Primi giorni di marzo, la primavera si avvicina ed inizia la stagione del grande ciclismo. Le corse italiane saranno le grandi protagoniste di questo mese. Grandi eventi saranno la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo, ma già tra oggi e domani ci saranno emozioni importanti. Si comincia con l’ormai tradizionale Strade Bianche, corsa giunta alla sua settima edizione e che si caratterizza appunto per la presenza di tratti sterrati (le “strade bianche”) sulle meravigliose colline del Chianti. Panorami straordinari fino all’arrivo in Piazza del Campo a Siena, ma anche percorso di grandissimo valore tecnico, che viene paragonato dagli esperti a due classiche leggendarie come il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Domani invece ci sarà l’atteso ritorno del Giro del Lazio dopo alcuni anni di dolorosa assenza. La corsa sarà tutta incentrata sulla Capitale, tanto che è stata ribattezzata Roma Maxima, con partenza e arrivo sui Fori Imperiali: anche in questo caso, un panorama impareggiabile unito ad importanti valori tecnici. Per parlare di queste due gare abbiamo sentito Michele Bartoli: ecco cosa ci ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Bartoli, come possiamo presentare questa Strade Bianche? Una corsa molto bella, che sono sicuro diventerà una delle gare più belle del calendario italiano. Anzi, lo è già, ma credo che possa diventare davvero una classica.
Riusciranno finalmente a vincerla i ciclisti italiani? In effetti finora non ci sono mai riusciti… Credo comunque che molti italiani abbiano le capacità di vincere questa corsa, a partire da Pozzato.
Di certo sarà vincente il panorama… Il paesaggio ci riporterà indietro di molti anni, ai tempi del ciclismo eroico. Questo sarà sicuramente un punto di forza di una gara che è unica, come sono unici il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.
Sono proprio queste due le classiche più simili alla Strade Bianche per caratteristiche? Sì, sicuramente. Quindi i corridori che vanno bene nelle due classiche del Nord sono anche i favoriti qui in Toscana.
Quindi Cancellara è il primo favorito? Se vogliamo fare un solo nome, sì. Infatti l’ha già vinta due volte, anche se io naturalmente faccio il tifo per la ‘prima volta’ degli italiani.
Il ritorno del Giro del Lazio invece è una bella notizia per il ciclismo italiano?
Senza alcun dubbio. Questa è una delle corse più storiche del nostro ciclismo, e sicuramente ritrovarla entusiasmerà tutti i tifosi. Poi ci sarà un grande coinvolgimento di Roma, quindi sarà un revival in grande stile.
Qui chi possiamo identificare come favorito? Il percorso mi sembra perfetto per uno come Sagan. Una corsa in cui bisogna essere completi e veloci, proprio come lui, e mi sembra quasi impossibile riuscire a staccarlo prima del traguardo.
Già giovedì ci ha regalato emozioni a Camaiore… Sì, ha avuto una squadra straordinaria, vedi il lavoro che ha fatto per lui Moreno Moser. Così l’hanno portato in volata, e lì si è rivelato il più veloce, semplicemente impossibile. Bravo Nibali, che giustamente ci ha provato da lontano. Un bello spettacolo.
(Mauro Mantegazza)