Flavia Pennetta è stata la prima tennista italiana ad entrare tra le prime dieci giocatrici del mondo, il 17 agosto del 2009. Nata a Brindisi il 25 febbraio 1982, ha nel suo palmares 9 tornei WTA di singolare e 14 tornei di doppio, tra cui il prestigioso WTA del Tour Championships 2010 e l’Australian Open. Con la squadra italiana ha conquistato la Federation’s Cup nel 2006, 2009 e 2010. Attualmente è numero quindici del mondo nel singolare, mentre il 28 febbraio 2011 è diventa la numero 1 nel doppio. Bella e vincente, eccola in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net
Non è facile entrare a far parte, delle prime dieci giocatrici del mondo. Ci vuole più talento, o più spirito di sacrificio?
Credo che sono indispensabili tutte e due. L’unione del talento e di tanta voglia di combattere mi hanno portato a entrare tra le prime dieci del mondo. Per essere una forte giocatrice di tennis sono fondamentali entrambi gli elementi.
In particolare il tennis è uno sport di “testa” dove autogestirsi è veramente difficile. Sempre in giro il mondo, con la necessità di essere concentrati in ogni occasione…
E’ vero, ci vuole grande forza di volonta’ ma ormai mi sono abituata a questo tipo di vita e per me non è un problema.
Per te è un buon momento, soprattutto in Federation Cup: dopo la vittoria ottenuta in Australia abbiamo la possibilità di rivincere questa manifestazione. E’ stata grande la tua prestazione proprio nella sfida con l’Australia…
Vincere in Australia non è stato facile. Io penso di aver giocato bene, di aver mostrato un buon tennis. Soprattutto con la Stosur sono riuscita ad esprimermi al meglio. Ora ci attende una partita difficile con la Russia. Non sarà facile, ma proveremo a fare il massimo. In questi anni abbiamo fatto cose importanti in Federation Cup, aver raggiunto un’altra volta la semifinale è un grande risultato.
Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
Fare bene, mantenermi a buoni livelli. Questo è il mio obiettivo.
Tra disputare dei grandi Internazionali di Roma o un grande torneo di Wimbledon, cosa preferisci? In particolare è dal 1976 che un italiano non vince a Roma. L’ultimo fu Adriano Panatta…
No non so cosa scegliere. Roma è un appuntamento veramente importante. Vincere lì sarebbe il massimo, anche per il fatto che è troppo tempo che un tennista italiano non si aggiudica questo torneo. Ma Wimbledon è il massimo del tennis mondiale…
Tu e Francesca Schiavone, state tenendo in alto il tennis italiano, sono le donne che fanno bene a differenza degli uomini… Un giudizio su Francesca Schiavone…
Una grande tennista e una grande donna.
In generale in questi ultimi anni siete voi donne a tenere alto l’onore dello sport italiano E’ un buon momento dello sport femminile azzurro…
E’ vero, stiamo aiutando a tenere in alto il nome e il prestigio dell’Italia.
Quali sono le migliori tenniste del mondo?
Direi che Caroline Wozniacki merita sicuramente il primo posto nel ranking mondiale. Poi non dimenticherei Kim Clijsters
Le sorelle Williams? Sono forti senza dubbio, ma devono dimostrare sul campo, non solo sulla carta di essere ancora le numero uno di questo sport.
Ammiri qualche personaggio sportivo in particolare?
Mi piace molto Valentino Rossi. Poi, avendo seguito e amato sempre il tennis, ho sempre ammirato i campioni e le campionesse che hanno fatto le imprese in questo sport. Come Monica Seles.
Sei molto legata alla tua famiglia, alla tua città Brindisi…
Si sono molto legata alla mia famiglia. Quando posso vado sempre a trovarla E Brindisi è nel mio cuore. Mi hanno sempre trattato benissimo, con un affetto straordinario. Ho un rapporto bellissimo con la mia città.
Tu dove vivi, dove ti alleni?
Vivo tra Barcellona e la Svizzera. Due posti molto diversi, il mare e la montagna. Ma a me va bene così.
Oltre a essere una grande tennista sei considerata anche un’icona della bellezza. Ti fa piacere questo?
Mi sento gratificata. E’ un altro modo per sentirsi realizzata, una cosa che mi fa immenso piacere.
Hai detto più di una volta che dopo la fine della tua carriera di tennista ci sarà un futuro di mamma…
Vorrei tanto che fosse così. Mi piacciono molto i bambini. Vedo la mia vita dei prossimi anni realizzata in questo senso.
Cosa consiglieresti a un ragazzo, a una ragazza che vuole seguire le tue orme?
Di fare tutto con calma, quasi per gioco. Poi se avrà talento verrà sicuramente fuori. E potrà diventare un grande, una grande tennista.
(Franco Vittadini)