Il meccanismo è complicato, ma il riassunto può suonare più o meno così: al prossimo Mondiale di calcio, l’Italia rischia di finire in un girone di ferro. Lo ha spiegato Jerome Valcke, segretario generale della , introducendo quello che sarà il momento ufficiale di venerdi 6 dicembre: nel pomeriggio sarà effettuato il sorteggio della prima fase della Coppa del Mondo 2014. In Brasile si presenteranno 32 squadre, che saranno come sempre suddivise in otto gironi da 4 nazionali ciascuno; dal 12 al 26 giugno ci saranno dunque 48 partite che determineranno le 16 squadre (le prime due di ogni gruppo) che comporranno il tabellone degli ottavi di finale. Il Brasile, in quanto Paese organizzatore, aprirà il torneo con la partita inaugurale ed è già certo di finire nel gruppo A; oltre ai verdeoro le altre sette teste di serie, definite dal ranking FIFA, sono Spagna, Germania, Argentina, Colombia, Belgio, Uruguay e Svizzera. L’Italia, che ha perso la possibilità di essere in questa elite pareggiando l’ultima partita delle qualificazioni (contro l’Armenia), potrebbe certo ritrovarsi nel girone con la Svizzera, che tra tutte sembra essere la testa di serie più abbordabile; o magari con il Belgio, formazione piena di talento ma anche con inesperienza ai massimi livelli. Tuttavia, c’è un sistema complicato per il quale si effettuerà un pre-sorteggio che porterà una delle nove squadre europee della quarta urna (Olanda, Italia, Inghilterra, Portogallo, Grecia, Bosnia, Corazia, Russia e Francia) nella seconda, che comprende Cile, Ecuador, Costa d’Avorio, Nigeria, Camerun, Ghana e Algeria). A questo punto però ci sarà un’ulteriore estrazione: per evitare infatti che in un girone ci siano più di due squadre europee e due squadre della stessa Confederazione (per esempio quella asiatica o quella africana), cioè due dei principi base della FIFA, le quattro squadre sudamericane (Brasile, Argentina, Colombia e Uruguay) saranno inserite in un’urna denominata X, e dalla quale uscirà l’avversaria dell’europea spostata. Basta quindi osservare le urne per capire quali siano i rischi per gli Azzurri: ovvero, trovarsi in un girone che comprende ad esempio Brasile, Olanda o Francia e Stati Uniti (o Giappone, contro il quale abbiamo sofferto tantissimo in Confederations Cup). Parimenti, come detto, potrebbe andarci decisamente meglio: la soluzione per la quale festeggeremmo prevederebbe Colombia (comunque da prendere con le molle), Grecia e Costarica (o Iran, o Honduras). Ad ogni modo vale sempre lo stesso vecchio adagio: se si vuole vincere il Mondiale bisogna essere preparati a giocare contro tutti, e battere tutti. Certo: un aiuto dalla fortuna non si nega mai…
Argentina, Belgio, Brasile, Colombia, Germania, Spagna, Svizzera, Uruguay
Algeria, Cile, Camerun, Costa d’Avorio, Ecuador, Ghana, Nigeria
Australia, Corea del Sud, Costarica, Giappone, Honduras, Iran, Messico, Stati Uniti
Bosnia, Croazia, Francia, Grecia, inghilterra, ITALIA, Olanda, Portogallo, Russia