La Sampdoria supera il Brescia per 2-0; il migliore fra i blucerchiati è Bergessio. Delude invece Marchionni. Negli ospiti buona prova, nel secondo tempo, dei neo entrati Morosini e Valotti anche se il più reattivo è stato Benali. Malissimo Antonio Caracciolo.
Buona gestione di gara. Giusto assegnare il rigore nel primo tempo. Corretti i cartellini gialli sventolati.
Archiviare per una sera lo splendido inizio di campionato e pensare soltanto al Brescia: la Sampdoria riceve a Marassi le Rondinelle per il quarto turno di Coppa Italia. La vincente, vola agli ottavi di finale contro l’Inter. Sinisa Mihajolovic non vuole passi falsi ma anzi chiede ai suoi la concentrazione necessaria per arrivare più avanti possibile in questa competizione mentre dall’altra parte Iaconi, pur volendo onorare al meglio l’impegno, ha già un’occhio al prossimo impegno dei suoi in Serie B: la situazione in classifica non è delle migliori e i 19 punti fin qui conquistati necessitano di ulteriori rifornimenti per passare un Natale tranquillo. Veniamo alle formazioni scelte dalle due squadre. La Sampdoria lancia diverse seconde linee; tra i pali troviamo Viviano quindi difesa a quattro con Cacciatore, Fornasier, Gastaldello e Regini; in mezzo al campo spazio a Obiang, Krstisic e Marchionni; in attacco via libera al tridente formato da Bergessio, Sansone e Gabbiadini. Risponde il Brescia con il 4-3-2-1: Arcari in porta quindi Zambelli, Antonio Caracciolo, Di Cesare e Scaglia; Bentivoglio, Olivera e Benali formano la mediana con H’Maidat e Sestu a sostegno dell’unica punta Caracciolo, Andrea, lo storico bomber delle Rondinelle. I blucerchiati iniziano subito con il piglio giusto: squadra che attacca la profondità, scambi rapidi e grinta giusta. La prima occasione è però del Brescia; Benali (6) cerca il tiro dopo un dai e vai con Caracciolo (5,5). Viviano para senza problemi. Risponde il Brescia che nel giro di pochi minuti (18′ e 19′) sfiora il gol del vantaggio con Bergessio (6,5). L’argentino, dal limite dell’area, si gira e calcia in porta; Arcari (6) si salva in corner. Sul conseguente angolo lo stesso ex attaccante del Catania si inventa una rovesciata ancora una volta respinta da un attento Arcari. E’ però solo una fiammata perché la gara dal 20′ diventa spezzettata e caratterizzata da ritmi bassi. Al 28′ Marchionni (5,5) si addormenta e si fa rubare palla da Olivera (6) il quale attiva sulla sinistra Benali; il centrocampista mette in mezzo ma non c’è nessuno pronto ad intervenire con il tap-in vincente. Pochi minuto dopo la Samp si porta in vantaggio su calcio di rigore. Krstisic (6) vede e serve lo scatto di Sansone (6) che si infila tra i due centrali e salta Arcari: il portiere del Brescia stende il doriano. L’arbitro assegna il penalty; dagli undici metri Gabbiadini (6,5) non sbaglia. Nel finale lo stesso Gabbiadini impegna Arcari con una punizione insidiosa dal limite parata in due tempi dall’estremo difensore delle Rondinelle. Primo tempo che si conclude con la Samp meritatamente in vantaggio.
I ritmi non sono elevatissimi ma le due squadre onorano al meglio questo impegno. Le occasione più nitide sono state create dai padroni di casa.
La Samp va a fiammate. Il centrocampo non è molto rapido nel dettare i tempi ma le giocate dei singoli e la non perfetta difesa del Brescia hanno consentito ai blucerchiati di passare in vantaggio. Il più reattivo dei suoi. Sfiora il gol in almeno due circostanze e svaria su tutto il fronte offensivo. Spina nel fianco della difesa delle Roncinelle. La sua regia è troppo lenta. Alcune volte si addormenta pericolosamente.
Troppo timida la squadra di Iaconi. Non lucida la difesa delle Rondinelle, buona l’aggressività di alcuni centrocampisti, luci e ombre dal reparto offensivo. Lotta e recupera palloni interessanti. La sua esperienza è preziosa per il Brescia. Quando viene preso in velocità finisce spesso con l’andare in tilt. Si fa perforare insieme al collega di reparto in occasione del rigore della Sampdoria.
Giusto assegnare il calcio di rigore alla Sampdoria; Arcari tocca Gabbiadini. Ma il portiere era da giallo o da rosso? Il fischietto di Firenze opta per l’ammonizione. Giusto, poi, il cartellino dato a Regini. (Federico Giuliani)
Serata tutto sommato tranquilla. Deve compiere soltanto un intervento ovvero quello su Valotti nel secondo tempo. Non ha un grande stile negli interventi ma è sicuramente efficace.
Nella ripresa sbroglia una situazione pericolosa quando anticipa Scaglia a pochi passi dalla linea di porta. Basta questo per portarsi a casa la pagnotta meritatamente.
Qualche amnesia di troppo per il centrale della Samp. Un esempio? Quando si perde Olivera che, da corner, avrebbe potuto riaprire il match con un colpo di testa.
Gara ordinata e senza errori particolari. Non soffre la stazza di Caracciolo e difende bene fino al triplice fischio dell’arbitro la sua zona di competenza.
Va troppo ad intermittenza. Alterna momenti di spinta ad altri di anonimato. Dalla sua parte la Samp subisce qualche sortita di troppo.
Prestazione opaca del centrocampista tenuto in dubbio fino all’ultimo. Non era al meglio della condizione e si è visto (dal dall’86’LULIC – SV).
Partita anonima per quello che avrebbe dovuto essere il regista della squadra. Lento e impacciato nel costruire la manovra
Se Sansone si è conquistato il rigore nel primo tempo, gran parte del merito è suo: è lui a dare l’assist in profondità al compagno.
Si procura il calcio di rigore trasformato da Gabbiadini (dal 46’FEDATO 6,5 – Regala l’assist per il 2-0 a Bergessio e va vicino al gol personale. Prestazione più che sufficiente).
Segna la rete dell’1-0 e si mangia almeno due palle gol colossali. Forse le voci di mercato lo hanno infastidito; fatto sta che questa sera non ha brillato più di tanto (dal 65’DJORDJEVIC 6 – Offre un paio di spunti interessanti. Anche lui sfiora la rete del 3-0 nel finale).
Finalmente timbra il suo primo gol con la maglia della Sampdoria. Avrebbe potuto fare doppietta ma la mira non è stata delle migliori: la traversa trema ancora.
La Smapdoria vola agli ottavi. Peccato per l’espulsione finale che avrebbe potuto risparmiarsi.
Fa di tutto per limitare il passivo. Bravo in almeno due circostanze ad evitare il 3-0. Rischia però il rosso in occasione del rigore concesso alla Sampdoria.
L’esperienza da sola non basta. Il giocatore va spesso in difficoltà, soprattutto nel secondo tempo con l’ingresso in campo di Fedato.
Insieme a Caracciolo forma una coppia di centrali da brivido. Nel primo gol viene perforato troppo facilmente da Sansone. Recupera qualche punto nella ripresa ma non basta.
Errore madornale che consente a Bergessio di siglare il raddoppio.
Il migliore del reparto difensivo del Brescia. Non fa cose eccezionali ma non commette neppure pasticci.
Cresce con il passare dei minuti. Nel primo tempo non si nota mai, meglio nella ripresa quando prende per mano i suoi nel tentativo di riaprire il match.
Fra i più reattivi del Brescia. Va vicino al gol con un colpo di testa che non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri (dall’80 RAZZITTI – SV).
Il migliore del Brescia. Dall’inizio alla fine è sempre una spina nel fianco della difesa della Sampdoria. La traversa colpita nel finale grida vendetta.
Si dice un gran bene di questo ragazzo ma questa sera a Marassi ha offerto una prestazione piuttosto anonima.
In campo per 45′ senza trovare la giocata vincente (dal 48’MOROSINI 6 – Con il suo ingresso in campo il Brescia acquista maggiore spinta).
Lotta come può ma l’età e gli acciacchi fisici si fanno sentire (dal 55’VALOTTI 6 – Vicino al gol con un tiro respinto in qualche modo da Viviano).
Il suo Brescia fa quello che può, si merita la sconfitta ma avrebbe meritato di uscire da Marassi con almeno un gol all’attivo.
(Federico Giuliani)