L’Inter di Moratti è entrata nella leggenda, la conquista della Champions League ha spalancato le porte della storia del calcio alla formazione nerazzurra. Adesso tutti i tifosi dell’Inter impareranno a memoria un’altra filastrocca: “Julio Cesar, Maicon, Samuel, Lucio, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Sneijder, Pandev, Eto’o, Milito”. Paradossalmente adesso arriva la parte più difficile per la società nerazzurra, che in estate dovrà necessariamente programmare e rinnovare la rosa, partendo dalla pesante partenza di Josè Mourinho, che proverà a fare un’altra magia, ovvero riportare il Real Madrid ai vertici in Spagna e in Europa.
L’Inter invece non dovrà compiere miracoli, dovrà solamente arricchire la già nutrita rosa di giovani talenti, almeno uno per reparto, ripartendo possibilmente da un tecnico giovane, carico, voglioso di mettersi in mostra, affamato di vittorie. Per questo la scelta di Mihajlovic sarebbe forse la più azzeccata, anche perchè l’attuale tecnico del Catania ha più volte dichiarato di sognare la panchina nerazzurra, conosce perfettamente l’ambiente ed è forse l’unico dei candidati alla panchina nerazzurra ad avere un modulo tattico simile a quello dello Special One.
Branca e soci dovranno necessariamente ricordarsi del pessimo esempio del Milan di questi anni, con una rosa piena zeppa di campioni ormai logori, già sazi di vittorie e soprattutto con un mancato ricambio generazionale. La rosa dell’Inter non è ancora logora, soprattutto se si pensa al campionato fatto da Capitan Zanetti, ma senza dubbio assecondare qualche richiesta per giocatori che che si avvicinano ai trenta, o li superano non sarebbe peccato.
Per questo, con rispetto e grande ammirazione per i tanti sacrifici fatti per l’Inter, un Milito al Real Madrid non deve far paura ai tifosi nerazzurri. La riconoscenza nel calcio spesso non paga, soprattutto quando l’età anagrafica non fa sconti.