Argentina e Nigeria si incontreranno alle 18.00 di oggi allo stadio Beira-Rio di Porto Alegre. La situazione nel girone F vede la squadra di Sabella già qualificata con 6 punti grazie a due vittorie in altrettante partite, la Nigeria è seconda con 4 punti. La squadra africana con un pareggio passerebbe il turno, l’Argentina è già agli ottavi di finale ma deve blindare il primo posto. Per la formazione biancoceleste sarà importante mostrare qualche progresso nelle prestazioni: finora il gioco non è stato eccezionale e l’ha salvata solo la classe, la tecnica, il talento straordinario di Leo Messi. Forse però il c.t. Alejandro Sabella potrebbe utilizzare l’incontro con la Nigeria per far riposare qualche suo calciatore, per fare un po’ di turnover. In fondo un successo non cambierebbe tanto le cose in prospettiva del futuro dell’Albiceleste ai Mondiali. Per presentare questo match abbiamo sentito Cesare Maldini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Argentina-Nigeria che partita sarà? Una partita che dovrebbe vedere un’Argentina migliore, considerando anche il livello tecnico e la velocità di gioco dei suoi calciatori, superiori a quelli della Nigeria.
La squadra di Sabella però non ha convinto finora… Le prime partite possono aver in parte detto questo, ma non ho visto una brutta Argentina. Ha giocato un buon calcio.
Messi fino a dove potrà trascinare questa Nazionale? Messi è un fuoriclasse, un giocatore straordinario, e potrebbe veramente portare l’Argentina a grandissimi traguardi.
Quali sono i problemi dell’Argentina? E’ una Nazionale con giocatori di ottimo livello, ma certo non come quelli di alcuni anni fa.
La Nigeria giocherà coperta? Un pareggio le basterebbe… In effetto il fatto che le basterà un pareggio potrebbe portarla a giocare coperta, non rischiare più di tanto.
Le è piaciuta finora questa squadra? Non ha fatto male, ma in effetti non la conosco benissimo, bisognerebbe avere il tempo e la possibilità di conoscerla meglio.
Come giudica invece Bosnia e Iran? Hanno mostrato una discreta qualità di gioco. Per queste Nazionali vale però più o meno lo stesso discorso della Nigeria: la mancanza di visibilità internazionale, il fatto di non conoscere fino in fondo i calciatori impedisce di dare un giudizio globale.
Ha allenato il Paraguay, quindi conosce molto bene il calcio sudamericano.. Già col Milan ci ero stato diverse volte, e devo dire che in tutti questi paesi, non solo Brasile e Argentina, c’è una grande cultura calcistica che porta ad esprimere grande football e grandi giocatori.
Il suo pronostico? Vedo naturalmente un successo dell’Argentina. (Franco Vittadini)