La Fiorentina vince una partita importantissima per blindare di fatto il quarto posto e dunque l’Europa: non è ancora ufficiale perchè si potrebbe entrare ancora in un discorso di classifica avulsa, ma basta un punto e i viola potranno festeggiare. L’1-0 che matura all’Arena Montepaschi condanna viceversa il Siena, che ormai ha la certezza di tornare in serie B dopo due stagioni: la matematica non c’è solo in virtù degli scontri diretti a favore sul Genoa, ma questa sera di fatto i bianconeri salutano la massima serie, a testa alta perchè al netto della penalizzazione la squadra di Iachini sarebbe invece ancora in corsa.
La volontà di raddrizzare una partita nata male c’è stata: il Siena ha incassato un gol quasi a freddo per una grave disattenzione difensiva, poi si è ripreso fino a centrare una traversa e mettere anche in difficoltà la Fiorentina; in questo momento però il pallone non ne vuole sapere di entrare, sono quattro partite senza gol e quando lotti per retrocedere e non la metti in porta le cose si fanno complicate.
Premiata la reazione con cui gli uomini di Montella si sono lasciati alle spalle la sconfitta bruciante contro la Roma e hanno ripreso subito la marcia: gol nel primo quarto d’ora, poi controllo pur con qualche brivido e contropiede nel tentativo di chiuderla. Anche qui c’è stata la traversa (di Toni), alla fine i tre punti arrivano e l’Europa è una realtà da festeggiare con il pubblico di casa: grande stagione, nonostante qualche passo falso.
Forse ammonisce troppo per una partita che è stata sì nervosa ma entro i limiti. Tutto sommato però l’ha tenuta in mano bene, giudicando correttamente sui pochi episodi controversi. Regolare il gol: vede bene l’assistente.
Non può nulla sul gol della Fiorentina.
Partecipa alla scampagnata difensiva che manda in gol Rodriguez.
Nervoso, rischia il rosso già dopo un quarto d’ora. Mai sicuro.
Anche lui fischietta e guarda altrove tenendo in gioco Pasqual e non chiudendo su Rodriguez.
Pasqual lo costringe a rimanere dietro, non riesce a incidere sulla partita. ()
Cerca di lottare a centrocampo, ma contro i palleggiatori della Fiorentina è sempre dura.
(Prende una traversa incredibile: forse avrebbe dovuto giocare da subito)
Tutto sommato fa il suo, il punto è che non basta.
Solito capitano coraggioso, ultimo a mollare, accetta la sfida contro i funamboliu avversari.
Cuadrado non è in versione deluxe: può spingere, ma è troppo timido.
E’ lui che spesso e volentieri avvia l’azione di ripartenza, ma non sempre è lucidissimo nelle rifiniture.
(Iachini lo aveva messo in campo sperando in altro peso specifico)
Encomiabile nell’impegno, ma pasticcia troppo cercando cose complicate.
Nel finale salva porta e derby su conclusione di Sestu.
Attento dietro come al solito, ci mette il sesto gol in campionato.
Ormai una certezza: non soffre praticamente mai. Ammonito.
Quello che va più in sofferenza, ma tutto sommato se la cava.
Questa volta il colombiano non si accende, ma non c’è bisogno dei suoi guizzi.
La solita classe a servizio della squadra, sa sempre cosa fare.
Non è Pizarro ed è il primo a saperlo, ma in più del cileno ha la capacità di interdire: la usa.
Uno dei più vivaci, ispira l’azione da cui nasce il gol di Rodriguez. ()
Belli inserimento e assist che a conti fatti decidono la partita.
Subito una grande occasione in avvio, poi progressivamente si spegne ma l’impegno c’è. (82′ TONI sv)
Evanescente: contro la sua ex squadra non dà segni della sua presenza. E si divora un gol.
(Decisamente più incisivo del compagno, pur senza strafare dà altro peso all’attacco)
Marcatori: 14′ Gonzalo Rodriguez
Pegolo; Teixeira, Terlizzi, Terzi; Angelo (81′ Sestu), Bolzoni (52′ Rosina), Calello, Vergassola, Rubin; Reginaldo (64′ Bogdani), Emeghara. All. Iachini
Viviano; Gonzalo Rodriguez, Compper, Savic; Cuadrado, Borja Valero, Migliaccio, Mati Fernandez (73′ Romulo), Pasqual; Jovetic (82′ Toni), Larrondo (61′ El Hamdaoui). All. Montella
Arbitro: Orsato
Ammoniti: Terlizzi (S), Compper (F), Calello (S), Vergassola (S), Terzi (S), Migliaccio (F), Rosina (S)