“Ho perso e fa male, ma è il secondo torneo della stagione e ci saranno altre occasioni di riscatto”. Fabio Fognini non prende nemmeno troppo male la sconfitta di primo turno contro il colombiano Alejandro Gonzalez; altra toppa in un periodo, iniziato nella seconda metà dello scorso anno, decisamente negativo per il tennista sanremese. “Ho anche iniziato tardi la preparazione per un problema al polso; ora va meglio”. Sui motivi della sconfitta Fognini riconosce i propri errori. “L’avversario era solido e serviva benino, ma il break nel secondo tempo l’ho regalato io e anche in seguito cercando di recuperare ho commesso tre errori gratuiti. Certo che c’era il vento, ma non cerco scuse: ho sempre ammesso i miei sbagli”. Quantomeno, ammette Fabio alla fine, oggi non ha dato in escandescenze come troppe volte è accaduto…
Altri tre italiani accedono al secondo turno degli Australian Open 2015; tre nostri rappresentanti vengono eliminati, ma almeno di una sapevamo: il derby Flavia Pennetta-Camila Giorgi è stato vinto, come era accaduto al primo turno di Wimbledon 2012, dalla maceratese che è stata brava a rimanere concentrata e in partita dopo aver ceduto il primo set e alla fine ha prevalso . Tabellone che ora prevede la sfida alla giovane Tereza Smitkova (classe 94): si può proseguire fino alleventuale incrocio con Venus Williams, ma Camila dovrà liberarsi delle paure (più che altro errori tattici) che le impediscono di fare la voce grossa con chi sula carta le è inferiore. E fuori invece Francesca Schiavone, surclassata dalla potenza di colpi dellamericana Coco Vandeweghe (2-6 2-6) la quale si prepara a un radioso futuro e intanto al match di secondo turno contro lidolo di casa Samantha Stosur, testa di serie numero 20. Nel tabellone femminile le sorprese non sono finite: dopo la prima giornata erano state eliminate otto teste di serie, oggi il torneo ne ha perse altre tre. Non Serena Williams, che ha concesso appena 4 giochi alla giovane belga Alison Van Uytvanck; per lei il secondo turno contro Vera Zvonareva sarà il rematch della finale di Wimbledon 2010, quando si impose 6-3 6-2. Dicevamo delle teste di serie eliminate. Oltre alla Pennetta sono cadute Andrea Petkovic, che ha iniziato malissimo lanno (eliminata da Madison Brengle) e soprattutto Jelena Jankovic, ex numero 1 del mondo e superata dalla svizzera Timea Bacsinszky, recente finalista a Shenzen. Ottimo il rientro di Victoria Azarenka: la due volte campionessa degli Australian Open ha triturato Sloane Stephens e adesso ha un durissimo match contro Caroline Wozniacki, perchè non essendo testa di serie la bielorussa non era protetta nei primi turni. Sarà già scontro epico, così come promettono di essere molto interessanti gli incontri tra Garbine Muguruza e Daniela Hantuchova (il nuovo che avanza contro la veterana che non vuole mollare) e quello tra Elina Svitolina e Nicole Gibbs, 41 anni in due e cioè quattro meno delleterna Kimiko Date-Krumm che ha perso oggi da Anna Tatishvili ma intanto è ancora in campo. Tra gli uomini, come sempre, le sorprese nei primi turni sono minori: purtroppo una di queste riguarda Fabio Fognini, che prosegue nel suo periodo nero. Il sanremese è stato eliminato in quattro set (6-4 2-6 3-6 4-6) dal colombiano Alejandro Gonzalez. Vinto il primo set Fabio è crollato non riuscendo a far emergere la netta superiorità di valori (18esimo nel ranking contro il numero 107 dellavversario) ed è andato incontro a una cocente eliminazione. Limpresa del giorno appartiene però a Paolo Lorenzi: il 32enne romano non ha solo vinto, ma ha addirittura annientato la testa di serie numero 21 Alexandr Dolgopolov con un 6-4 6-3 6-2 che non ammette repliche. Straordinario il nostro tennista che ha avuto il 68% di prime palle in campo e soprattutto non ha concesso una singola palla break allucraino, chiudendo con la miseria di 11 errori non forzati. Per lui il premio è il secondo turno contro il canadese Vasek Pospisil, che esce da una maratona ai cinque set contro Sam Querrey e fisicamente potrebbe pagare (anche se ha un intero giorno per recuperare): altro scontro duro, ma Paolo può proseguire e con il tabellone aperto potrebbe addirittura sognare gli ottavi. Zero problemi per i big: hanno vinto in tre set Novak Djokovic (contro Bedene), il campione in carica Stan Wawrinka (contro Marsel Ilhan), Kei Nishikori che sfidava Nicolas Almagro e poteva andare in sofferenza (invece così non è stato, se non nel solo secondo set) e Milos Raonic (contro Marchenko). In generale tutte le teste di serie si sono ben comportate; anche Roberto Bautista Agut che aveva un primo turno insidiosissimo contro la nuova promessa austriaca Dominic Thiem, battuto invece in quattro set (con rimonta). LItalia del tennis porta al secondo turno tre uomini e tre donne: tutto sommato, considerata la nostra storia agli Australian Open, poteva andare molto peggio.
(Claudio Franceschini)