“Vendetta” compiuta. Ana Ivanovic impiega 83 minuti per cancellare con un colpo di spugna il quarto di finale degli Australian Open e demolisce con un eloquente , nella seconda giornata del gruppo rosso, Eugenie Bouchard. La canadese di Montréal è praticamente eliminata dalle WTA Finals 2014: ha un bilancio di due sconfitte e nessun set vinto, e in più deve giocare l’ultimo match contro Serena Williams che, nonostante sia caduta rovinosamente contro Simona Halep rimescolando le carte, rimane ampiamente la migliore del lotto e non è detto che nel prossimo incontro sia ancora quella di oggi. Adesso il discorso qualificazione si complica: si può facilmente arrivare, come già detto, ad avere tre giocatrici con due vittorie (se la Ivanovic batterà la Halep e Serena farà il suo dovere con la Bouchard) e a quel punto conteranno set e game. Al momento la rumena è in testa al gruppo, la Ivanovic ha un bilancio di 20 game vinti e 16 persi (2-2 nei set), la Williams è 2-2 ma con game vinti/persi a , dunque avrà bisogno di una vittoria larga contro Genie oppure dovrà sperare che la Halep batta la serba o magari le strappi in un set. Sia come sia, sarà una terza giornata entusiasmante.
E’ in corso il secondo match di singolare del giorno alle WTA Finals 2014: nel gruppo rosso, che in precedenza ha visto la clamorosa vittoria di Simona Halep su Serena Williams, Ana Ivanovic ha vinto il primo set contro la canadese Eugenie Bouchard con il punteggio di . Le due si erano affrontate ai quarti degli Australian Open lo scorso gennaio e Genie ne era risultata vincente; stavolta la serba sembra poter prendersi la rivincita, nel primo parziale ha dominato prendendosi subito un break di vantaggio utile per volare sul 3-0 e controllare le operazioni, poi strappando un’altra volta il servizio all’avversaria si è portata avanti nel match. Il set vinto potrebbe essere molto importante: con la sconfitta della Williams c’è una possibilità in più per tutte, è possibile che si possa arrivare a una situazione con tre giocatrici appaiate a due vittorie al termine del girone e dunque il quoziente set (e magari quello dei game) potrebbe decretare le qualificate alle semifinali del Master femminile.
Se il tuo score contro le avversarie alle WTA Finals 2014 è 49-4 (parliamo pur sempre delle migliori giocatrici al mondo) e se il tuo nome è Serena Wiliams – 18 Slam, 63 titoli, il quarto posto come settimane in vetta al ranking – perdere un incontro è sempre una notizia. Se poi lo perdi conquistando appena due giochi e stando in campo 65 minuti allora la notizia diventa di quelle da urlare agli angoli della strada. E’ successo nel pomeriggio di Singapore: seconda giornata del Master femminile, Simona Halep batte Serena Williams . Possibile? Sì: il punteggio è tutto da vedere, come da vedere è il fatto che la rumena non abbia mai perso il servizio e che invece lo abbia strappato cinque volte all’avversaria. Il primo set è durato 23 minuti: nemmeno il tempo di sedersi sulle tribune del campo centrale ed era già finito. Nel secondo Serena ha perso subito il servizio, ha finalmente conquistato un game (al nono giocato) e sul 2-5 ha avuto un guizzo utile per conquistare due palle break, ma niente di più: ha vinto la Halep, e ora partirà la solita “caccia” al reale problema della numero 1 che, ricordiamo, già a Wimbledon e molto più recentemente a Wuhan aveva avuto strani disturbi fisici (nausea e suoi derivati). La vittoria della rumena del ’91 rimescola del tutto le carte nel gruppo rosso: tra Eugenie Bouchard e Ana Ivanovic, in campo ora, è adesso lotta a una vittoria che le rimetterebbe pienamente in corsa anche per un eventuale primo posto. Per quanto riguarda la Williams, bisognerà anche vedere se in caso di problemi sia in grado di continuare; la prima riserva al Master è la tedesca Angelique Kerber, che ha partecipato alle ultime due edizioni.
Riparte unaltra giornata alle WTA Finals 2014; siamo ancora nel gruppo rosso dove oggi si sfidano le quattro protagoniste a caccia di un successo che tenga vive le speranze di qualificazione o confermi il momento positivo. Non solo, perchè oggi inizia anche il torneo di doppio dove sono protagoniste (ma domani) le nostre Sara Errani e Roberta Vinci. I match di singolare cominciano non prima delle 16 locali, che sono le 10 della mattina italiana; ed è qui che dovete sintonizzarvi con SuperTennis, web-tv tematica che trovate al numero 64 del vostro telecomando oppure al 224 se accedete dal pacchetto Sky, con tanto di streaming video garantito e disponibile per tutti sul sito www.supertennis.tv e naturalmente gli account delle pagine ufficiali del circuito di tennis femminile sui social network, che sono facebook.com/WTA e rispettivamente su Facebook e Twitter; con laggiunta dei profili del torneo e vale a dire facebook.com/WTAFinalsSG e @WTAFinalsSG. Si parte con Serena Williams-Simona Halep: match tra le due giocatrici che hanno vinto allesordio, entrambe per due set a zero. Potrebbe già essere importante: naturalmente molto dipenderà anche da come andrà a finire laltro incontro ma chi delle due dovesse vincere avrebbe sostanzialmente un piede e mezzo in semifinale, perchè essere eliminate avendo vinto due partite è impresa molto difficile specialmente se dovesse arrivare una vittoria per due set a zero (nel qual caso il passaggio del turno sarebbe sostanzialmente ufficiale). A seguire Eugenie Bouchard-Ana Ivanovic: due deluse dalla prima giornata, la serba ha tenuto testa alla Williams ma ha comunque perso in due set, la canadese invece non ha mai avuto occasioni contro una Halep tornata ai massimi livelli. Perdere significa tornare a casa, in maniera ufficiale se dovesse arrivare una sconfitta senza vincere set; vincere invece vuol dire tenere vive le speranze. Qualora a trionfare dovesse essere la Ivanovic, il suo match contro la Halep potrebbe trasformarsi in uno spareggio per la qualificazione, dato per assodato che Serena faccia il suo dovere oggi; ma la realtà è che tutte le possibilità sono aperte e che anche la numero 1 al mondo potrebbe andare incontro a una delle sue giornate negative e perdere dunque il vantaggio accumulato lunedi nel suo primo match. Finora il livello del gioco è stato molto intenso: la superficie dura e il campo indoor, con luci soffuse e pubblico caldo, hanno contribuito a rendere i primi match del Master femminile uno spettacolo al di là dei punteggi maturati. La speranza è che si possa continuare su questa strada anche nei prossimi giorni. (Claudio Franceschini)