Che i rapporti tra la dirigenza nerazzurra e Luciano Moggi non fossero tutti rose e fiori lo si sapeva da tempo. Nel corso degli ultimi anni, poi, in seguito al Processo Calciopoli e alle vittorie nerazzurre, i rapporti si sono totalmente deteriorati. Mezzo stampa o televisione le parti in cuasa si sono sempre lanciate pesanti frecciate: ma ieri e oggi il dibattito è tornato a farsi infuocato.
Aveva cominciato ieri il patron nerazzurro in un’intervista per le Iene: “Perchè l’Inter ci ha messo 10 anni per vincere lo scudetto? Non era facile”. Il patron aveva poi parlato della dirigenza attuale della Juventus, usando toni pacati: “Con l’attuale società Juventus, devo essere sincero, va tutto bene. Bianconeri zero titoli? Più che essere stato contento, mi ha meravigliato che non sia arrivata nemmeno in Europa League. Andrea Agnelli? E’ un ragazzo molto preparato, molto serio e quindi gli auguro di rimanere sempre sereno perchè è una cosa necessaria per superare i momenti di difficoltà”.
Poi però Moratti ha affondato il colpo su calciopoli: “Le magagne durante calciopoli c’erano sicuramente, ragion per cui li hanno beccati, e forse ci saranno state anche prima: avevano solo la fortuna che nessuno li intercettasse”.
La replica di Moggi non si è fatta attendere.
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Non è tardata ad arrivare, questa mattina, la risposta di Luciano Moggi: “Ritengo che Moratti non sia in grado di dire se il calcio è migliore o peggiore, è una persona che ha approfittato di Calciopoli per diventare grande”. Intervistato da Radio Sportiva ha aggiunto: “L’Inter non era intercettata. Vorrei che Moratti stesse zitto, anche per la questione dei passaporti falsi. Hanno utilizzato Nucini per due anni, roba da retrocessione immediata. Il processo sportivo ha detto che non c’erano illeciti da parte della Juve, questa è la verità”.