Una tappa importante per il ciclismo francese, la diciottesima frazione del Tour de France 2013 da Gap all’Alpe d’Huez, di 172,5 chilometri. Ha vinto il corridore di casa Christophe Riblon davanti allo statunitense Van Garderen a 59 secondi, terzo Moreno Moser a 1’27”. Splendida la prova del ciclista italiano, che ha avuto la grande soddisfazione di passare per primo al Gran Premio della Montagna dell’Alpe d’Huez, al primo passaggio su questa salita che ha fatto la storia del ciclismo. Per il resto c’è stata la crisi di fame di Christopher Froome, aiutato dal suo gregario, l’australiano Richie Porte. I due sono stati penalizzati di 20 secondi per essersi riforniti entro i 3 chilometri dal traguardo: cambia poco o niente in termini di classifica. La bella prova del colombiano Nairo Quintana lo propietta al terzo posto in classifica generale, dove comanda sempre Froome, poi Contador che resiste al secondo posto pur con una tappa da dimenticare, quindi Quintana, Kreuziger e Rodriguez. Oggi in programma la Bourg d’Oisans -Le Grand Bornand di 204,5 chilometri, tappa durissima con ben 5 Gran Premi della Montagna. Vedremo cosa succederà, vedremo soprattutto se Froome avrà un’altra crisi come oggi o se invece si sarà ripreso. Per parlare di Tour de France abbiamo sentito Claudio Chiappucci. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.
Froome in crisi, anche lui non è imbattibile? Ha fatto fatica in questa tappa, ma bisogna dire che gli altri corridori non sono stati da meno…
Necessaria la decisione di prendere il rifornimento fuori regola, a costo della penalizzazione di 20 secondi? Una decisione normale, ma penso non abbia inciso più di tanto, ha perso solo 20 secondi. Forse però gli può essere servita a fare un finale di gara normale, senza incorrere in una “cotta” clamorosa, importante per la classifica generale. C’è da dire che che era stato lui ad attaccare dall’inizio oggi, quindi per Froome è stata una tappa dai due volti.
In questo senso grande Richie Porte. Ha salvato la maglia gialla di Froome? E’ stato molto, utile, complimenti veramente al corridore australiano.
E bravo Quintana, ormai probabile sul podio di Parigi? Una buona tappa, ma per vedere se arriverà sul podio bisognerà ancora aspettare le prossime tappe. E’ troppo presto per giudicare.
Come giudica invece la prova di Contador? Ormai ha dato tutto? L’ho visto male, molto male. Non capisco poi perchè abbia aspettato la discesa per attaccare Froome; una scelta sbagliata, assolutamente sbagliata.
Un giudizio poi sulla splendida azione di Moreno Moser? Una bella tappa, ma da lui ci si aspettava certamente di più a questo Tour. Secondo me finora non si ha fatto grandissime cose.
C’è stata anche la prima vittoria francese di Christophe Riblon: cosa ne pensa? I francesi cercavano questa vittoria, l’hanno ottenuta. Peccato che non abbiano più corridori in grado di vincere il Tour, e non li avranno per tanto tempo. E’ molto ormai che non vincono questa corsa.
Cosa succederà i prossimi giorni? Bisognerà vedere cosa farà Froome, che comunque attualmente è padrone del Tour. Sarà importante che venga aiutato dalla squadra, che non abbia altri momenti di crisi. Chissà, un suo altro momento negativo potrebbe riaprire la corsa, anche se questo mi sembra molto difficile.
Le è piaciuto questo Tour? Non molto, la dittatura di Froome ha ucciso la corsa e tolto interesse. Peccato per Valverde, il corridore che preferisco e che oggi ha tenuto la ruota di Froome; se non avesse avuto quella giornata negativa forse oggi sarebbe a ridosso di Froome e potrebbe dargli fastidio.
Cosa manca a questo ciclismo attuale? Ci sono corridori che vengono fuori, che esplodono, ma poi non sanno mantenersi ad alti livelli. Non hanno carattere, manca la testa per poter compiere grandi imprese e nello stesso tempo un rendimento fisico accettabile. (Franco Vittadini)