È un onesto tennista ucraino; un mestierante potremmo dire, termine usato non certo con disprezzo ma per indicare un professionista che sa fare il suo mestiere (per l’appunto) ma non si eleva dalla media dei suoi colleghi. Lo scorso anno però era diventato clamoroso protagonista: al secondo turno di Wimbledon aveva fatto fuori niente meno che sua maestà Roger Federer, certamente non più il Re di un tempo ma pur sempre campione in carica e uno che devi battere innanzitutto scrollandoti di dosso il tremore alla gambe che viene al solo stargli di fronte sul campo. Bene: quest’anno Stakhovsky è tornato ai Championships e ha dimostrato che forse, sotto sotto, quella vittoria non era manco tanto un lampo isolato. Ci ha preso gusto il buon Sergiy: secondo turno anche qui, e demolizione del povero Ernests Gulbis. Stesso discorso: d’accordo che il lettone sull’erba non è il giocatore che ha centrato la semifinale del Roland Garros, ma vallo a battere. Sembrava destinato alla grande favola, l’ucraino: viso simpatico, “garra” che non ti aspetteresti in un giocatore che viene dal freddo Est, quel pugnetto sempre levato ma con un atteggiamento mai irriverente nei confronti dell’avversario, anzi quasi che si tenga per non disturbare. E’ finita oggi: lo ha sorpreso Jeremy Chardy, contro il quale l’aggressivo serve and volley non è servito. Punteggio , di fatto Stakhovsky è crollato quando non è riuscito a imporsi nel terzo set. Intanto sta fronteggiando una brutta situazione Grigor Dimitrov, sotto 2-1 nei set contro Alexandr Dolgopolov (connazionale di Stakhovsky), è stata eliminata Bojana Jovanovski che per due volte ha servito per il match e due volte si è fatta breakkare da Tereza Smitkova, ed è agli ottavi di finale Agnieszka Radwanska che senza particolari problemi ha triturato Michelle Larcher De Brito. La partita del giorno l’ha infine vinta Petra Kvitova: è un grande peccato per Venus Williams, la bella storia sarebbe stata vedere la cinque volte campionessa di Wimbledon riuscire a tornare agli ottavi di finale e chissà, magari anche più avanti. Invece, per 5-7 7-6 7-5, a trionfare è Petra Kvitova che questo torneo lo ha vinto tre anni fa e che diventa la quarta tennista della Repubblica Ceca a qualificarsi agli ottavi. Sono tutte da questa parte del tabellone: tra Smitkova e Lucie Safarova sarà derby, cosa che potrebbe accadere nei quarti tra Kvitova e Zahlavova Strycova.
Momenti di tensione quando Novak Djokovic è caduto sul campo centrale di Wimbledon e ha riportato un infortunio alla spalla; il serbo è parso dolorante e ha dovuto chiedere il timeout medico, poi ha dimostrato di sapersi riprendere e in tre set ha piegato la resistenza di Gilles Simon. Agli ottavi sfida affascinante contro un altro francese, quel Jo-Wilfried Tsonga che avrebbe il talento per vincere uno Slam ma non può competere con i migliori del circuito, quantomeno non può batterne due o tre nello stesso torneo. In più l’erba non è il suo territorio naturale; difficile che Djokovic si faccia sorprendere se starà bene fisicamente. In campo femminile è invece terminato il Championship di Na Li; era inevitabile e solo questione di tempo, la cinese non è mai stata una fan dei campi verdi. Aveva già sofferto al primo turno contro la misconosciuta polacca Paula Kania, oggi Barbora Zahlavova Strycova – che è una tennista in crescita – l’ha battuta 7-6 7-6 regalandosi un prestigioso ottavo di finale contro Caroline Wozniacki.
Resta solo Simone Bolelli a difendere i colori italiani in questo Wimbledon 2014: domani sfiderà Kei Nishikori nel suo match di terzo turno. Notizia infatti non positiva: Fabio Fognini è appena uscito sconfitto sul campo 17 dopo una battaglia ai cinque set contro il sudafricano Kevin Anderson, testa di serie numero 20. Il punteggio finale è : un grande peccato, perchè Anderson era avversario alla portata di Fabio e soprattutto il match si era messo nel migliore dei modi per il nostro tennista, che era avanti 1-0 e 2-1 nei set e aveva messo pressione al suo dirimpettaio. Che però si è ripreso e ha dimostrato di essere temibile sull’erba: vinto nettamente il quarto set, Anderson ha fatto quello che ha voluto nel quinto, salendo 5-0 e poi annullando una palla break (sul 5-1) che molto probabilmente non avrebbe cambiato la storia. Torna dunque a casa anche Fognini, a conferma di una spedizione fallimentare per l’Italia; intanto sul centrale Novak Djokovic è avanti due set a zero su Gilles Simon, ma nel terzo sta faticando più del dovuto. Na Li ha perso al tie break il primo parziale contro la ceca Barbora Zahlavova Strycova, Jo-Wilfried Tsonga sembra non avere problemi contro Jimmy Wang mentre siamo un set pari tra Lauren Davis, che ha eliminato la nostra Flavia Pennetta, e Shuai Peng.
Allunga Fabio Fognini: il sanremese si porta in vantaggio sul campo numero 17, vincendo il terzo set con il punteggio di 6-2 mette pressione a Kevin Anderson che adesso è costretto a reagire se non vuole essere eliminato da Wimbledon 2014. Si mettono bene le cose per Fabio il quale è chiamato a mantenere la concentrazione e la lucidità. Intanto, sugli altri campi: Novak Djokovic si impone nel primo set contro Gilles Simon (6-4), mentre Simona Halep chiude con qualche affanno di troppo (6-4 al terzo, era avanti 5-2) contro Lesia Tsurenko e completa il secondo turno, sfiderà ora Belinda Bencic che, chissà, potrebbe anche metterla in difficoltà per i problemi fisici che la rumena si trascina fin da ‘s-Hertogenbosch – dove è stata costretta al ritiro. Na Li è in campo contro Barbora Zahlavova Strycova: test importante per testare i limiti della cinese sull’erba, in questo momento siamo 5-5.
Siamo un set pari sul campo 17: , questo il punteggio nel match di secondo turno tra Fabio Fognini, che si è aggiudicato il primo parziale, e Kevin Anderson che ha saputo reagire e proprio nell’ultimo game del secondo set piazzare il break decisivo. Si preannuncia un incontro lungo e combattuto; così non è stato sul campo numero 1, dove la testa di serie numero 16 Caroline Wozniacki ha spazzato dal campo la croata Ana Konjuh, che era la più giovane giocatrice in tabellone con i suoi 16 anni e mezzo. E’ finita 6-3 6-0: la Konjuh ha tenuto fino al 4-3 Wozniacki, ha avuto due palle break per andare 1-1 nel secondo set ma poi non ha più avuto la forza per contrastare la regolarità e la profondità della danese. Peccato, ma ci sta: era il primo Wimbledon per la croata (il secondo Slam in assoluto) che certamente si è già fatta un nome tra i pro e punta ad entrare agli Us Open senza qualificazioni. La sua coetanea Belinda Bencic (ha nove mesi e mezzo in più) al terzo turno ci è arrivata oggi, battendo l’altra teenager Victoria Duval in due set (6-4 7-5): adesso per lei dovrebbe esserci Simona Halep, che è ancora in campo sul numero 2 ma ha un break di vantaggio nel terzo set, avendo perso il secondo. Attenzione: la testa di serie numero 3 è chiaramente iper favorita, ma se dovesse avere ancora i problemi alla schiena accusati nella scorsa settimana chissà che non possa arrivare un clamoroso upset. Intanto sul campo centrale ha fatto il suo ingresso Novak Djokovic: al terzo turno il serbo sfida Gilles Simon.
Inizia un’altra giornata al torneo di Wimbledon 2014: abbiamo subito in campo il nostro Fabio Fognini che è uno dei due superstiti della spedizione azzurra. Partiti in undici, già al secondo turno ne sono stati eliminati nove: Fabio sta giocando sul campo numero 17 contro il sudafricano Kevin Anderson con cui in carriera ha un 1-1 come bilancio. Tra gli altri incontri che si stanno disputando ora abbiamo la testa di serie numero 3 Simona Halep che sul centrale sfida Lesia Tsurenko, mentre attenzione alla battaglia tra teenager sul campo numero 18, in programma ieri ma posticipata: la svizzera Belinda Bencic affronta l’americana Victoria Duval, un po’ sparita dai riflettori dopo la grande vittoria agli Us Open contro Samantha Stosur ma ora ripresentatasi con ambizioni di centrare il terzo turno ai Championships.
Quinta giornata a Londra, dove il viola e il verde la fanno da padrone, dove sugli spalti si mangiano fragole con crema, dove è di rigore l’abito bianco: siamo a Wimbledon, il torneo dello Slam più prestigioso al mondo, quello che tutti sognano di vincere, quello in cui purtroppo, in questa edizione 2014, siamo rimasti con due soli italiani in corsa. Uno di essi gioca oggi, giorno destinato all’apertura del terzo turno con la parte alta del tabellone maschile e quella bassa del tabellone femminile: Per seguire gli incontri sui campi che hanno copertura televisiva (con il passare dei giorni, e la diminuzione dei match, la percentuale ovviamente aumenterà perchè verranno abbandonati i campi periferici) non avete che da accendere il vostro satellite: Sky Sport fornisce oltre 240 ore di diretta, mettendo a disposizione i canali Wimbledon 1 e Wimbledon 2 (canali 203 e 204 del satellite), ma anche i canali dedicati da Wimbledon 1 a Wimbledon 6 (dal 255 al 260) disponibili ovviamente anche in HD e con uno studio di introduzione e chiusura su Sky Wimbledon 1, più un mosaico dal quale accedere al canale che vi interessa. Lo streaming video, qualora non abbiate a disposizione un televisore e vogliate seguire su PC, tablet o smartphone, è garantito dall’applicazione che è gratuita per tutti gli abbonati e che è Sky Go; la lista dei telecronisti è lunghissima, ci sono i “talent” Paolo Bertolucci, Luca Bottazzi, Giorgio Galimberti, Laura Garrone, Laura Golarsa, Ivan Ljubicic, Claudio Mezzadri e Raffaella Reggi e poi una serie di telecronisti idealmente “capitanati” da Elena Pero. Sui social network le scelte non mancano: Wimbledon è la pagina Facebook ufficiale, @Wimbledon il profilo Twitter, poi ci sono le pagine dei due circuiti maschile e femminile. ATP World Tour e @ATPWorldTour per gli uomini, e per le donne. Dicevamo: è rimasto un solo italiano da questa parte del tabellone (l’altro è Simone Bolelli) in un torneo che già al secondo turno ha visto dieci atleti nostrani spazzati via in un modo o nell’altro, ma tutti più o meno nettamente. A tenere alta la bandiera tricolore oggi sarà tentativamente Fabio Fognini, che dopo aver battagliato nei primi due turni contro avversari non sensazionali se la vede contro il sudafricano Kevin Anderson, che è testa di serie numero 20 e solido giocatore che non è raro trovare anche agli ottavi degli Slam, ma raramente più in là. Contro il sanremese siamo 1-1 nei precedenti, nell’unico su terra ha vinto il sudafricano, eravamo al Queen’s ma era anche il 2009. Altri tempi ormai: è cresciuto Fabio ed è cresciuto Kevin, vedremo come andrà. In campo anche qualcuno dei big: Andy Murray, omaggiato della visita sugli spalti della Duchessa di Cornovaglia due mesi fa e oggi impegnato contro Roberto Bautista Agut, che è più terraiolo ma sempre avversario insidioso. Novak Djokovic ha superato una battaglia mica male contro Radek Stepanek che lo ha quasi costretto al quinto set, per lui l’ostacolo di oggi (Gilles Simon) dovrebbe essere meno ostico, bella prova invece per Grigor Dimitrov che per testare le sue ambizioni di titolo e confermare gli attestati che lo vogliono erede di Roger Federer sfida Alexandr Dolgopolov. In campo femminile otto delle sedici giocatrici in campo oggi non sono teste di serie: da questa parte di tabellone ci sono tante possibilità. Per esempio: Michelle Larcher de Brito lo scorso anno si prese lo scalpo di Maria Sharapova, perchè oggi non potrebbe ripetersi contro una Agnieszka Radwanska che si scioglie nei momenti topici e non è nel suo momento di forma migliore? O ancora: Caroline Garcia può sorprendere ed eliminare Ekaterina Makarova, perchè sta crescendo tantissimo; e magari chissà, Barbora Zahlavova Strycova farà emergere tutti i limiti sul verde di Na Li, che è testa di serie numero 2 ma qui soffre. L’incontro più atteso è però quello tra Petra Kvitova, campionessa a Wimbledon nel 2011 che fu anno magico (vinse anche il Master) e Venus Williams che proprio in quell’edizione aveva vinto il suo ultimo match ai Championships che ha conquistato per cinque volte. Certo l’americana non è più quella di un tempo, ma se fisicamente sta bene può battere ancora chiunque.