Secondo Noticias Uno, emittente televisiva colombiana, Radamel Falcao avrebbe due anni in meno rispetto a quanti ne dichiara. Sarebbe perciò nato nel 1984 e non nel 1986 (che significa 29 anni invece che i 27 che tutti gli riconoscono). Non solo: il canale colombiano ha ripescato documenti che riportano un’altra località di nascita rispetto a quella conosciuta, ovvero Bogotà, capitale dello stato sudamericano, e non Santa Marta. Il papà di Falcao ha voluto subito smentire questa notizia, negando di aver falsificato i documenti del figlio. Intanto Wilson Serrano, presidente della ex scuola di Falcao, la San Pedro Claver di Bucaramanga, ha dichiarato ai giornalisti locali: “Noi non abbiamo mai accettato copie dello stato civile, è obbligatorio l’originale. Per questo sono in grado di garantire che Radamel Falcao Garcia Zarate è nato nel 1984“. Il mistero si infittisce, proprio nell’estate in cui l’attaccante si è trasferito dall’Atletico Madrid ai francesi del Monaco per la cifra record di 60 milioni di euro. Sarebbe un pò penalizzante per la squadra monegasca sapere che Falcao ha due anni in più, perché l’investimento fatto “invecchierebbe” di un paio di stagioni. Tuttavia i dubbi anagrafici non dovrebbero scalfire il talento dell’attaccante colombiano, che nell’ultima stagione ha realizzato 34 gol in 41 partite complessive con i Colchoneros, vincendo il premio FIFA Globe Soccer Awards “Best Player of the Year”. In Italia ricordiamo un semi-precedente “illustre”, quello di Luciano Siqueira de Oliveira, ala destra brasiliana classe 1975, appena passato dal Chievo al Mantova. Nell’estate 1998 fu acquistato dal Bologna e si presentò con la falsa identità di Eriberto Conçeiçao da Silva, nato nel 1979. Nel 2002 però il centrocampista volle dire a tutti la verità rivelando il suo vero nome: venne squalificato dal Tribunale Sportivo ma non punito oltremodo dalla Legge.