Nuova puntata del calcioscommesse 2012. In serata sono arrivate le sentenze emesse dalla Corte di Giustizia Federale e relative al filone d’indagine sulla serie B 2010/2011. Queste decisioni coinvolgono anche tre club che nel prossimo campionato (2012/2013) militeranno in serie A, quindi cominciamo proprio da loro. Il Pescara può tirare un sospiro di sollievo: la stagione del ritorno sul palcoscenico del massimo campionato non partirà col segno meno in classifica per gli abruzzesi. La Corte di Giustizia Federale ha cancellato la penalizzazione di 2 punti che il Pescara rischiava di vedersi infliggere, riducendo la sanzione a una semplice ammenda di 30mila euro. La posizione della società biancoazzurra era legata a quella del calciatore Gianluca Nicco. Il giocatore era stato squalificato per 3 anni in primo grado per i fatti contestati in relazione alla gara Piacenza-Pescara del 9 aprile 2011, ma oggi si è visto ridurre lo stop a un solo anno, al quale va aggiunta una ammenda di 30.000 euro (come quella inflitta alla società). L’Atalanta invece partirà da -2, come d’altronde era già stato deciso in sede di patteggiamento: la Corte ha confermato questa decisione, e dunque i bergamaschi dovranno fare i conti per il secondo anno consecutivo con gli strascichi di questa vicenda. Pena lievemente ridotta per quanto riguarda il Siena: la società toscana dovrà partire da -3 invece che dal -4 che i bianconeri temevano, anche se sulla squadra che sarà di Serse Cosmi pesa ancora l’incognita delle altre partite sotto inchiesta e che non sono state ancora giudicate. In effetti va ricordato che purtroppo ci saranno altre “tappe” da vivere in questo procedimento che caratterizzerà l’intera estate del calcio italiano. In serie B godono dell’identico sconto Novara e Reggina: i piemontesi e i calabresi partiranno dunque nel prossimo campionato cadetto con tre punti di penalità anziché quattro, e nei confronti del Novara è stata pure annullata l’ammenda di 35.000 euro originariamente prevista. In Lega Pro piccolo sconto per il Monza, che passa da -5 a -4, mentre l’Albinoleffe, che pure è al centro di tutte queste vicende, vede riconosciuto lo status di vittima delle trame ordite dai suoi calciatori: i seriani passano dunque da un pesantissimo -15 a un più recuperabile -9.
Ricordiamo che a questo procedimento di appello, le cui udienze si sono svolte tra lunedì e martedì scorsi, hanno preso parte 10 dei 14 club (non hanno presentato ricorso l’Aversa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna) e 30 dei 33 tesserati (le eccezioni sono Cossato, Paoloni e Santoruvo) condannati in primo grado.