Il giapponese Yuzuru Hanyu, classe ’94, ha vinto la medaglia d’oro nel pattinaggio figura individuale maschile. Oro annunciato dopo che il nuovo prodigio del pattinaggio mondiale aveva centrato il record del mondo nel programma corto, con uno strabiliante 101.45; e confermato oggi dopo il programma libero, nel quale ha ottenuto 178.64 che è stato ancora una volta il miglior punteggio. Argento a Patrick Chan, Canada, con 275.62 totale; bronzo a sorpresa al kazako Denis Ten, con 255.10. Ricordiamo che questa gara è stata condizionata e segnata dal ritiro di Evgeny Pluschenko, la star di casa infortunatosi ieri alla schiena nel corso del riscaldamento, e dalla caduta di Jeremy Abbott che si è poi rialzato e ha continuato l’esercizio, ma oggi non è riuscito che a recuperare tre posizioni chiudendo dodicesimo.
La bielorussa Alla Tsuper ha vinto la medaglia d’oro di Sochi 2014 nella specialità Aerials (salti) del freestyle femminile. Con un salto perfetto ha ottenuto il punteggio di 98.01, risultato imbattibile per tutte. Medaglia d’argento alla cinese Mengtao Xu con 83.50 punti, terzo posto e bronzo per l’australiana Lydia Lassila, 72.12. Una formula crudele ha ridotto le finaliste prima da dodici a otto, poi alle quattro che si sono disputate le medaglie con un unico salto finale. L’enorme pressione ha indotto ben tre finaliste su quattro a sbagliare: attimi di paura per la cinese Nina Li, che è ricaduta malissimo al suolo ed inevitabilmente si è dovuta accontentare del quarto posto. Errore nell’atterraggio anche per l’australiana, di conseguenza terza, incertezza per l’altra cinese d’argento, e fatalmente l’oro è andato alla bielorussa, che è stata l’unica a mostrare un gesto corretto in tutte le sue parti, approfittando probabilmente del fatto di essere stata la prima, mettendo così pressione alle rivali.
Corona con una meritata medaglia d’oro una gara di skeleton femminile dominata fin dalla prima manche. La britannica ha chiuso la gara (quattro manche) con il tempo complessivo di , consegnando alla Gran Bretagna il primo oro a questi Giochi. Oggi ha ottenutyo il record della pista nella terza discesa, e poi nella quarta ha comunque fatto segnare il miglior tempo della manche. Dominio totale, che nessuna avversaria ha potuto contrastare. La gara delle altre è stata vinta dall’americana Noelle Pikus-Pace, che ottiene la medaglia d’argento ma con un distacco piuttosto pesante di 97/100. Terzo posto e medaglia di bronzo per la russa Elena Nikitina, che completa il podio dando una gioia ai padroni di casa, staccata però di ben 1″41 dalla Yarnold.
Giornata straordinaria per Kristian Ghedina, che da allenatore della Croazia festeggia l’argento di Ivica Kostelic in supercombinata e da italiano è naturalmente contento anche per il bronzo di Christof Innerhofer (clicca qui per l’intervista di commento del grande ex velocista). Intanto, ci stiamo preparando ad una grande serata di gare: è già iniziato il programma libero maschile di pattinaggio di figura, anche se i migliori pattineranno non prima delle ore 18.30 italiane. Alla stessa ora avrà inizio anche la finale femminile di Aerials (salti) del freestyle, con dodici atlete in gara ma nessuna italiana. A breve assegnerà le proprie medaglie anche lo skeleton donne, con la britannica Elizabeth Yarnold solidamente al comando al termine della terza manche, nella quale ha fatto registrare ancora una volta il record della pista.
Vince la 15 km femminile di biathlon: l’atleta bielorussa si candida ad essere la donna copertina dei Giochi, almeno nello sport che unisce sci di fondo e tiro, perché per lei è la seconda medaglia d’oro dopo quella già conquistata nella 10 km inseguimento. Un vero e proprio dominio: la Domracheva ha chiuso la gara con il tempo di 43’19″6 nonostante un errore al poligono (che costa un minuto di penalità). Insieme a lei salgono sul podio due atlete che invece sono state perfette al tiro, facendo così la differenza rispetto a chi è rimasto a bocca asciutta. Secondo posto e medaglia d’argento per Selina Gasparin, staccata di 1’15″7, in una giornata che per la Svizzera rimarrà per sempre memorabile con altri due ori già vinti. Terzo posto e medaglia di bronzo di nuovo per la Bielorussia: a completare il trionfo della nazione ex sovietica ha provveduto Nadezhda Skardino, che ha subito un ritardo di 1’38″2 dalla vittoriosa connazionale.
Un Christof Innerhofer quasi incredulo si presenta a commentare la medaglia di bronzo nella supercombinata: “Mi sono allenato in slalom solo quattro giorni negli ultimi due anni. Gli specialisti in slalom erano andati bene in discesa ma io ho deciso di non pensarci quando mi sono presentato al cancelletto”. E pensare che aveva preso la discesa di questa combinata quasi come un allenamento in vista del super-G di domenica, che si correrà presumibilmente su neve molle visto il gran caldo di questi giorni. Condizioni molto diverse da quelle della discesa d’argento di domenica scorsa, e Innerhofer doveva decidere quali scarponi utilizzare. Insomma, una medaglia meritatissima, ma inattesa e festeggiata alla grande, con una capriola sul podio per la “cerimonia dei fiori”. Certamente una delle esultanze che verrà maggiormente ricordata a queste Olimpiadi.
Ha vinto la medaglia di bronzo in supercombinata. Per l’azzurro è la seconda medaglia in questa Olimpiade dopo l’argento in discesa. La medaglia d’oro è andata ad un outsider, lo svizzero Sandro Viletta, che ha chiuso la gara con il tempo di , precedendo di 34/100 uno dei grandi favoriti, il croato Ivica Kostelic, che così si è aggiudicato la medaglia d’argento. Il distacco di Innerhofer è stato invece di 47/100. Gara pazza come spesso succede in combinata. Le gerarchie della discesa sono state pesantemente modificate dallo slalom (nessuno dei primi sei è andato a medaglia), con la prodigiosa rimonta dal quattordicesimo posto di Viletta, che in carriera vantava solo una vittoria in un super-G di Coppa del Mondo, e oggi invece vive una giornata che forse non osava nemmeno sognare. Kostelic risale invece dal settimo al secondo posto, anche se non approfitta quanto avrebbe potuto della specialità a lui più congeniale, che è appunto lo slalom, per di più tracciato dal padre e allenatore Ante. Eccellente invece è stata la prestazione fra i pali stretti di Christof, che è risalito dall’ottava posizione della discesa. Con il senno di poi, proprio in discesa – suo punto forte – avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma la gara dell’altoatesino resta straordinaria e ci regala la quarta medaglia a questi Giochi, seconda personale per Innerhofer, che è certamente finora il personaggio italiano di Sochi 2014. Diciottesimo posto finale per Dominik Paris, mentre purtroppo è saltato in slalom Peter Fill, che stava andando molto forte e avrebbe potuto anche lui lottare per il podio.
Continua il dominio di Dario Cologna nello sci di fondo ai Giochi. Lo svizzero ha vinto stamattina la 15 km tecnica classica con il tempo di . Una gara dominata dall’italo-elvetico (se solo fosse nato 3 km più in là…), che così aggiunge un secondo oro a quello vinto domenica nella 30 km e si candida ad essere l’uomo delle Olimpiadi, almeno nel fondo. Sulla neve resa molle dal gran caldo, nessuno ha potuto contrastare efficacemente il fenomeno rossocrociato. I distacchi parlano chiaro: la medaglia d’argento è andata allo svedese Johan Olsson, staccato però di ben 28″5. La Svezia ancora una volta fa una grande gara, confermata anche dal terzo posto di Daniel Richardsson, ma nemmeno stavolta riesce a conquistare quell’oro che continua a sfuggire. La beffa però oggi è tutta per la Finlandia e per lo sfortunatissimo Iivo Niskanen, che rimane ai piedi del podio per soli due decimi di secondo. Il suo ritardo è stato di 39 secondi, mentre Richardsson è arrivato a 38″8 da Cologna. Delude la Norvegia, che piazza solamente Jespersen (sesto) fra i primi dieci. Non c’erano grandi aspettative per gli azzurri, e in effetti il migliore è stato Francesco De Fabiani, solamente trentesimo.
Siamo alle Olimpiadi invernali, ma si parla soprattutto di… caldo. In effetti, a Sochi e dintorni fa troppo caldo, e la situazione è critica soprattutto per gli sport all’aperto (nei palazzetti la situazione è naturalmente più sotto controllo). Le condizioni della neve in montagna preoccupano, e un primo piccolo provvedimento è stato preso anticipando di un’ora la discesa della supercombinata: stesso destino potrebbe seguire il super-G femminile di domani, che scatterebbe dunque alle 7.00 italiane invece che alle 8.00, anche perché nel weekend la colonnina di mercurio potrebbe ulteriormente salire. Il portavoce del Cio, Mark Adams, ha comunque rassicurato tutti: “Le temperature sono previste in aumento, ma in montagna c’è neve in abbondanza e lunedì potrebbe nevicare. Ogni gara finora è avvenuta nei tempi previsti. Monitoriamo la situazione ma siamo rilassati”.
Risultati a sorpresa nella discesa della supercombinata maschile di sci alpino. Al primo posto il norvegese Kjetil Jansrud, che conferma di amare particolarmente questa pista dopo il terzo posto nella discesa “vera”. Il suo tempo è stato di , 14/100 meglio del ceco Ondrej Bank, la vera grandissima sorpresa di stamattina. Terzo Matthias Mayer, anche lui perfettamente a suo agio sulla pista che domenica lo ha laureato campione olimpico di discesa: il distacco dell’austriaco da Jansrud è di 37/100. In vista dello slalom, che inizierà alle ore 12.30 italiane, il grande favorito è però Ivica Kostelic, che ha stupito con una discesa chiusa al settimo posto a 93/100 da Jansrud, ed è lo slalomista meglio piazzato dopo la gara veloce. Il miglior italiano è Christof Innerhofer, ottavo, seguito da Dominik Paris al decimo posto e da Peter Fill sedicesimo. Le temperature alte hanno indotto gli organizzatori ad anticipare la partenza di un’ora, alle 7.00 italiane (10.00 in Russia) anziché le 8.00.
Inizia una nuova giornata a Sochi, la settima delle Olimpiadi invernali 2014. Oggi saranno sei i titoli da assegnare. Si comincia fin dal mattino, quando tornerà protagonista lo sci alpino, per la precisione con la supercombinata maschile nella quale l’Italia schiererà tre nomi importanti. Christof Innerhofer, Peter Fill e Dominik Paris non sono tra i principali favoriti, ma tutti e tre possono fare molto bene e salire sul podio non sarà un sogno impossibile, a patto naturalmente di fare bene in discesa, che è il punto di forza per tutti e tre i nostri rappresentanti, per poi difendersi in slalom nel miglior modo possibile. Sempre in mattinata sarà assegnato il titolo della 15 km tecnica classica di sci di fondo: i campioni degli sci stretti torneranno a darsi battaglia, per l’Italia quattro atleti in gara ma con non molte speranze. Si tratta di Dietmar Noeckler, Mattia Pellegrin, Fabio Pasini e Francesco De Fabiani. Quattro azzurre in gara – sempre nello stesso luogo – anche nella 15 km di biathlon femminile. Qui possiamo recitare da outsider, pur con non moltissime speranze di salire sul podio per Karin Oberhofer, Dorothea Wierer, Alexia Runggaldier e Michela Ponza. Nessuna italiana in gara sia nello skeleton femminile, che oggi pomeriggio assegnerà le sue medaglie al termine della terza e quarta manche, sia nella specialità Aerials (salti) del freestyle femminile. A Sochi città si assegnerà oggi soltanto una medaglia, però una delle più attese degli interi Giochi. Stiamo parlando della gara maschile di pattinaggio di figura. Tutta la Russia attendeva con ansia Evgeny Plushenko, probabilmente l’uomo copertina di Sochi 2014, che però ieri si è dovuto arrendere ad un infortunio durante il riscaldamento. Sarà comunque grande spettacolo. In gara anche gli azzurri del salto nelle qualificazioni della gara dal trampolino grande, vanno avanti anche i tornei di hockey e curling: questo il menu di una nuova, ricca giornata olimpica.