E’ stato un successo il World Tennis Day. La Federazione Internazionale di Tennis (, secondo la sigla inglese) compiva 100 anni, e questa è stata l’occasione per mettere in scena la prima edizione (probabilmente di tante) di una giornata interamente dedicata alla racchetta: in pratica, esibizioni in tutto il mondo, da New York a Hong Kong passando per Los Angeles (dove Novak Djokovic ha sconfitto Mardy Fish, che rientrava in campo dopo un’aritmia cardiaca e poi ha giocato insieme al suo idolo d’infanzia Pete Sampras contro i fratelli Bryan, campioni di doppio). A Hong Kong si sono viste anche le due leggende John McEnroe e Ivan Lendl, che si sono incrociati in campo con Caroline Wozniacki e Agnieszka Radwanska. Gli occhi di tutti erano puntati però sul Madison Square Garden: non tanto per la cornice in sè, quando perchè nella serata newyorchese Rafa Nadal ha potuto nuovamente testare la condizione del suo ginocchio dopo aver trionfato al torneo di Acapulco. Lo spagnolo ha perso in due set contro Juan Martin Del Potro, ma a fine partita si è detto assolutamente entusiasta per come è riuscito a “correre dietro a ogni pallina, e questo è fantastico”. Rafa ci sarà a Indian Wells, primo Master 1000 della stagione dove saranno impegnate anche le prime due tenniste del ranking WTA, Serena Williams e Victoria Azarenka. Ieri sera hanno concesso il bis, a pochi chilometri di distanza, dopo la finale degli Us Open 2012. Meno combattuta di allora, la partita l’ha vinta Serena, ma Vika sa bene che gli appuntamenti veri sono là da venire. Intanto però la giornata mondiale dedicata al tennis ha riscosso grande successo: l’intero incasso è stato devoluto in beneficenza. Un altro punto a favore di uno sport che si presta molto a esibizioni e show, come accaduto anche lo scorso dicembre a Milano con La Grande Sfida.