La notizia è importante per tutti gli spettatori del calcio in tv: la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha respinto le impugnazioni di Fifa e Uefa contro le sentenze del Tribunale di primo grado sulla trasmissione tv della Coppa del Mondo e dell’Europeo di calcio. I Paesi Ue hanno il diritto di vietare l’esclusiva tv per eventi di particolare rilevanza sociale. La battaglia legale tra Fifa-Uefa, da una parte, e Ue, dall’altra, nasce dalle disposizioni contenute nella direttiva Ue sulla tv senza frontiere del 1989, in base alle quali le autorità nazionali possono esigere che determinati eventi siano trasmessi su canali liberamente accessibili per garantire il diritto del pubblico a vederli. Questo è particolarmente importante nei casi in cui a detenere i diritti è una tv satellitare, come è il caso in Italia di Sky per i Mondiali, che nelle ultime due edizioni sono stati trasmessi anche dalla Rai, almeno le partite più importanti (minimo una al giorno e sempre l’Italia). Alla luce di queste disposizioni Ue, Belgio e Gran Bretagna hanno deciso di considerare libere dall’esclusiva le trasmissioni delle partite di calcio delle fasi finali dei grandi eventi calcistici. Fifa e Uefa hanno impugnato questa decisione contestando il fatto che queste partite possano costituire, così come previsto dalla direttiva Ue, eventi di particolare rilevanza per il pubblico. Nel febbraio 2011 il Tribunale aveva respinto le tesi di Fifa e Uefa, le quali hanno poi deciso di fare ricorso davanti alla Corte di giustizia che però ha sottolineato come, sebbene le sentenze del Tribunale siano “viziate da errori di diritto”, questi non abbiano di fatto inciso sulle cause in questione. Secondo la Corte, il fatto che uno Stato membro designi certi eventi “di particolare rilevanza sociale”, e vieti di trasmetterli in esclusiva, anche se “costituisce un ostacolo alla libera prestazione dei servizi, alla libertà di stabilimento, alla libera concorrenza e al diritto di proprietà”, questo ostacolo viene giustificato “dalla finalità di proteggere il diritto all’informazione e di assicurare un ampio accesso del pubblico alla copertura tv di questi eventi”. Salva dunque la trasmissione di questi eventi in chiaro anche in futuro.