La Juventus non arresta la sua corsa, trovando la dodicesima vittoria su dodici gare casalinghe in campionato. Vittima designata per questo turno di metà febbraio è il Chievo di Corini che cade sotto i colpi di Asamoah, Marchisio e Llorente. L’autorete di Caceres a inizio del secondo tempo riporta momentaneamente in partita i gialloblù, ma l’attaccante di Pamplona mette fissa il risultato sul 3-1 finale. Nel prossimo match la Juventus ospiterà il Torino allo J-Stadium per il derby della Mole, mentre il Chievo affronterà in un autentico spareggio salvezza il Catania al Bentegodi.
Antonio Conte per la sfida odierna deve rinunciare a Vucinic, Barzagli, Chiellini e Pepe. Il tecnico pugliese schiera i bianconeri con il 3-5-2. Buffon tra i pali è protetto da Caceres, Bonucci e Ogbonna. Sugli esterni troviamo Lichtsteiner e Asamoah, mentre nella zona centrale del centrocampo Vidal, Pirlo e Marchisio. In attacco viene provata la coppia Llorente – Giovinco. Eugenio Corini risponde con un accurato 5-3-2. Di fronte ad Agazzi si dispongono Sardo, Frey, Canini, Bernardini e Dramè. A centrocampo Radovanovic, Guana e Hetemaj, pronti a innescare Stoian e Thereau. Arbitra Valeri di Roma. La Juventus controlla fin dalla prime battute il gioco, costringendo gli ospiti a schiacciarsi nella propria metà campo. L’azione parte esclusivamente dai piedi di Bonucci per poi stringere e allargare la propria minaccia nella metà campo del Chievo. La lunga fase di possesso dei padroni di casa produca la prima occasione al nono minuto. Giovinco esplora l’area avversaria dalla sinistra e propone un cross morbido verso il secondo palo. Vidal cerca la sponda per Llorente, il quale perde l’attimo per il tiro trovando l’opposizione di Bernardini. La palla termina sui piedi di Pirlo che dal limite calcia alto. Il dominio totale della Juve prosegue a qualche minuto dopo partorisce la rete che sblocca il risultato: Asamoah si inserisce per vie centrali e dopo una serie di dribbling ottiene un rapido scambio con Llorente. Il ghanese dal limite si aggiusta la palla sul mancino e con un tiro a giro batte Agazzi. La reazione del Chievo al gol subito consiste in un tentativo maldestro da calcio di punizione di Thereau. I bianconeri amministrano con serenità e alla mezzora trovano il raddoppio. Pirlo batte una punizione velenosa che Agazzi non trattiene spingendo la sfera verso Marchisio che di destro insacca senza problemi, trovando il secondo gol in campionato. I clivensi provano a reagire timidamente, ma l’unico tentativo degno di nota è un tiro dalla distanza di Dramè. Nel finale la Juventus prova a chiudere il match, ma i gialloblù non concedono spazi.
Corini lascia negli spogliatoi un evanescente Stoian, inserendo al suo posto Pellissier. I bianconeri riprendono da dove avevano interrotto sfiorando il gol con una punizione di Pirlo che sorvola l’area piccola, prima di essere deviata in angolo da Thereau. Lo scatto d’orgoglio degli ospiti arriva al 51esimo e produce in circostanze fortunose la rete che riapre il match. Da un’iniziativa di Sardo sulla destra arriva un pallone che scotta in area. Lichtsteiner nel tentativo di rinviare la sfera colpisce la schiena di Caceres. La palla si impenna superando Buffon. I padroni di casa non ci stanno e in pochi minuti rispondono. Al 58esimo Llorente trova il colpo di testa, da posizione ferma, sfruttando al meglio un cross dalla bandierina di Pirlo. Il 3-1 dei bianconeri sega le gambe dei clivensi che non riescono a tirar fuori la determinazione giusta per rimanere in partita. Giovinco prova a punirli, ma il suo mancino violento sbatte contro la parte esterna della rete. Al 71esimo Conte inserisce Tevez e Osvaldo per Giovinco e Llorente. Al momento dell’uscita di Giovinco, Conte si infuria con i fischi che piovano addosso al numero 12 bianconero autore comunque di una prestazione sufficiente. Corini, nel frattempo, non intravedendo concrete possibilità di rimonta richiama in panchina uno dei suoi uomini migliori, Thereau, inserendo Obinna. All’88esimo Marchisio sfiora la doppietta personale. Il principe bianconero aggancia in area un lob di Pirlo ritrovandosi a tu per tu con Agazzi. Il centrocampista però nel tentativo di aggiustarsi la sfera per il tiro perde tempo e non conclude con potenza. Qualche minuto dopo ci prova anche Osvaldo provando a segnare sfruttando una palla morta in area di rigore. Il suo tentativo esce alto di poco. (Francesco Davide Zaza)
Al 58′ minuto di gioco Juventus 3 Chievo 1. Fernando Llorente ristabilisce le distanze dopo 7 minuti: calcio d’angolo di Pirlo dalla sinistra, Agazzi sbaglia l’uscita e lo spagnolo non deve nemmeno saltare per spingere in porta. E’ il decimo gol in campionato per Llorente, il terzo giocatore a raggiungere la doppia cifra quest’anno in Serie A.
Al 51′ minuto Juventus 2 Chievo 1. Incredibile: ancora una volta i bianconeri si complicano la vita e sono costretti a soffrire nella ripresa. Ha quasi del comico l’autogol di Martin Caceres: rimpallo su Pellissier, nel tentativo di liberare l’area di rigore Lichtsteiner tira addosso al compagno di squadra e il pallone termina in rete, battendo l’incolpevole Buffon.
Al 29′ minuto Juventus 2 Chievo 0. Secondo gol in campionato per Claudio Marchisio, che sfrutta una respinta corta di Agazzi su calcio di punizione basso di Pirlo. Con questa rete i bianconeri sembrano aver chiuso la partita, ma il precedente recente del Bentegodi non fa stare tranquillo Antonio Conte, che infatti ha già chiesto calma e concentrazione ai suoi, e se possibile un terzo gol.
Al 17′ minuto di gioco Juventus 1 Chievo 0. A sbloccare la partita è Kwadwo Asamoah, primo gol stagionale per lui: grande azione personale del ghanese, che al limite dell’area scambia con Llorente e poi scarica un sinistro che non lascia scampo ad Agazzi. I bianconeri passano dunque in vantaggio, dopo che avevano già reclamato un calcio di rigore per un fallo su Llorente.
1 Buffon; 4 M.Caceres, 19 Bonucci, 5 Ogbonna; 26 Lichsteiner, 8 Marchisio, 21 Pirlo, 23 Vidal, 22 Asamoah; 14 Llorente, 12 Giovinco In panchina: 30 Storari, 32 Rubinho, 13 Peluso, 20 Padoin, 33 Isla, 6 Pogba, 17 Osvaldo, 10 Tevez, 27 Quagliarella Allenatore: Antonio Conte Chievo (3-5-2): 1 Puggioni; 21 Frey, 5 Canini, 4 Dos Santos; 17 Sardo, 9 S.Bentivoglio, 8 Radovanovic, 56 P.Hetemaj, 93 Drame; 77 Thereau, 39 Stoian In panchina: 25 Agazzi, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 33 Rubin, 24 Mbaye, 11 Guana, 6 Kupisz, 23 Guarente, 7 Lazarevic, 10 Obinna, 43 Paloschi, 31 Pellissier Allenatore: Eugenio Corini Arbitro: Valeri
Corin dispone i suoi con il 3-5-2: sa bene che la Juventus può fare malissimo sulle corsie laterali e che non si può permettere di regalarle all’avversario lasciando allo stesso tempo scoperto anche il centrocampo. L’unica mossa per il suo Chievo è quella di aspettare, chiudere tutti i varchi e ripartire: per farlo bisogna quindi disporsi a specchio, vincere i duelli individuali ma soprattutto muoversi come una sola identità. I bianconeri, che sulla carta sono molto più forti e hanno singoli in grado di fare la differenza anche in una giornata negativa, se non vogliono trasformare la partita in una lunga e ansiosa ricerca del gol devono far circolare velocemente il pallone e soprattutto fare tanto movimento senza palla, a livello di tagli e sovrapposizioni; i centrocampisti devono sempre avere una linea di passaggio ideale per non rendere l’attacco sterile e privo di varchi. Qualcosa che succedeva due anni fa e che a volte rimane un difetto della Juventus.
E’ una Juventus nettamente favorita quella che affronta oggi pomeriggio il Chievo. Le quote Snai ufficiali non lasciano il minimo dubbio in proposito: la vittoria bianconera è quotata 1,15 e forse non vale nemmeno la pena scommetterci (come singola giocata), il pareggio è già molto più elevato (7, ma è capitato tre volte nelle ultime cinque partite) mentre se volete puntare sulla prima vittoria del Chievo a Torino vincereste 18 volte la posta qualora l’eventualità si verificasse. Va da sè che anche la quota NoGoal è bassa: 1,45 contro il 2,55 del Goal. Per quanto riguarda il risultato parziale/finale, va detto che all’andata la Juventus aveva chiuso sotto il primo tempo per poi vincere: dovesse succedere ancora, sarebbe una vittoria da 20 volte la posta in gioco. Il Chievo ha già chiuso in parità dopo lo svantaggio nei primi 45 minuti: in questo caso guadagnereste sempre 20 volte la vostra giocata. Risultato esatto: all’andata fu 2-1 Juventus, eventualità che paga 10 volte la posta. Il 2-0 dello scorso anno questa volta vale 6,50 mentre va ricordato che qualche stagione fa Sergio Pellissier regalò un incredibile 3-3 ai veneti: in questo caso vincereste 125 volte la giocata, vale certamente la pena provarci perchè qualora si indovinasse…
La Serie A torna in campo con la 24^ giornata, quinta del girone di ritorno: alle 15 di oggi come di consueto si gioca il grosso del programma, e una delle partite è Juventus a-Chievo. I bianconeri sono la capolista del campionato e per la seconda domenica consecutiva giocano contro una veronese; 60 i punti della squadra allenata da Antonio Conte, 42 in più di quelli del Chievo di Eugenio Corini che sarebbe salvo se il campionato finisse oggi, ma ha ancora tanta strada da macinare avendo anche imboccato un tunnel di risultati negativi. Difficile affrontare la Juventus arrabbiata: i bianconeri arrivano da un pareggio beffa e saranno nella modalità di chi non vuole fare sconti, cosa che potrebbe ulteriormente ampliare il divario tecnico e di esperienza già evidente. I gialloblu contano naturalmente sul fatto di non avere nulla da perdere e di poter quindi giocare con la mente sgombra, provando a mettere in difficoltà gli avversari chiudendosi e ripartendo. I precedenti non sono certo confortanti: il Chievo non ha mai vinto a Torino, nei 10 precedenti giocati ci sono 7 vittorie dei bianconeri e tre pareggi. La prima è un rocambolesco 3-2 con la Juventus che rimontò il doppio svantaggio iniziale fino a vincere; a dare qualche speranza ai clivensi il fatto che le tre volte in cui è uscito il segno X sono state tutte negli ultimi cinque incroci. L’anno scorso era finita 2-0 per i bianconeri: doppietta di Fabio Quagliarella, che è una sorta di bestia nera per il Chievo avendo segnato anche nella partita di andata (2-1 per la capolista, tra le polemiche). L’ultimo pareggio è del 2011-2012: Dramé rispose al vantaggio firmato da De Ceglie. Anche la stagione precedente era finita pari: 2-2 con doppia rimonta Chievo nel finale, ancora peggio nel 2008-2009 con la tripletta di Sergio Pellissier a timbrare un incredibile 3-3. Sono tanti i doppi ex: Gigi Delneri, settimo con l’ultima Juventus sotto tono prima dell’era Conte, aveva invece portato il Chievo in Serie A fino al quinto posto in classifica con lunghe escursioni in testa alla classifica. Di quella squadra facevano parte, come coppia a centrocampo, proprio l’attuale allenatore Eugenio Corini e Simone Perrotta, passati da Torino (il primo era considerato un potenziale campione ma il bianconero lo vestì troppo giovane, facendo il titolare ma non guadagnandosi la conferma). L’ultimo in ordine di tempo ad aver giocato in entrambe le squadre è Marcelo Estigarribia: scudetto (con un gol segnato) nella Juventus, poi il mancato riscatto e l’avventura con il Chievo fino allo scorso gennaio, quando è stato girato all’Atalanta.
La Juventus fermata al Bentegodi al 95′ minuto è arrabbiata. Lo è almeno quanto Antonio Conte, il cui discorso negli spogliatoi al termine della partita contro il Verona deve aver fatto qualche danno anche ai muri della stanza. Farsi riprendere due gol di vantaggio è peccato grave se sei la capolista; ancora di più se le reti nascono da disattenzioni, peggio ancora se nel frattempo la Roma era stata frenata dalla Lazio nel derby e c’era la possibilità di allungare a 11 i punti di vantaggio (in attesa del recupero dei giallorossi contro il Parma). Qualcuno pensa che questo 2-2 possa essere il preludio ad un’altra grande striscia di risultati, esattamente come era accaduto dopo l’assurda sconfitta di Firenze; si vedrà e lo dirà il campo, per ora la Juventus continua a guidare la classifica e il suo rendimento è inalterato, si parla pur sempre di 11 vittorie su 11 in casa con 33 gol realizzati e 7 subiti. Casomai fa preoccupare in generale la difesa: non tanto per le reti subite (18, mentre l’attacco è il migliore della Serie A con 56) quanto perchè ogni volta che manca un titolare si incassano gol anche banali. Per contro c’è un Carlos Tevez che sta portando a termine un grande campionato dal punto di vista realizzativo: 13 gol in 1842 minuti, uno straniero al primo anno in Serie A, con la maglia della Juventus, non segnava così tanto dai tempi di David Trezeguet (14 nel 2000-2001). Ha fatto meglio l’irraggiungibile (molto probabilmente) John Charles con 28; distante Omar Sivori (22), possono essere superati Michel Platini (16) e John Hansen (15). Il Chievo con Eugenio Corini in panchina aveva iniziato benissimo con tre vittorie consecutive, ma da allora non ha più centrato i tre punti: siamo arrivati a otto gare in serie, con un bilancio di tre pareggi e cinque sconfitte. Pesa tantissimo la fatica nell’andare in rete: appena 16 gol realizzati (insieme al Catania è il peggior attacco della Serie A, la coppia-gol è rappresentata da Paloschi (5) e Thereau (4). La difesa tutto sommato regge, perchè 32 gol subiti sono meno di praticamente tutte le squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere; ma il Chievo ha sempre dato l’impressione di non avere un piano alternativo a una partita impostata sui binari della protezione della propria trequarti, cercando di fermare le iniziative avversarie e provare a segnare in contropiede, senza mai esporsi troppo. Si è visto benissimo contro Lazio e Udinese: subito un gol, i clivensi non sono riusciti a impostare un contrattacco degno di questo nome, e lo dice anche il fatto che la squadra sia penultima nel dato di possesso palla e palloni giocati, e ultima nella percentuale di pericolosità. A vedere dati, classifica e rose delle due formazioni viene da dire che la Juventus sia nettamente favorita; sulla carta non può che essere così, ma proprio i precedenti recenti di questa sfida ci insegnano che nulla deve essere dato per scontato, e che di conseguenza il Chievo non parte battuto e cercherà in tutti i modi di uscire dallo Juventus Stadium con un pareggio. Per i bianconeri questa è comunque una tappa da tre punti, che anche la Roma prima inseguitrice ha segnato come giornata nella quale non guadagnerà punti: non rispettare il pronostico sarebbe grave, soprattutto perchè sarebbe la seconda partita consecutiva senza vittoria, alla vigilia dell’esordio in Europa League e prima di un ciclo terribile che comprende derby, Milan e Fiorentina, con i viola che potrebbero essere affrontati tre volte in poco tempo (si rischia l’accoppiamento in Europa). A noi non resta che dare la parola al campo, metterci comodi e vedere come finirà: la diretta di Juventus-Chievo sta per cominciare…
Marcatori: 17′ Asamoah (J), 29′ Marchisio (J), 51′ aut. M. Caceres (C), 58′ Llorente (J)
(3-5-2): Buffon; M. Caceres, Bonucci, Ogbonna; Lichsteiner, Marchisio, Pirlo, Vidal (40′ st Padoin), Asamoah; Giovinco (26′ st Tevez), Llorente (26′ st Osvaldo). A disp.: Storari, Rubinho, Peluso, Isla, Pogba, Quagliarella. All.: Conte
Agazzi; N. Frey, Canini, Bernardini; Sardo, Guana, Radovanovic, P. Hetemaj, Dramè (18′ st Rubin); Stoian (1′ st Pellissier), Thereau (33′ st Obinna). A disp.: Puggioni, Claiton, Squizzi, M. Mbaye, Bentivoglio, Guarente, Kupisz, Lazarevic, Paloschi. All.: Corini
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Guana (C), N. Frey (C), Pirlo (J), Llorente (J), Giovinco (J)