“Viva l’Italia sempre”. Andrea Mandorlini si schiera contro la discriminazione territoriale, che in questi giorni sta impazzando nelle discussioni e nei provvedimenti del Giudice Sportivo. La vicenda è nota: al Milan è stato chiuso lo stadio a causa di alcuni cori offensivi nei confronti dei tifosi del Napoli. Apriti cielo: sono insorti tutti, non solo Adriano Galliani ma anche e soprattutto le curve rivali, a cominciare proprio da quella partenopea che ha esposto uno striscione auto-sbeffeggiandosi e invitando a prendere provvedimenti. Lo stesso ha fatto la curva Nord dell’Inter, attraverso un comunicato con il quale ha espresso solidarietà e proposto a tutti gli ultras di “forzare” la chiusura di tutte le curve. Il problema è attuale, e Mandorlini lo conosce: nel giorno del raduno del suo Verona, estate 2011, il tecnico appena promosso dalla Prima Divisione aveva guidato il coro “ti amo terrone”, riferito alla Salernitana che gli scaligeri avevano battuto nei playoff. Non pago, lo scorso anno si era rivolto ai livornesi e alla città di Livorno con epiteti poco simpatici: era stato squalificato a lungo, e costretto a leggere settimanalmente un messaggio nel quale dichiarava di credere fermamente nei valori sportivi. Così oggi, intervistato su Radio 24 nel corso della trasmissione Tutti Convocati, a Mandorlini è stato chiesto il suo parere sulla discriminazione territoriale; la curva del Verona non brilla certo per sportività e in passato ha avuto qualche problemino con questioni legate al razzismo (il presidente Pastorello dovette addirittura rinunciare all’acquisto di un giocatore di colore). “Non credo ci saranno problemi nel derby Hellas-Chievo”, ha detto il tecnico veronese, “la nostra tifoseria ha dato segnali di grande maturità”. Per quanto riguarda il coro contro la Salernitana, Mandorlini ha assicurato che “non la canterò più, ma era solo ironia contro chi aveva usato vera violenza contro di noi”. E poi, il “Viva l’Italia sempre” di cui abbiamo già raccontato. Speriamo che questo messaggio serva, nel suo piccolo, a placare gli animi.