Allo Stadio Santiago Bernabeu si sono affrontate due delle squadre più blasonate e più amate del mondo. Il Classico tra Real Madrid e Barcellona non delude quasi mai e non lo ha fatto neanche questoggi specialmente in un primo tempo particolarmente equilibrato. La coppia Messi-Neymar fa del suo meglio nonostante il talento argentino non sia stato schierato nella sua posizione più confortevole ma un po troppo lontano dalla porta. Nel secondo tempo i meccanismi non funzionano più e il Barcellona va totalmente in tilt. Non laiuta di certo Busquets, che sta affrontando uno dei momenti più svilenti della sua carriera. Una giornata nera per lui che fatica a contenere le ripartenze fulminee del Real Madrid. Il contrario si può dire di Mascherano, il migliore dei suoi, che gestisce benissimo il reparto difensivo dimostrandosi una presenza insostituibile in fase di copertura e talvolta uomo in più di un attacco decisamente sofferente. La squadra di Ancelotti si impone con personalità in casa con un grande Benzema nonostante le assenze di Bale e la mancanza dellapporto di Cristiano Ronaldo, non particolarmente in vena di buone giocate. Sbaglia molto e delude il portoghese che si conferma però capocannoniere della Liga con un rigore impeccabile. Il secondo marcatore del Real Madrid è Pepe che, nonostante una partita non eccellente, mette la sua firma sul tabellino e segna un gol fondamentale per i 3 punti. Il tecnico italiano ha potuto inoltre riscontrare il carattere di due giovani talento come Isco e soprattutto Rodriguez che hanno affrontato il Classico con la personalità di due veterani. Risultato giusto che riapre il campionato. I blancos si portano a -1 dal Barcellona e sono sempre più proiettati verso il titolo di campioni del mondo che potrebbero vincere nellincombente Mondiale per Club.
Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Rodriguez, Modric (88 Arbeloa), Kroos, Isco (84 Illaramendi); Benzema (dal 87 Khedira), Ronaldo. Allenatore Ancelotti
Bravo; Dani Alves, Mascherano, Mathieu, Pique; Xavi (60 Rakitic), Busquets, Iniesta (72 Roberto); Suàrez (69 Pedro), Messi, Neymar. Allenatore Enrique
Gil Manzano
4 Neymar (B), 35 Ronaldo (M), 50 Pepe (M), 61 Benzema (M)
9 Messi (B), 14 Neymar (B), 34 Pique (B), 38 Iniesta (B), 73 Carvajal (M)
Gol e spettacolo, fa tutto (o quasi) lui oggi: Karim Benzema. Il risultato è ora Real Madrid 3, Barcellona 1. Azione da manuale su una grande ripartenza da parte del Real Madrid: gran palla per Cristiano Ronaldo che la difende si gira e la mette sul piede di James Rodriguez che in verticale favorisce l’inserimento di Benzema. Il tocco a incrociare è una poesia che bacia il palo e finisce in porta
Risultato che cambia e si ribalta nel Clasico tra Real Madrid e Barcellona grazie al gol del protagonista che non ti aspetti: il portoghese Pepe. Questa volta non si è reso protagonista di brutali pestaggi, ma di un grandissimo colpo di testa su un bel calcio d’angolo di Toni Kroos che lo coglie a centro area libero. Bravo poi Pepe a metterla all’angolino
Risultato che cambia in Real Madrid Barcellona con il gol di Cristiano Ronaldo che dal dischetto rimette le cose in pari e riaccende un Clasico fin qui bellissimo. Piquè commette un fallo di mano in area (e viene ammonito) l’arbitro fischia e Cristiano Ronaldo spiazza Bravo che non può nulla
Real Madrid Barcellona rimane ferma sul risultato di 0-1, ma quante occasioni da go! Le più clamorose, una per parte, sono state di Karim Benzema che ha preso la traversa e per Messi, che sciupa una azione clamorosa di Suarez che mette in mezzo un pallone splendido che colpisce a colpo sicuro, ma Casillas di ginocchio fa un miracolo
Il risultato si sblocca dopo soli 3 minuti al Bernabeu, ed è merito di Neymar che si fa pescare libero al limite dell’area, trova lo spitraglio giusto e colpisce, ammutolendo il pubblico. Barcellona subito avanti, Ancelotti deve inseguire.
Tutto è pronto: in diretta dal Santiago Bernabeu sta per cominciare il Clasico, Real Madrid-Barcellona. Andiamo dunque a vedere quali sono le formazioni ufficiali delle due squadre per l’attesissima partita della nona giornata della Liga spagnola. REAL MADRID: Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Kroos, Isco; J. Rodriguez, Benzema, C. Ronaldo. A disp.: Navas, Varane, Nacho, Arbeloa, Khedira, Illaramendi, Hernandez. All. Ancelotti. BARCELLONA: Bravo; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Mathieu; Xavi, Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar. A disp.: Ter Stegen, Bartra, Jordi Alba, Rakitic, Pedro, Munir, Sergi Roberto. All. Luis Enrique.
Real Madrid-Barcellona attira sempre l’attenzione degli appassionati di tutto il mondo: in Italia sarà possibile seguire il Clasico in diretta tv in esclusiva su Fox Sports, canale disponibile al numero 382 della piattaforma digitale di Mediaset Premium e al numero 206 della piattaforma satellitare Sky. Questo significa dunque che i rispettivi abbonati potranno seguire la partita del Bernabeu anche in streaming video, tramite i servizi forniti rispettivamente da Premium Play e Sky Go. La telecronaca della partita sarà affidata a uno specialista del calcio internazionale come Stefano Borghi, affiancato da Fabio Capello per un commento tecnico d’eccezione con il tecnico che ha vinto due Liga sulla panchina del Real. Da segnalare inoltre che sui social network è stato lanciato l’hashtag ufficiale #ClasicoFox per seguire tutte le info sul match, dal pre-partita ai commenti del post-gara
Il giorno della diretta Real Madrid-Barcellona è arrivato. Non sarà una notturna, perchè si gioca oggi alle ore 18; ma sarà comunque unatmosfera strepitosa al Santiago Bernabeu. Il contesto: siamo alla nona giornata della Liga spoagnola, difficilmente questa partita sarà decisiva ma il Clasico è il Clasico e tre punti qui possono dare morale almeno fino alla gara di ritorno. Barcellona in testa con 22 punti, il Real Madrid a inseguire con 18: anche in caso di vittoria la banda di Carlo Ancelotti non potrebbe effettuare laggancio, ma si porterebbe con il fiato sul collo del rivale storico e dalle 20 di questa sera inizierebbe un campionato totalmente diverso. Forse addirittura già cominciato, perchè il Real Madrid dopo le difficoltà delle prime giornate ha cambiato marcia e con un ruolino impressionante ha scalato posizioni in classifica e adesso è lì, dando anzi limpressione di essere più in forma dei blaugrana. Naturalmente va considerato il terzo incomodo, che sarebbe pur sempre campione di Spagna in carica; ma quando si accendono le luci sul Clasico si pensa al Clasico e a nientaltro. I temi della partia? Sono così tanti che non si finirebbe più di scriverli. Possiamo iniziare con il dire che si tratta di una sfida speciale per Luis Enrique, non soltanto perchè si tratta del primo incrocio da allenatore ma anche perchè lui i Real Madrid-Barcellona li ha giocati con entrambe le maglie, dando di più alla causa catalana (otto stagioni, capitano negli ultimi anni) ma passando per un quinquennio dai blancos (1991-1996) con cui per la prima volta si è guadagnato la maglia della nazionale maggiore e sotto la cui effigie ha giocato i Mondiali del 1994, quelli del naso rotto dalla gomitata di Mauro Tassotti. In campo quel giorno cera Demetrio Albertini che con lasturiano si è quasi incrociato al Camp Nou essendoci arrivato nel gennaio del 2005 per giocare sei mesi e fare in tempo a vincere il campionato; ancora, il Real Madrid deve vendicare le due sconfitte dello scorso anno. A Barcellona timbrarono Neymar e Sanchez, nel finale accorciò Bale ma non bastò: 2-1. Al Bernabeu fu partita pazzesca, vantaggio catalno a firma Iniesta, uno-due di Benzema a ribaltare, rete di Messi per il 2-2, poi tre rigori: Messi-Ronaldo-Messi, 4-3 Barcellona e addio merengue alla corsa al titolo. Ma Ancelotti e i suoi avevano già fatto piangere i blaugrana del Tata Martino: 2-1 nella finale di Coppa del Re e trofeo sfuggito dalle mani del tecnico argentino che ha tristemente lasciato la Catalogna dopo una sola stagione. Poi cè ovviamente il tema dei temi, la sfida infinita Cristiano Ronaldo-Leo Messi: i due migliori calciatori al mondo che si sfidano per il dominio non solo del Clasico e del campionato spagnolo ma anche e soprattutto del mondo, ben sapendo che vincere questa partita può significare vincere la Liga e vincere la Liga può voler dire prendersi il Pallone dOro il prossimo gennaio, senza dimenticarsi di un certo trofeo che si chiama Champions League e che conticchia qualcosa anche sui premi individuali. Per quello è presto, per il Clasico no: accendete i motori perchè si parte tra poco. Come lo scorso anno il Real Madrid è incappato nella falsa partenza. Vuoi per la forma non eccelsa di un Ronaldo costretto anche a saltare qualche partita, vuoi per il dover amalgamare gli acquisti milionari di Toni Kroos e James Rodriguez, vuoi perchè la vittoria della Decima ha portato un po di appagamento inconscio, per il secondo anno consecutivo le merengues si sono bloccate nelle prime giornate e ancora una volta hanno perso il derby contro lAtletico nel proprio stadio, dopo aver già lasciato ai Colchoneros la Supercoppa di Spagna (ma aver vinto la Supercoppa Europea). Poi è tornato Ronaldo, e la squadra si è rilanciata: ha messo insieme una striscia di vittorie (cinque), è tornata terza in campionato, seppellisce le avversarie sotto valanghe di gol. Il portoghese è una sentenza: ha già toccato 15 gol nella Liga (in 7 partite) e 19 in stagione (12 gare) ed è fin troppo evidente che sarà anche che i blancos hanno una supersquadra, ma senza di lui le cose cambiano. Nella Liga 6 vittorie e 2 sconfitte, con 30 gol realizzati (miglior attacco) con un 8-2 sul campo del Deportivo La Coruna ma anche nove subiti, con un clamoroso 2-4 subito dalla Real Sociedad dopo essere passati in vantaggio 2-0 dopo 11 minuti e aver più volte sfiorato il colpo del ko. Il Barcellona al momento è una macchina: ha segnato 22 gol e ha frenato soltanto alla quinta giornata pareggiando a Malaga, poi ha sempre e solo vinto (non in Champions League, dove è caduto a Parigi). Soprattutto Claudio Bravo, il portiere designato per giocare in campionato, già alla settima giornata ha polverizzato il record di imbattibilità contato da inizio stagione (quindi non assoluto): siamo a otto partite e 720 minuti. Logico che questo sia il primo vero banco di prova, ma intanto già questo dato ci dice di come Luis Enrique sia riuscito a migliorare la fase difensiva della squadra senza snaturare lattacco. In più ci sono questi tre ragazzini terribili che giocano e segnano (Munir El Haddadi, Sandro Ramirez, Rafinha) e cè un Neymar finalmente decisivo in zona gol (10 gol stagionali) tanto che Messi, 363 in 436 partite con il Barcellona, può anche concentrarsi sugli assist (già 8 in campionato) pur non disdegnando di chiudere in prima persona (9 gol in stagione). In più, questo è il giorno del ritorno di Luis Suarez. Il Pistolero non ha ancora giocato in gare ufficiali con il Barcellona, era squalificato per il morso inferto a Giorgio Chiellini: si è allenato e ha preso parte a qualche amichevole, ma lesordio vero arriva stasera. Sarà titolare? Partirà dalla panchina? Chissà, ma i blaugrana con lui guadagnano un attaccante letale.. E allora, perchè aspettare per dare la parola al campo? Resta solo da fare quello perchè, al di là di tutte le parole che si possano dire su questa partita, il Clasico va gustato in silenzio e godendosi le grandi giocate dei calciatori in campo e la stupenda atmosfera di un impianto favoloso quale è il Santiago Bernabeu. E allora mettiamoci comodi: la diretta di Real Madrid-Barcellona, nona giornata della Liga spagnola 2014-2015, sta per cominciare
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE