Secondo tempo di Atletico Madrid-Chelsea, semifinale di andata di Champions League. Calcio d’angolo per i Colchoneros che mettono palla in mezzo; parapiglia nell’area piccola, Schwarzer esce e abbranca. Dietro di lui, però, John Terry appoggia male il piede (su quello di David Luiz) e c’è una torsione innaturale: urlo di dolore del capitano dei Blues, che stoicamente resiste in campo. In panchina infatti José Mourinho non ha alternative nel suo ruolo, se non i giovanissimi Aké e Kalas; tuttavia dopo qualche minuto arriva la resa, e Terry lascia il posto ad Andre Schurrle. La partita finisce 0-0, lo Special One è soddisfatto ma il Chelsea perde i pezzi: Petr Cech, uscito già nel corso del primo tempo, ha una probabile lussazione alla spalla e la sua stagione è terminata. In più, Obi Mikel e Lampard saranno squalificati per il ritorno di Stamford Bridge. Per quanto riguarda Terry non arrivano notizie ufficiali; ma poco dopo il fischio finale Gary Lineker, ex bomber del Tottenham e della Nazionale inglese (capocannoniere di Messico ’86) e oggi apprezzato commentatore tv, twitta dal suo profilo che il capitano del Chelsea potrebbe essere fuori dal Mondiale. Ora, a 33 anni Terry non è più una colonna nella squadra di Roy Hodgson, anzi la storia del ritiro dal calcio internazionale è nota (lui stesso ne aveva dato l’annuncio nel settembre 2012, a seguito di accuse di razzismo che avevano aperto un caso all’interno della Football Association e avevano fatto prendere a Fabio Capello la decisione di togliergli la fascia di capitano alla vigilia del Mondiale – lo stesso Capello aveva rassegnato le sue dimissioni da Commissario Tecnico a seguito del polverone). Tuttavia, ogni proposito può rientrare come insegnano anche i casi di Francesco Totti e Morgan De Sanctis in Italia; perciò Hodgson avrebbe comunque potuto convincere Terry a presentarsi comunque per il Mondiale in Brasile, l’ultima occasione per il giocatore di provare a vincere la coppa del mondo. E invece, sembra che questa opportunità non ci sarà: così per il CT dell’Inghilterra, prima avversaria dell’Italia nel girone (a Manaus) viene a mancare un’alternativa nel suo reparto arretrato.