Gara da ricordare dal trampolino grande LH per il salto con gli sci. Infatti ha vinto la medaglia d’oro il polacco Kamil Stoch, che diventa così il grande personaggio di questi Giochi vincendo entrambe le gare individuali. Per lui un punteggio di 278.7, che gli serve per precedere il veterano giapponese Noriaki Kasai, che alla bella età di 41 anni sale sul podio olimpico e si regala una splendida medaglia d’argento con 277.4 punti. Insomma, due grandi personaggi che hanno fatto entrambi la storia in questa gara. Completa il podio lo sloveno Peter Prevc, che con il punteggio complessivo di 274.8 scavalca il tedesco Severin Freund e si mette al collo la medaglia di bronzo.
L’ultima grande gara di oggi è quella di salto con gli sci dal trampolino grande LH. Dopo il primo salto è al comando il polacco Kamil Stoch, già vincitore dal trampolino piccolo: per lui 143.4 punti, che gli sono valsi per precedere il giapponese Noriaki Kasai (140.6 punti) e il tedesco Severin Freund (140.2 punti). Sono loro adesso i favoriti per le medaglie, anche se le gare di salto sono sempre esposte a molte variabili. Per l’Italia la buona notizia è la qualificazione al secondo salto di Sebastian Colloredo, attualmente ventiseiesimo con 116.7 punti.
Il russo Alexander Tretiakov è il nuovo campione olimpico di skeleton. Un dominio netto sulla pista di casa per Tretiakov, che ha preso il comando fin dalla prima manche e non lo ha più mollato. Al secondo posto si è piazzato il lettone Martins Dukurs, con un ritardo complessivo di 81/100 accumulato nel corso delle quattro manche che compongono la gara. Per lui è il secondo argento olimpico: ottimo risultato ma anche un pizzico di delusione, visto che ai Mondiali ha vinto due volte. Tutti gli altri sono lontanissimi: la medaglia di bronzo va all’americano Matthew Antoine, staccato però di ben 2″97 dal vincitore, mentre l’altro statunitense John Daly si è escluso dalla lotta per le medaglie con un gravissimo errore e l’unico italiano in gara, Maurizio Oioli, ha chiuso in diciottesima posizione.
Siamo ancora alla fase a gironi, ma Russia-Usa non può mai essere una partita banale, specialmente se si parla di hockey su ghiaccio e se ad assistere alla gara c’è Vladimir Putin. Era una piccola rivincita del celebre ‘Miracle on Ice’ che consegnò agli Usa l’oro olimpico nel 1980, quando l’Urss schierava i suoi uomini migliori mentre gli americani erano costretti a schierare i dilettanti in ossequio alle leggi di allora che vietavano il professionismo. Invece è finita alla stessa maniera, anche se nel frattempo è cambiato tutto, nell’hockey e non solo. Finiti i tempi regolamentari e anche i supplementari sul 2-2, si è andati ai rigori, dove gli Stati Uniti si sono imposti grazie a T. J. Oshie. Per quanto riguarda invece le gare che assegnano titoli, è appena iniziata la quarta e decisiva manche dello skeleton uomini.
Epilogo memorabile dei 1500 metri di pattinaggio di velocità. Il polacco Zbigniew Brodka ha infatti vinto la medaglia d’oro al termine di una gara drammatica, nella quale ha preceduto l’olandese Koen Verweij per soli tre millesimi. Esito clamoroso: quando l’olandese (che gareggiava nell’ultima batteria) ha tagliato il traguardo, tutto il palazzetto è rimasto con il fiato sospeso davanti al tabellone che segnava lo stesso tempo al centesimo di . Nel pattinaggio di velocità però non esiste l’ex-aequo: in questo caso si vanno a guardare i millesimi che hanno incoronato il polacco campione olimpico ( contro ). Comprensibile il rammarico di Verweij, per il quale la medaglia d’argento – almeno al primo impatto – saprà più di beffa che di soddisfazione. Medaglia di bronzo per il canadese Denny Morrison, staccato di 22/100 dai primi. Erano in gara anche due italiani: positivo il diciassettesimo posto di Mirko Nenzi, mentre ha deluso il veterano Matteo Anesi, trentanovesimo.
Mentre è in corso la finale dei 1500 metri uomini del pattinaggio di velocità, con l’azzurro Mirko Nenzi che sta facendo bella figura, e mentre sono sul ghiaccio anche Russia-Usa per la partita più attesa della prima fase del torneo di hockey, segnaliamo la notizia dell’anticipo di un’ora della partenza del super-G maschile di domani. Appuntamento dunque alle ore 7.00 italiane (le 10.00 in Russia), anzichè alle 8.00. Da tenere presente per tutti coloro che vorranno tifare per Christof Innerhofer e gli altri azzurri.
Subito dopo la medaglia di bronzo di Arianna Fontana nei 1500 metri femminili, lo short track ha celebrato un’altra finale, quella dei 1000 metri maschili. Un vero e proprio trionfo per la Russia, che ha conquistato l’oro con Victor An, coreano naturalizzato che ha portato i russi dove mai erano arrivati in questo sport. Un vincente fin dalla scelta del nome russo: Victor, per richiamare la vittoria che puntualmente oggi è arrivata, davanti al connazionale Vladimir Grigorev a sottolineare la perfetta tattica di gara russa, che ha disorientato il cinese e il coreano, tanto che infine sul podio è clamorosamente salito anche l’olandese Sjinkie Knegt, a completare un terzetto europeo (pur con An) che quasi mai si vede nello short track. In campo femminile, invece, a difendere l’intero continente provvede sempre una certa Arianna Fontana…
Conquista la medaglia di bronzo nei 1500 metri dello short track: è la sua seconda medaglia a questi Giochi, quinta per l’Italia. La valtellinese ha dunque chiuso la finale al terzo posto, alle spalle della cinese Yang Zhou, che ha vinto gara e medaglia d’oro con il tempo di 2’19″140, e della sudcoreana Suk Hee Shim, medaglia d’argento. Insomma, la Fontan continua a tenere alto l’onore non solo dell’Italia, ma di tutto l’occidente, in una disciplina dominata dalle nazioni asiatiche. Sette atlete in finale, compresa la ripescata americana Emily Scott, ma una caduta presto ne mette fuori causa tre. Rimangono dunque in quattro a giocarsi le medaglie: le asiatiche sono superiori (pur con una lamentela coreana contro la Zhou), Arianna si difende senza troppi problemi dall’olandese Jorien Ter Mors e porta a casa così un’altra medaglia.
Ha vinto la semifinale dei 1500 metri donne dello short track. Come già le era riuscito ai quarti, la valtellinese è stata protagonista di una gara autorevole, condotta quasi per intero al comando, e non ha così problemi a qualificarsi per la finale, che si disputerà alle ore 13.10 circa. Non prendete impegni, allora: Arianna è di nuovo in lotta per conquistare una medaglia olimpica. Con lei l’olandese Jorien Ter Mors, seconda della sua semifinale, e poi due cinesi compresa Jianrou Li e due coreane qualificate dalle altre due semifinali, oltre alla ripescata americana Emily Scott.
La Svezia vince la medaglia d’oro di una emozionante staffetta femminile 4×5 km di sci di fondo, battendo in volata la Finlandia e la Germania, che conquistano così rispettivamente la medaglia d’argento e quella di bronzo. Una gara emozionante per tutti i 20 km, con Germania e Finlandia che avevano staccato la Svezia nella terza frazione. Ma poi c’è stato il finale capolavoro di Charlotte Kalla, vera artefice del successo svedese: rimonta le prime due e poi domina la volata fin dall’accesso sul rettilineo finale, eseguito alla perfezione dalla scandinava che così ha vinto a braccia alzate, precedendo di cinque decimi la finlandese e di nove decimi la tedesca, sulla carta più forte velocista delle tre. Per la Svezia è l’ottava medaglia, e finalmente il primo oro. La notizia principale del giorno è stata l’assenza dal podio della Norvegia, alla vigilia grande favorita per l’oro e invece mai in gara nemmeno per il podio (quinta al traguardo), così come la Russia padrona di casa e l’Italia, che d’altronde realisticamente non aveva speranze in tal senso e ha chiuso all’ottavo posto.
Ha vinto il proprio quarto di finale e si è così qualificata per le semifinali dei 1500 metri donne di short track. Nessun problema per l’azzurra, nella batteria che invece ha visto la squalifica di Elise Christie, l’inglese protagonista in negativo già della finale dei 500 di giovedì. Niente da fare per le altre due azzurre in gara, Martina Valcepina e Lucia Peretti. Appuntamento alle ore 12.12 per le semifinali, nel mezzo i 1000 metri maschili con Yuri Confortola.
Alle ore 11.00 italiane scattano diversi importanti appuntamenti: prenderà infatti il via la staffetta 4×5 km di sci di fondo femminile, ma iniziano anche le gare dello short track. Riflettori soprattutto su Arianna Fontana nei 1500 donne, che nei quarti ritrova subito l’inglese Elise Christie, che nei 500 causò la caduta che coinvolse l’azzurra. L’Italia schiera anche Martina Valcepina e Lucia Peretti, ma sarà presente anche nei 1000 metri maschili con Yuri Confortola. Tante emozioni da vivere, sperando che gli azzurri possano arrivare fino alle finali…
Ha vinto stamattina il super-G olimpico. La giovane campionessa austriaca, una delle grandi favorite, si è esibita in una prestazione perfetta che le ha consegnato una meritatissima medaglia d’oro. I distacchi dicono tutto: la Fenninger ha chiuso la propria gara con il tempo di , con ben 55/100 di vantaggio su un’altra delle big, la tedesca Maria Riesch, che in questo modo aggiunge un argento all’oro della supercombinata, e con 66/100 sulla connazionale Nicole Hosp, che completa una gara trionfale per l’Austria. Dopo le delusioni delle prime gare (quattordicesima in combinata e ritirata in discesa), la Fenninger si è riscattata nel migliore dei modi in una gara difficilissima, che ha causato un altissimo numerro di ritiri, fra i quali purtroppo quelli di Daniela Merighetti e Francesca Marsaglia. Per l’Italia dunque i piazzamenti sono stati il decimo posto di Nadia Fanchini e l’unidicesimo di Verena Stuffer. Grandi deluse sono state invece le medagliate della discesa: Lara Gut quarta, Tina Maze quinta e Dominique Gisin ritirata. Il super-G, gara che unisce tecnica e velocità senza possibilità di provare il percorso prima della gara, ha confermato quindi di essere la prova forse più difficile dello sci alpino, con tante vittime ma anche un podio di lusso.
Inizia una nuova giornata a Sochi, l’ottava delle Olimpiadi invernali 2014. Oggi saranno ben sette i titoli da assegnare, quindi si tratta di una giornata da seguire con grande attenzione. Si comincia fin dal mattino, quando tornerà protagonista lo sci alpino, per la precisione con il super-G femminile nel quale l’Italia schiererà quattro atlete, cioè per la precisione Daniela Merighetti, Nadia Fanchini, Francesca Marsaglia e Verena Stuffer, che non sono tra le principali favoriti, ma possono comunque regalare sorprese, come ‘Dada’ ha già fatto con il bel quarto posto in discesa. Sarà in ogni caso grande spettacolo, con tante campionesse in gara. Sempre in mattinata sarà assegnato il titolo della staffetta 4×5 km femminile di sci di fondo: le campionesse degli sci stretti si daranno battaglia nella prestigiosa gara per nazioni, naturalmente in gara anche l’Italia pur con scarse speranze di lottare per la medaglia. Quello sarà invece certamente possibile nello short track, che oggi assegnerà ben due titoli: riflettori sui 1500 metri femminili con Arianna Fontana (ma anche Martina Valcepina e Lucia Peretti), ma anche sui 1000 metri maschili nei quali la squadra azzurra sarà rappresentata da Yuri Confortola. In entrambi i casi, si tratterà di due turni da superare per arrivare alla finale che deciderà il podio. Il pomeriggio sarà invece caratterizzato dai 1500 metri maschili del pattinaggio di velocità, gara nella quale l’Italia schiererà Matteo Anesi e Mirko Nenzi, e dalle ultime due manche dello skeleton, nelle quali gareggerà ancora l’azzurro Maurizio Oioli e al termine delle quali la classifica diventerà definitiva. In serata invece ci sarà spazio per la sempre spettacolare gara di salto con gli sci dal trampolino grande, per la quale ieri sera sono state disputate le qualificazioni, con gli azzurri Sebastian Colloredo, Roberto Dellasega e Davide Bresadola in gara, ma solo il primo si è qualificato per la finale. Insomma, una giornata tutta da vivere, da mattina fino a sera…