindi sentito Bruno Pizzul: a partire dai Mondiali del 1986 fino al 20 agosto 2002, quando si giocò a Trieste la partita tra Italia e Slovenia, vinta proprio dalla Slovenia per 1-0, Pizzul fu il telecronista delle partite degli azzurri. Eccolo quindi in questa intervista in esclusiva a IlSussidiario.net.
Che partita ci aspetta stasera?
Sicuramente una partita dall’alto contenuto agonistico. La nazionale serba vorrà mettere questo match sul piano fisico,non disdegnando magari anche qualche provocazione. Una partita difficile quindi in cui si sentirà una pressione incredibile sui nostri giocatori.
Importante sul piano del risultato visto che ci siamo già qualificati per Polonia e Ucraina?
Sì importante perché in questi due match che ci mancano dovremo fare quei punti necessari a guadagnarci una buona posizione per il sorteggio dei prossimi Campionati Europei. Prandelli poi vuole che la Nazionale affronti tutte le partite in cui gioca con la massima determinazione, con la massima grinta. Fa parte di quel recupero di immagine della Nazionale a cui Prandelli è veramente legato.
In difesa avremo un blocco della Juventus…
La scorsa stagione la formazione bianconera ha avuto una difesa che ha preso tantissimi gol Adesso si sta riproponendo con un reparto difensivo molto efficace. Conseguenza di questo è la presenza di tanti suoi giocatori in Nazionale.
C’è Montolivo che sta vivendo un momento molto particolare della sua carriera…
Sta vivendo un momento molto particolare ma sta giocando molto bene a Firenze, dimostrando di poter reagire a tutta la pressione a cui si è dovuto abituare negli ultimi mesi. Non so in che posizione del campo giocherà stasera, perché in effetti non si è ancora compreso quale sia veramente il suo ruolo come centrocampista.
E c’è la coppia Cassano-Rossi…
Un attacco molto particolare che dovrà giocare in modo particolare. Palla a terra e pochi interventi di testa per le caratteristiche fisiche di questi giocatori.
Purtroppo non ci sarà Balotelli…
Peccato perché stava vivendo un buon momento di forma. Purtroppo ha subito questo infortunio che ci ha privato di uno dei giocatori più importanti della nostra Nazionale.
Cosa pensa invece della questione degli oriundi in Nazionale?
Parto dal fatto che ultimamente gli oriundi che hanno giocato in Nazionale non hanno fatto così bene nella loro carriera, vedi Amauri e Thiago Motta. Resto comunque dell’idea che sarebbe meglio non schierare giocatori oriundi che arrivino in Italia dopo una lunga carriera, provenendo da federazioni straniere. Mentre nel caso si tratti di giocatori cresciuti nei vivai giovanili italiani sono favorevole al loro utilizzo in Nazionale.
Come vede in prospettiva l’Italia per i prossimi Europei?
E’ una squadra che può vincere con tutti e perdere con tutti.
In un Europa che calcisticamente sta cambiando…
C’è un grosso livellamento, forse perché non ci sono più nazionali che possono essere sovrastate dal punto di vista fisico. E visto che di grandi talenti all’orizzonte non se ne vedono più tantissimi, risulta difficile vincere contro qualsiasi squadra, come è successo anche noi con le Far Oer.
Tante sorprese…
L’Armenia che sta lottando per un posto per Polonia e Ucraina, il Montenegro che si sta dimostrando una nazionale di buon valore tecnico, la Bosnia che sta mettendo in discussione la qualificazione della Francia. Sono solo alcune di queste nuove nazionali che si stanno proponendo a un buon livello.
Le favorite dei prossimi Europei quali sono?
Spagna e Germania. La Germania ha passato un periodo di difficoltà, poi è venuta fuori nuovamente. Grazie al lavoro che è stato a livello giovanile, è diventata una nazionale veramente forte, che potrà giocarsi così tutte le sue chances di vittoria in Polonia e in Ucraina.
(Franco Vittadini)