Uno dei giorni più brutti nella storia dell’atletica mondiale, con le positività al doping dell’americano Tyson Gay e di ben cinque giamaicani fra cui Asafa Powell, ha lasciato strascichi anche in Italia. Inevitabile, dal momento che gli atleti giamaicani coinvolti in questo scandalo hanno la loro base durante la stagione europea a Lignano Sabbiadoro, nota località balneare del Friuli. Dunque nella notte i Nas (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) dei Carabinieri hanno perquisito l’hotel “Tra i Pini”, la cui entrata è decorata di nero, verde e giallo (i colori nazionali giamaicani) e all’interno raccoglie numerosi cimeli dei campioni ora nella bufera, da Powell a Nesta Carter e Jerome Simpson, componenti delle staffette che in questi ultimi anni hanno dominato la scena mondiale sia al maschile sia al femminile. Nella serata di ieri si era diffusa la voce dell’arresto di un preparatore atletico – ripresa anche da Powell sul proprio profilo Twitter – ma la notizia è stata smentita. E’ vera invece la perquisizione da parte dei Nas: l’attenzione degli agenti del reparto, specializzato proprio in indagini di questo tipo, si è concentrata su un fisioterapista canadese che sarebbe già conosciuto dalla Wada (l’Agenzia antidoping mondiale) per i suoi rapporti con un medico coinvolto nelle indagini sulle positività di atleti del baseball professionistico statunitense. I Nas, che si sono mossi subito dopo la comunicazione della Wada sulla positività dei cinque giamaicani, hanno sequestrato integratori di provenienza estera.