Walter Mazzarri ha due piccoli dubbi, ma non dovrebbe comunque cambiare la formazione annunciata. Il primo riguarda un posto nella difesa a tre dove Rolando dovrebbe spuntarla su Ranocchia; per quanto concerne invece l’esterno di centrocampo, Javier Zanetti con tutta probabilità verrà preferito a Pereyra. Nessun dubbio invece per Roberto Donadoni.
L’Inter, dopo due pareggi consecutivi, deve tornare alla vittoria, ma sa benissimo (Mazzarri in primis) che si tratta di una partita che nasconde grandi insidie. Cassano ha il dente avvelenato e chissà, dove aver fatto lo sgambetto al San Paolo di Napoli, potrebbe ripetersi a San Siro. – Il centravanti argentino è attaccante completo e generoso. Certo, ha bisogno di essere supportato e servito: da solo fa fatica, ma se gli capitano quei due o tre palloni buoni state certi che non tradirà le attese e bucherà la rete. E quest’anno, infatti, ha già messo a referto 7 gol e 4 assist. Mazzarri e i tifosi neroazzurri si rimettono al suo talento. – Non potrebbe essere altrimenti. È l’ex di turno, e che ex! Dopo un avvio un po’ titubante, il talento di Bari Vecchia ha preso in mano i crociati facendo ottime cose: 6 gol r 3 assist. L’obbiettivo del barese è chiaro: andare a Brasile 2014. Prandelli è avvisato.
La quindicesima giornata del campionato serie A si chiude con il consueto posticipo della domenica sera: questa sera dunque, alle ore 20:45, si gioca Inter-Parma a San Siro. L’anno scorso un gol di Tommaso Rocchi diede i tre punti ai nerazzurri, in piena crisi di risultati e con la rosa decimata. Ora le cose sono diverse: la squadra di Walter Mazzarri attacca il terzo posto del Napoli, con la possibilità di rosicchiare altri due punti ai partenopei. Attenzione però ai ducali, che al San Paolo sono andati a vincere due settimane fa e sognano un’altra impresa per allontanare ancor più la zona retrocessione e tenere aperta una porta per l’Europa. Il grande ex è Antonio Cassano, che torna a San Siro dopo averlo lasciato non esattamente in ottimi rapporti (con Mazzarri).
Intervenuto in conferenza stampa in vista della gara contro il Parma, l’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri ha così parlato, partendo dall’analisi del reparto difensivo: “Siamo partiti con tre giocatori che mi davano garanzie, poi se ne sono aggiunti altri, come Rolando, ad esempio, che è arrivato in punta di piedi e ora mi sta mettendo in difficoltà. Questo vale per tutti, guardo sempre il rendimento in allenamento”. Passa poi ad analizzare i problemi del reparto offensivo: “La rosa è stata fatta con tanti giocatori offensivi, ci sono venuti a mancare Milito e Icardi, ma questo non c’entra nulla con le scelte fatte. Ci sono anche Alvarez e Guarin che sono giocatori offensivi. Siamo comunque il miglior attacco della Serie A, quindi non credo ci sia un’emergenza a livello di squadra”. In dubbio Nagatomo: “Valuterò oggi se convocarlo, se farlo partire dalla panchina o dal primo minuto”. E ancora: “Non possiamo fare calcoli in vista delle partite successive, nelle ultime partite siamo riusciti a fare bene in fase difensiva anche senza di lui, ma l’imbarazzo della scelta non mi obbliga comunque a fare calcoli”. Infine, qualche parole sul mercato: “Aspettiamo di arrivare a gennaio, abbiamo delle partite importanti, poi faremo le nostre valutazioni, in base anche agli obiettivi che si pone la società”. Nagatomo va in panchina, e allora viene confermato Javier Zanetti a sinistra, con Jonathan dall’altra parte. Rispetto alla partita di Coppa Italia contro il Trapani Mazzarri ne cambia sette: restano in campo Ranocchia e Juan Jesus in difesa, Taider in mediana e Guarin dietro Palacio, per il resto tornano gli altri titolari con Ricky Alvarez ancora una volta schierato come mezzala, con il compito poi di allargarsi e andare a supportare i due uomini davanti.
Ancora panchina per Kovacic, sostituito al 69′ mercoledi sera: il croato del ’94 non attraversa certo uno splendido periodo, tanto che si parla di una possibile partenza in prestito per farlo giocare con più continuità. Si vedrà: la Juventus ci pensa per farne il vice Pirlo, e quindi si tratterebbe di un acquisto a titolo definitivo. Al di là di questo, Belfodil si è sbloccato in Coppa Italia e da qui può iniziare per lui una stagione diversa e più positiva, oggi ha di fronte la sua ex squadra e, se chiamato in causa, potrà trovare stimoli extra. Nagatomo ce la fa, ma come detto non per iniziare dal primo minuto. Mazzarri chiama ancora i giovani Olsen e Puscas, non Federico Bonazzoli che ha giocato in settimana diventando il secondo esordiente più giovane nella storia nerazzurra, dietro Beppe Bergomi.
Mazzarri potrebbe avere a disposizione tra una settimana Samuel e Kuzmanovic; per l’ultima partita del 2013 (il derby) prova lo sprint Mauro Icardi, mentre Diego Milito recupererà senza fretta per esserci con l’anno nuovo. Fuori ancora Cristian Chivu: le condizioni restano da valutare ma per il momento non si parla di un rientro in campo imminente.
Alla vigilia dell’impegno di San Siro contro l’Inter mister Donadoni non vuole distrazioni: “Andiamo ad affrontare un match difficile e delicato contro un avversario prestigioso che arriva da risultati che possono non averlo soddisfatto pienamente e questo è sempre fonte di reazione e di carica ulteriore. Quindi noi, vista la superiore caratura tecnica complessiva dell’Inter, dovremo metterci più determinazione e volontà di loro. Una squadra forte, con carattere, non si accontenta e vuole sempre fare qualcosa in più di quello che ha già fatto. A San Siro essere ‘bellini e bravini’ non sarà sufficiente, di questo dobbiamo avere consapevolezza”. Il Parma giocherà con il 4-3-3? “Una possibilità, ma non c’è nel nostro caso un modulo che prevale su un altro. Come ho sempre detto conta la volontà e la determinazione di sapersi adattare e di interpretare la soluzione scelta”. E il grande ex Cassano: “Ha fatto quel che è lecito aspettarsi. Sono infortuni che possono capitare, io mi sono rotto il naso tre volte, una alla vigilia di un campionato europeo. Lui ci tiene molto a essere in campo, è in un buon momento di forma e può essere da traino ai compagni. L’importante è che gare come queste non vengano viste e presentate come partite di rivincita personale o di gruppo ma per noi solo come confronti contro avversari di grande livello”. FantAntonio tira la volata contro la sua ex: con lui giocano davanti, in quello che a tutti gli effetti dovrebbe essere un 4-3-3, Biabiany e Nicola Sansone, ovvero un altro ex (lanciato da Benitez) e uno che ai nerazzurri ha fatto male lo scorso anno al Tardini. A centrocampo Gargano e Parolo supportano la regia di Marchionni, difesa a quattro nella quale Cassani torna nel suo ruolo naturale di terzino destro.
Panchina per Amauri, che non si è ancora sbloccato: i gol dell’italo-brasiliano sono importanti per Donadoni, che però deve anche guardare a chi sta meglio. Anche Palladino parte da fuori, potendo rappresentare un’arma tattica per il secondo tempo al pari di Jaime Valdes, che ha perso il posto a favore di Marchionni ma resta certamente elemento valido e utile. Rosi e Munari possono aumentare la spinta in mediana, Acquah per dare consistenza, Benalouane primo cambio dei difensori.
Pavarini, Obi (un altro ex di questa partita) e Okaka restano da verificare: possibile che il rivedremo direttamente nel 2014. Si prepara a tornare al lavoro con il gruppo anche lo sfortunatissimo Galloppa, per il quale però bisognerà aspettare con tutta probabilità il mese di febbraio per il rientro effettivo in campo.
1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 4 Zanetti; 13 Guarin; 8 Palacio. All. Mazzarri
A disp: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 31 Alvaro Pereira, 35 Rolando, 18 Wallace, 55 Nagatomo, 10 Kovacic, 90 Olsen, 16 Mudingayi, 7 Belfodil, 28 Puscas
Squalificati: –
Indisponibili: Samuel, Chivu, Kuzmanovic, Icardi, Milito
83 Mirante; 2 Cassani, 29 Paletta, 6 A. Lucarelli, 18 Gobbi; 5 Gargano, 32 Marchionni, 16 Parolo; 7 Biabiany, 99 Cassano, 21 N. Sansone. All. Donadoni
A disp: 91 Bajza, 43 Coric, 19 Felipe, 3 Mesbah, 23 Mendes, 28 Benalouane, 30 Acquah, 24 Munari, 87 Rosi, 10 Valdes, 11 Amauri, 17 Palladino
Squalificati: –
Indisponibili: Pavarini, Obi, Galloppa, Okaka
Arbitro: Valeri
La quindicesima giornata del campionato serie A si chiude con il consueto posticipo della domenica sera, le due squadre chiamate in causa sono Inter e Parma che si affronteranno sul manto erboso del Meazza sotto la direzione dell’arbitro Valeri. Le dueformazioni sono distanti 10 punti in classifica con i nerazzurri avanti a quota 27. I ragazzi di Mazzarri si trovano in quarta posizione e l’obiettivo stagionale rimane al momento la qualificazione in Champions League: di sole tre lunghezze in avanti c’è il Napoli che, dopo due passi falsi in campionato contro la Juventus e il Parma, è tornato a vincere. L’Inter viene dal pareggio della quattordicesima giornata contro la Sampdoria e oggi si ritrova a dover fare i conti contro una squadra che sta collezionando punti fondamentali per raggiungere al più presto quota 40. Il Parma è reduce da due vittorie e un pareggio, e oggi proverà a fermare la corsa dei nerazzurri sul difficile campo del Meazza: anche un solo punto potrebbe essere molto utile per il futuro. Andiamo a vedere la situazione delle due squadre alla vigilia del match di domani, quali saranno le scelte degli allenatori e i giocatori a disposizione.
Il tecnico toscano è deciso più che mai a invertire il trend delle ultime gare per far tornare alla vittoria la propria squadra. A parte la parentesi positiva contro il Trapani in Coppa Italia, il successo netto non arriva da tre giornate, ossia dalla gara casalinga contro il Livorno. Nagatomo molto probabilmente non scenderà in campo dal primo minuto, per il giapponese ancora lavoro a parte. Samuel è tornato ad allenarsi in gruppo ma anche lui non andrà in panchina per la partita contro il Parma. Gli altri ancora fuori sono Chivu, Icardi e Milito. Taider molto probabilmente affiancherà Cambiasso nella mediana di centrocampo. Stando ai dati statistici dei nerazzurri, l’Inter è una squadra che effettua un possesso palla che si aggira sul 53%, le palle giocate sono 592 e i passaggi andati a buon fine son il 53,6%. Per quanto riguarda la fase offensiva, i ragazzi di Mazzarri tirano in media nello specchio della porta 6 volte su 15 e possono vantare una supremazia territoriale di 12’:58’’. Alvarez è il record man di questa squadra per quanto riguarda gli assist, ben 24 di cui 4 vincenti, mentre il giocatore più pericoloso è Palacio con 7 reti all’attivo.
Dopo il pareggio di settimana scorsa nel derby emiliano contro il Bologna, Donadoni vuole tornare a San Siro per fare punti. Nel match di settimana scorsa il Parma non è riuscito ad approfittare al meglio dell’espulsione di Sorensen ma comunque è riuscito a mettere in piedi un gioco che ha costretto gli avversari a chiudersi nella propria metà campo per più di 45 minuti. Il tecnico parmense dovrebbe confermare la formazione dell’ultimo incontro eccezion fatta per Acquah, dato che Gargano rientrerà ad affiancare Marchionni e Parolo. In avanti Sansone è ancora in vantaggio su Amauri. Tra gli infortunati sembra che Okaka sia l’unico che probabilmente riuscirà a recuperare in vista della sfida al Meazza; Galloppa, Pavarini e Obi ancora out. Il Parma è una squadra che tiene la palla mediamente per il 47% dei minuti totali, le palle giocate sono 547 e la percentuale dei passaggi andati a buon fine è 65,2%. In attacco la formazione emiliana calcia nello specchio della porta in media 5 volte su 11 tentativi e ha una supremazia territoriale che ammonta a 9’:48’’.