I Los Angeles Lakers hanno vinto il loro quindicesimo titolo Nba schiantando in 5 partite gli Orlando Magic. Un mix di stelle, veterani e giovani guidati da un allenatore che è una garanzia di successo: Phil Jackson (10 titoli in carriera). Il numero uno è lui, Kobe Bryant, giunto ormai al quarto titolo personale. I primi tre li ha conquistati dal 2000 al 2002. Il suo 24, il numero che porta sulla maglietta, viene subito dopo il 23, il numero che è diventato un marchio per Michael Jordan, anche lui come Kobe diventato grande sotto la guida di coach Phil Jakson. Kobe dice che questo è il più bello dei quattro titoli che ha vinto, quattro stelle nella sua carriera, seconde per importanza solo alla sua famiglia: le figlie Gianna Maria Onore e Natalia Diamante, e la moglie Vanessa. Ieri Kobe ha ricevuto i complimenti per la vittoria di un altro fuoriclasse del basket Nba, l’ex compagno di squadra Shaquille O’Neal, ora ai Phoenix, con cui ha conquistato i tre titoli dal 2000 al 2002. E che dire della sorpresa Trevor Ariza? Già decisivo con Denver nella finale con gli Orlando Magic loè stato ancora di più, segnando sempre nei momenti più importanti della serie. Potrebbe essere proprio lui il campione nuovo in grado di infiammare il basket a stelle e strisce nelle prossime stagioni. E poi dalla Spagna arriva Pau Gasol, fantastico in difesa nelle finali, in cui ha bagnato le poveri al fuoriclasse degli Orlando: Dwight Howard. Lui è il testimone di un basket a stelle e strisce in cui gli alleti del vecchio continente sono sempre più determinanti. Ma la vittoria è passata anche dagli “operai di lusso”: Lamar Odom e Derek Fisher. Il primo si è rivelato prezioso per la sua versatilità, il secondo per la sua esperienza, indispensabile in gara 4 quando ha preso per mano i compagni.