Gennaro Ivan Gattuso è il nuovo allenatore del Sion. Non solo: il centrocampista resterà tale, ovvero continuerà a giocare con la maglia della squadra svizzera, di cui era già diventato il capitano. Attualmente il Sion è quarto nella Super League: ciò non va a genio al presidente Christian Constantin, che ha deciso di esonerare l’allenatore spagnolo Victor Munoz. Per sostituirlo si è puntato sulla soluzione interna: Gattuso sarà l’allenatore-giocatore della squadra, così come successe a Gianluca Vialli con il Chelsea. Si è parlato di autogestione dei calciatori, ma Gattuso non è tipo da farsi mettere i piedi in testa: le sue doti umane e carismatiche saranno messe alla prova da un’esperienza inedita. Che potrebbe avviarlo alla carriera di allenatore vero e proprio: chissà che un giorno Gattuso possa tornare nella società che più ama, il Milan, nei panni del mister. Il contratto di Gattuso con il Sion prevede un altro anno da giocatore: in base ai primi mesi nel nuovo incarico il giocatore potrebbe decidere di appendere anzitempo le scarpette al chiodo. Per parlarne ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Andrea D’Amico, agente FIFA procuratore di Gattuso. Ecco le sue dichiarazioni:
Come ha reagito alla notizia di Gattuso allenatore-giocatore del Sion? Sono rimasto sorpreso dalla fiducia che il presidente ha nei suoi confronti. E’ chiaro che era meglio se i risultati fossero stati positivi, e non si fosse arrivati a questa situazione.
Il presidente si fida molto di lui, nonostante qualche battibecco… Gattuso come sempre ci mette il massimo impegno, in tutto quello che fa. Il presidente ha detto che lui sarà l’elemento di riferimento: non ha fatto altro che riaffermare una stima che sempre dichiarato nei confronti di Rino, sin dal primo giorno.
Crede che questo possa essere il preludio alla carriera di allenatore vero e proprio?
Lui diventerà un grande allenatore, però per ora è un grande giocatore.
(Carlo Necchi)