A pochi giorni dalla vittoria a Stoccarda, Fabio Fognini compie una nuova impresa ad Amburgo. Dopo aver conquistato il primo titolo Atp in carriera, superando nella finale del torneo della città della Mercedes l’idolo locale Philipp Kohlschreiber per 5-7 6-4 6-4, il tennista italiano porta a casa il secondo torneo – consecutivo e in carriera – battendo l’argentino Federico Delbonis, numero 114 del mondo, per in 2 ore e 27 minuti di gioco. Erano trentasette anni, dai tempi di Adriano Panatta, che un tennista azzurro non riusciva a vincere due tornei consecutivi. L’ultimo italiano a trionfare ad Amburgo fu invece Paolo Bertolucci nel 1977, quando superò in finale Manolo Orantese. Grazie a questa splendida vittoria in un torneo Atp 500, da domani Fognini sarà per la prima volta nei migliori 20 del ranking, in diciannovesima posizione. Il primo set contro Delbonis dura quarantacinque minuti: Fognini sbaglia molto, facendo salvare all’argentino ben cinque palle break nel corso del quinto game, ma riuscendo comunque a mantenere senza troppi problemi i turni di battuta. Altri errori, però, in particolare uno smash concluso male che porta ai vantaggi il decimo game, permettono all’avversario di trasformare la prima palla break e di mettere le mani sul primo set. Inizia il secondo, ma Fognini si spegne completamente: Delbonis domina e prende il largo, portandosi sul 4-1. Quando tutto sembra ormai perduto, il tennista italiano torna in sé e riporta velocemente il punteggio in parità, 4-4. Si arriva quindi a un incredibile tie break che tiene tutti con il fiato sospeso: Fognini va in vantaggio sul punteggio di 3-2 e servizio a favore, ma Delbonis riporta la situazione in parità. Si prosegue fino al 5 pari, quando stavolta è l’argentino ad andare a un soffio dalla vittoria: sul 6-5 è il match point. Fognini annulla non solo il primo, ma anche il secondo (7-6) e il terzo (8-7). Poi, arrivati sull’8-8, l’italiano va in vantaggio e finalmente chiude il set sul 10-8 dopo un’ora e quarantasette minuti di gioco e sul suo primo set point. Nel terzo set non c’è storia: l’argentino sembra aver perso ogni forza e Fognini si porta agevolmente sul 5-1. Dopo aver restituito un break, con cui il giustiziere a sorpresa di un certo Roger Federer ieri in semifinale aveva allungato la partita, l’italiano conquista la vittoria grazie all’errore finale dell’avversario, ormai stremato.