Partita intensa ma non molto spettacolare quella tra Napoli e Juventus, terminata 1-1. Le due squadre, in lotta per lo scudetto almeno fino a stasera, non si risparmiano in nessuna occasione, ma se i giocatori del Napoli concedono un tempo recuperando grazie ad una deviazione fortunosa, gli ospiti controllano la ripresa senza mai rischiare veramente il tracollo. Il possesso palla è a favore del Napoli, anche se di poco, 53% a 47%. Entrambe le squadre compiono 19 intercettazione, la Juve viene sorpresa 3 volte in fuorigioco mentre il Napoli tira 6 calci d’angolo in più, 10 in tutto, e se i bianconeri vincono il 55% dei contrasti, gli azzurri si impongono nel 65% dei contrasti aerei: insomma, come testimoniano queste prime statistiche, il risultato di parità, in fondo, è giusto. In aiuto ci vengono anche i numeri della distribuzione: 405 il totale dei passaggi del Napoli, 369 quello della Juve, dei quali il 10,9% di quelli partenopei e il 12,2% di quelli piemontesi sono lanci lunghi. 24 cross per i ragazzi di Mazzarri, 18 per quelli di Conte. Infine l’attacco, unica zona dove le statistiche si sbilanciano, a favore del Napoli: ben 20 tiri a 13, di cui 8 a 5 nello specchio, 5 a 2 respinti e 13 a 8 da fuori area. Determinante per questo conteggio l’apporto di Hamsik, che innesca un duello dalla lontananza con Buffon, fatto di fucilate da fuori area e respinte plastiche del numero 1 della Nazionale.
Passiamo alla cronaca della partita. Alla fine il risultato è di 1-1, che sicuramente fa sorridere i bianconeri, che anche se nel primo tempo hanno avuto le occasioni per chiuderla, tornano a Torino soddisfatti per aver, dopo stasera, mantenuto immutato il vantaggio ed aver spostato a proprio favore il saldo degli scontri diretti. Noi spettatori, tuttavia, restiamo un po’ delusi, perchè lo spettacolo non l’ha fatta da padrona. Sulla carta c’erano tutti gli strumenti per assistere a ritmo, fantasia, occasioni, agonismo: uno stadio pieno, due squadre offensive e molto fisiche, due allenatori carichi che schieravano i titolarissimi, con l’eccezione di Peluso preferito ad Asamoah per coprire le avanzate di Maggio. In realtà, se l’agonismo non manca, lo spettacolo fatica ad imporsi, dato che si gioca più sui nervi e sull’istinto che su geometrie provate a tavolino. E’ il Napoli a sentire di più la tensione, ed infatti sono numerosi gli errori individuali commessi dai giocatori; la Juve, dopo cinque minuti di totale apnea, comincia però a farsi sentire dalle parti di De Sanctis, con Giovinco soprattutto. Il Napoli subisce il colpo psicologico, eccessivamente, dato che d’improvviso lascia licenza di dominio agli avversari i quali, ben contenti, raccolgono e subito passano in vantaggio al decimo minuto, infatti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Chiellini. I padroni di casa si demoralizzano, e i successivi venti minuti sono un assolo bianconero: Vucinic sbaglia due occasioni incredibili, ma per il resto non succede nulla di elettrizzante. Ma si sa, queste sono partite che si possono accendere da un secondo all’altro: e così, al 44′, quando tutti hanno già la testa negli spogliatoi, Inler, il peggiore fin lì, pareggia. C’è tempo per una gomitata violenta di Cavani (graziato col giallo) a Chiellini, che però prima lo aveva brutalmente provocato (clicca qui per il video). Gli animi sono caldi, e ora che il pari è di nuovo al sicuro, si aspetta la reazione del Napoli, con la Juve quatta quatta ad approfittare di ogni singolo errore.
Mazzarri negli spogliatoi ci mette del suo, cambiando Britos con Dzemaili, ed optando per una difesa a 4 con Maggio e Zuniga terzini. La mossa paga, soprattutto perchè proprio Maggio, sganciato dalla copertura di Peluso, è più libero di inserirsi offensivamente, e appena comincia a farlo, giusto dopo qualche minuto che serve al Napoli per assestarsi su uno schema di gioco insolito, ecco che la squadra di Mazzarri comincia a premere avidamente verso la porta avversaria. L’apice arriva intorno all’ora di gioco, quando i partenopei, soprattutto Hamsik e Inler, cominciano a bombardare Buffon con insidiosi e potenti tiri da fuori: il portierone della Nazionale però risponde colpo su colpo, e così Mazzarri si gioca la carta Insigne, per provarci con la fantasia e la trama nello stretto. Ma sono sempre le conclusioni da fuori le più pericolose occasione per il Napoli, e solo per il Napoli visto che, effettivamente, la Juve ha ormai rinunciato all’attacco e pensa solo a gestire senza rischiare eccessivamente. Infatti Maggio da posizione incredibile rischia il gol dell’anno, ma Buffon blocca il suo destro così come il colpo di testa di Cavani. L’occasione più ghiotta, però, arriva al 74′, quando dopo una respinta su un altro, ennesimo tiro da fuori area, Dzemaili non riesce a trafiggere un Buffon a terra, ma mette incredibilmente a lato con la porta spalancata. E’ l’ultimo squillo di un Napoli orgoglioso ma, una volta di più, incompleto. Un’altra prova di forza invece della Juve, che porta a casa un pari che vale oro: il calendario è ancora insidioso, ma il grosso sembra fatto e, per un po’, non si sentirà più parlare di antiJuve. Finalmente.
Il gol del vantaggio della Juve arriva al . Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pirlo pennella dalla sinistra e Chiellini, proprio lui, in dubbio fino all’ultimo, la schiaccia di testa sovrastando Britos sul secondo palo. Al arriva il pari: Inler, fin lì il peggiore dei suoi, viene servito da sinistra poco fuori dall’area e, dopo essersi aggiustato il pallone, lo calcia col destro sul palo lungo. La leggera deviazione di Bonucci mette fuori gioco Buffon, che si vede trafitto dallo svizzero.
Queste le parole del mister del Napoli, Walter Mazzarri, ai microfoni di Sky Sport: “Non sono molto sorridente questa sera, ma sono contento della prestazione dei ragazzi nella ripresa. Dispiace per il risultato, nella ripresa avremmo meritato di vincere; abbiamo creato qualcosa in più della Juve. Il nostro lavoro resta fenomenale, non abbiamo nessun obiettivo in mente. Proveremo sempre a vincere, alla fine tireremo le somme. Purtroppo abbiamo perso diversi punti per strada, anche oggi avremmo potuto battere la Juve. Abbiamo creato diverse occasioni importanti, è un periodo poco fortunato ed è emblematica l’occasione fallita da pochi passi di Dzemaili. In avvio abbiamo avuto due occasioni con Hamsik e Pandev, i bianconeri hanno sfiorato il raddoppio con Vucinic. Nella ripresa le migliori occasioni le ha avute il Napoli, c’è stata supremazia nel gioco ma anche nelle conclusioni a rete“. Così invece Antonio Conte, sempre ai microfoni di Sky Sport: “Il pari di questa sera rappresenta un risultato positivo, anche se nella prima frazione abbiamo cercato di vincere la gara e allontanare il Napoli in classifica. Era importante una prova di carattere come questa, nonostante un clima molto infuocato. Siamo stati bravi a non perdere la gara, mancano undici gare ed è ancora tutto aperto; dovremo dare il massimo per vincere ancora una volta il campionato. Lo scudetto è lontano a livello aritmetico, abbiamo un vantaggio di sei punti. È un buon margine, ma dovremo andare su ogni campo per conquistare i tre punti. Dovremo affrontare Lazio, Inter e Milan; ogni gara può riservare una sorpresa ma dovremo provare ad ottenere sempre il massimo. Sono felice dei ragazzi, non era semplice giocare bene in un ambiente così caldo. Non c’è spazio per commettere passi falsi“.(Giovanni Gazzoli – @giogazzoli)