La scontatissima vittoria del Barcellona è arrivata, ma qualcosa di strano ieri sera al Camp Nou l’abbiamo visto: i blaugrana hanno dominato in lungo e in largo la partita (tanto per dare solo il dato statistico più clamoroso: i tiri sono stati 21-2), ma hanno segnato “solo” due gol, il secondo dei quali giunto solamente al 37’ del secondo tempo. Insomma, il Barcellona non ha potuto chiudere la pratica in anticipo, e stride il contrasto con il Real che ha rifilato un perentorio 4-0 ad avversari ben più pericolosi, i francesi del girone. Altra stranezza: non ha segnato Leo Messi, nonostante alcune giocate sopraffine che hanno esaltato il pubblico. Detto questo, non c’è stata partita: il Viktoria Plzen è clamorosamente inferiore ai catalani, e può solo ringraziare che tanto spettacolo altrui non abbia prodotto un risultato umiliante come lo 0-5 che nello scorso turno il Barcellone inflisse al Bate Borisov a casa sua. Eppure i presupposti per una goleada c’erano tutti. Dopo pochi minuti si è già capito che la partita è uno scontro tra un peso massimo e un peso piuma, cioè devastante per il secondo. I campioni d’Europa in carica iniziano subito con le giocate in “stile Playstation”, e dopo soli dieci minuti il primo gol arriva proprio così: Iniesta e Messi si scambiano il pallone per ben quattro volte, poi lo spagnolo supera con una veronica in palleggio il difensore avversario e trafigge il portiere con un rasoterra di sinistro in controbalzo. Sembra un’azione da videogioco, appunto, invece il pubblico può esaltarsi con i suoi fenomeni. Il cui obiettivo sembra essere quello di non segnare gol facili in una serata di divertimento: fioccano i triangoli in stile flipper che vanno bene fino all’ultimo passaggio, poi al momento del tiro s’inceppa sempre qualcosa e Cech (non parente di quello famoso) corre pochi pericoli. Guardiola inizia a spazientirsi, allora proprio al 45’ minuto Messi sfodera una punizione perfetta, ma coglie in pieno il palo. Nell’intervallo tutti a chiedersi come sia possibile essere ancora sull’1-0. Ebbene, la domanda continua ad aleggiare nel secondo tempo per ben 37 minuti, in cui il Barca è sempre in attacco, regala giocate straordinarie ma non segna. Un esempio per tutti. Al 15’, Messi parte dalla fascia destra, salta tre avversari (in tre modi diversi) e sull’uscita del portiere tira a botta sicura: palo. Qualcuno forse inizia a temere una beffa, ma al 37’ Messi annichilisce ancora tutta la difesa avversaria e porge a Villa per il più facile dei gol. Sipario su una sfida scritta fin dal principio, lo spettacolo del Barcellona continua.