LE PAGELLE DI ROMA CATANIA (1-0) (1-0 PT)
Marcatori: Vucinic al 18′ p.t.;
(4-2-3-1): Doni, Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Brighi, De Rossi; Taddei, Menez (dal 30′ s.t. Faty), Cerci (dal 23′ s.t. Perrotta); Vucinic (dal 37′ s.t. Baptista). All. Ranieri. A disposizione: Lobont, Anreolli, Motta, Tonetto.
(4-1-4-1): Andujar; Alvarez, Silvestre, Spolli (dal 37′ s.t. Morimoto), Capuano; Augustyn; Mascara, Izco, Ricchiuti (dal 27′ s.t Delvecchio), Llama (dal 17′ s.t. Martinez), Maxi Lopez. All. Mihajlovic. A disposizione: Kosicky; Potenza, Terlizzi, Carboni.
Arbitro: Bergonzi di Genova.
Note: ammoniti: Mascara, Faty, Perrotta, Maxi Lopez
Doni 6,5: Una respinta e un’uscita in sicurezza, per il resto è ordinaria amministrazione. Una chicca è il dribbling su un attaccante del Catania, in vero stile brasiliano. L’Olimpico applaude e lo incoraggia.
Cassetti 6: Chiude e anticipa con diligenza, un po’ troppo timido sulla fascia ma comunque propositivo e prezioso a supporto di Cerci.
Juan 7: Il solito, roccioso punto di riferimento difensivo. Emblematica una scena su tutte: sbaglia un passaggio ma si fa perdonare rincorrendo l’avversario per poi contrastarlo splendidamente. Che classe.
Burdisso 7: Riscatta gli errori di Atene e sventa i pericoli siciliani con grande puntualità e precisione. Grintoso.
Riise 6,5: Difende con estrema precisione, rendendosi protagonista di alcuni interventi provvidenziali. Un po’ meno incisivo sulla fascia.
De Rossi 6.5: Orfano del compagno di ruolo Pizarro, se la cava bene come “difensore aggiunto”, con molti interventi importanti. Belli alcuni lanci per l’attacco, vicinissimo al gol vede respinta una sua conclusione a pochi metri dal portiere.
Brighi 6: Fatica un po’, soprattutto nei duri contrasti con gli avversari e nel primo tempo sbaglia qualche passaggio di troppo. Va meglio nel secondo tempo.
Taddei 6: Volenteroso ma pasticcione. Nel primo tempo è un susseguirsi di errori. Nella ripresa si inserisce con più cattiveria nelle azioni, contrasta con grinta e sfiora il gol in un’occasione clamorosa.
Cerci 6,5: Quando scatta in corsa non c’è modo di fermarlo. Irresistibile sulla fascia, sbaglia però quando deve finalizzare con passaggi e suggerimenti.
Perrotta 6: Subentra allo stremato Cerci e si inserisce sulla trequarti per dare nuove energie al reparto. Rimedia un’ammonizione.
Menez 6: Dal primo minuto. Alterna suggerimenti interessanti ad errori elementari, prova il tiro in più di un’occasione e mostra buoni colpi. Ha bisogno di più cattiveria.
Faty 6: Un po’ timido nei primi minuti in cui sostituisce Menez, poi prende coraggio e compie un paio di recuperi importanti.
Vucinic 7: Dà tutto se stesso ed esce stremato, ma coccolato dall’Olimpico. Segna il gol decisivo, innesca le azioni, recupera e fornisce buoni passaggi. Fa reparto da solo e si spende tanto, a volte in solitudine. Determinante.
Baptista 6: Dà il cambio a Vucinic e fatica un po’ ad inserirsi. Ma negli ultimi minuti diventa il mago del possesso palla e, con grande maestria, tiene la sfera nella trequarti siciliana chiudendo di fatto la partita.
Ranieri 7: L’importante era tornare a vincere e consolidare il secondo posto. La squadra soffre un po’ e non si esprime al massimo ma centra i tre punti. E il tecnico ha sperimentato Cerci e Menez dal primo minuto, con buoni risultati.
(Marco Fattorini)