Chi sono i due capitani di Brasile-Colombia? Sono loro i leader delle squadre che si affrontano questa sera a Fortaleza nel quarto di finale di Coppa del Mondo 2014, e che cercano l’accesso alla semifinale. Le probabili formazioni di questa sera traboccano di campioni e gregari, di leader silenziosi e carismatici; qui, abbiamo selezionato quelli con la fascia al braccio. I quali, peraltro, hanno anche in comune l’appartenenza a due squadre di club. BRASILE, IL CAPITANO: THIAGO SILVA Ben poco da scoprire: quando è arrivato in rossonero, nell’estate del 2009 dalla Fluminense, aveva già esperienze negative in Europa (con la seconda squadra del Porto e la Dinamo Mosca). Si è rivelato un fenomeno, diventando immediatamente il leader della retroguardia insieme a Nesta e mostrando tutte le sue doti. A malincuore, e a peso d’oro, il Milan lo ha venduto tre anni più tardi al PSG. Oggi è forse il difensore centrale più forte al mondo; veloce, forte fisicamente, legge benissimo le situazioni. Con David Luiz si completa: lui può razionale e freddo, l’altro a volte (spesso) avventato e istintivo. Insieme a Neymar è l’anima del Brasile e la grande speranza dei tifosi. COLOMBIA, IL CAPITANO: MARIO YEPES Lui nel PSG ci ha giocato tra il 2004 e il 2008, affermandosi in Europa dopo due anni positivi con il Nantes. Preso dal Chievo quando già aveva 32 anni, in Italia ha trovato la sua perfetta dimensione; un biennio sorprendente gli è valso la chiamata del Milan, dove ha giocato con continuità fino al 2013, quando è passato all’Atalanta. Leader nato: il suo discorso alla squadra prima dell’ottavo di finale contro l’Uruguay sta facendo il giro del mondo. Non solo: a 38 anni sta giocando un Mondiale pazzesco per intensità e prontezza negli interventi. Guerriero in campo e trascinatore dentro e fuori: la Colombia ha la classe pura di James Rodriguez, ma il cuore è innanzitutto quello di Yepes.
Si è parlato tanto, alla vigilia di Brasile-Colombia, della sfida tra Neymar e James Rodriguez, del gran gioco corale dei Cafeteros contro le individualità verdeoro, di Fred e Jackson Martinez; ma la qualificazione alla semifinale della Coppa del Mondo 2014 potrebbe passare attraverso le prestazioni dei due portieri, che peraltro hanno già dimostrato il loro valore nel corso delle partite precedenti. E allora, vediamo chi sono. BRASILE, IL PORTIERE: JULIO CESAR Doveva riscattare quel Mondiale 2010 in cui fu criticato per l’uscita che concesse il pareggio a Wesley Sneijder nella partita contro l’Olanda, e far vedere di essere ancora un portiere protagonista nonostante fosse rimasto senza contratto (anche per, diciamolo, pretese economiche un po’ elevate). Detto fatto: agli ottavi le sue lacrime prima e dopo i calci di rigore hanno fatto il giro del mondo e commosso il Brasile. Ha fermato i tiri dal dischetto di Pinilla e Sanchez, mentre Jara l’ha graziato tirando sul palo; quando sta bene è ancora uno dei migliori nel suo ruolo, e questa potrebbe essere ancora la sua partita. COLOMBIA, IL PORTIERE: DAVID OSPINA Gioca nel Nizza dal 2008. Ha 25 anni e si è formato nella prestigiosa scuola dell’Atletico Nacional, il club di Medellin arrivato a giocarsi l’Intercontinentale contro il Milan nel 1989. Le statistiche ci dicono che è l’estremo difensore ad avere effettuato più parate nel corso della prima fase; a fargli gol sono stati soltanto Gervinho e Okazaki, per il resto è stato praticamente perfetto e avere un portiere così alle spalle dà fiducia a tutto il gruppo. Ha vinto il Sudamericano Under 20 nel 2005.
Brasile-Colombia: una grande partita, l’attesa del popolo verdeoro e il riscatto dei Cafeteros che cercano la prima semifinale Mondiale della storia vent’anni dopo l’assassinio di Andres Escobar. Nelle probabili formazioni per una sfida così importante abbiamo selezionato i due numeri 10; in questo caso si tratta anche dei trascinatori delle rispettive nazionali, e quindi è un duello del quale si parla da giorni. Ve lo presentiamo. BRASILE, IL NUMERO 10: NEYMAR Dicono che il Barcellona l’abbia strapagato; la sua prima stagione in blaugrana non è effettivamente stata troppo brillante (15 gol in 41 partite), è stato un po’ in disparte come se cercasse di studiare l’ambiente ed evitare di pestare i piedi a Messi. In nazionale si trasforma: 35 gol in 53 partite, già quattro in questa edizioni dei Mondiali. E’ il giocatore al quale tutto il Brasile si aggrappa, quello che può vincere da solo e quello che ha dato il suo contributo anche quando la Seleçao non ha brillato. Talento smisurato, deve forse imparare ad accentuare meno i – tanti – falli e contatti che subisce, ma per il resto è già una stella di prima grandezza e a 22 anni può essere il leader di uno squadrone campione del Mondo. COLOMBIA, IL NUMERO 10: JAMES RODRIGUEZ Tanti lo conoscono adesso, ma se il Monaco l’ha pagato a peso d’oro un motivo ci sarà. Votato miglior giocatore della prima fase, è esploso agli ottavi con una doppietta all’Uruguay di cui il primo gol è un capolavoro. Capocannoniere del Mondiale, in nazionale ha 10 gol in 26 partite; più centrocampista offensivo che attaccante esterno, può giocare anche come quarto a centrocampo ma ha la vocazione offensiva nel sangue. Nel Principato non sempre è andata bene: 10 gol in 38 partite e tanta panchina. Dipende da Rybolovlev tenerlo o monetizzare, intanto lui vuole essere il profeta della Colombia che ha una squadra in grado di vincere la Coppa del Mondo e i compagni si affidano a lui per le giocate che fanno la differenza e per battere anche i padroni di casa del Brasile.
Oggi alle ore 22.00 italiane la Coppa del Mondo 2014 ci propone Brasile-Colombia, interessante quarto di finale che andrà in scena allo stadio Castelao di Fortaleza. Impossibile sbilanciarsi in un pronostico: il Brasile resta una super-potenza ed avrà pure il fattore campo favorevole, ma finora non ha convinto; meglio la Colombia fino ad ora, forse la formazione più convincente dell’intero Mondiale, e non solo grazie allo straordinario James Rodriguez. Tuttavia, affrontare una rivale con grande qualità potrebbe essere un vantaggio anche per la Seleçao. Una cosa è certa: sarà una partita da non perdere. Eccovi dunque ora le ultime notizie sulle due squadre e le probabili formazioni di Brasile-Colombia, partita che sarà diretta dall’arbitro spagnolo Velasco Carballo.
Queste sono state le parole di Felipe Scolari nella conferenza stampa della vigilia: “La Colombia è più forte del Cile ma per noi è un buon avversario. I nostri rivali storici sono Argentina, Uruguay, la Roja. Contro i Cafeteros non c’è guerra. Sarà calcio allegria, è un piacere sfidarci sul campo. Sarà una partita senza cattiverie, nel segno dello spettacolo. In questo Mondiale tutte le gare sono equilibrate. Se penso a una marcatura speciale contro James? No, niente del genere. Né per Rodriguez, né per Cuadrado. Fred sta bene e non subirà nessuna punizione dalla Fifa per quello che è successo nell’intervallo della gara contro il Cile. Non ha fatto niente di male e il nostro addetto stampa Rodrigo Paiva ha reagito solo perché è stato provocato. In questi giorni abbiamo provato delle soluzioni alternative dal punto di vista tattico. Ma sono opzioni da utilizzare durante l’incontro. Continuiamo la nostra strada con fiducia, provando a vincere la Coppa. Ma se non dovessimo riuscirci, se dovessimo trovare un rivale più forte la vita andrà avanti”. Questo significa che non ci sarà nessuna delle tante novità ipotizzate nei giorni scorsi: niente cambio di modulo o cambiamenti fra i titolari. Tanto rumore per nulla, a parte ovviamente la sostituzione di Luiz Gustavo che è squalificato: sulla mediana ecco dunque Fernandinho e Paulinho. La difesa sarà quindi ancora a quattro, con Dani Alves confermato titolare e Thiago Silva che deve rispondere alle critiche di chi non lo ritiene un buon capitano. Tutto come consueto anche in attacco, con Fred punta centrale, Hulk a destra, Oscar a sinistra e naturalmente Neymar trequartista.
Restano in panchina tutti i giocatori per i quali era stato ipotizzato un posto nell’undici titolare, compresi i tre “italiani”. Nulla da fare quindi per Henrique, Maicon ed Hernanes, che però restano validissime alternative, soprattutto il Profeta se si dovranno immettere più qualità e geometrie in mediana. Nel mirino anche Bernard e Jo: se i discussi titolari non hanno perso il posto è anche perché le alternative in attacco non sono di primissima scelta…
Un solo assente, ma è un nome pesante: la squalifica di Luiz Gustavo priva Scolari del perno della sua mediana. Attenzione poi alle diffide, perché sono ben sei i giocatori brasiliani che verranno squalificati per l’eventuale semifinale in caso di ammonizione, e fra loro spiccano Thiago Silva e Neymar oltre a Dani Alves, Hulk, Ramires e Jo.
Così ha parlato il c.t. José Pekerman nella conferenza stampa ufficiale alla vigilia della partita: “Stiamo vivendo un momento speciale. Affrontare la Seleçao è una storia incredibile. Il Brasile è pentacampione ed è parte della storia del calcio. Ma anche la mia Colombia ha un gran numero di talenti. La mia squadra è portata ad attaccare. E’ questa la sua indole. Lo abbiamo dimostrato anche nel girone eliminatorio segnando tanti gol. Ma il Brasile è il Brasile, dovremo avere equilibrio in campo. L’arbitro avrà pressione? Gli arbitri possono sbagliare come i giocatori, gli allenatori, i dirigenti. Ma noi vogliamo vivere questo quarto di finale senza alimentare sospetti. Senza temere che il direttore di gara possa essere condizionato dal fatto che Neymar e compagni giocano in casa. Il nostro unico pensiero deve essere quello di giocare un bel calcio. Solo così potremmo entrare nelle quattro finaliste. Un risultato che sarebbe storico. Sarà una partita divertente, non potrebbe essere altrimenti con così tanti grandi giocatori in campo. La Seleçao ha una grande storia, ma noi non partiamo battuti”. Non si annunciano sorprese nemmeno nella Colombia, che ha due punti di forza. Uno davanti, dove il trio composto da James Rodriguez, Jackson Martinez e Cuadrado ha pochi paragoni al mondo: di loro ormai si è detto tutto, soprattutto su Rodriguez che sicuramente fin qui è l’uomo dei Mondiali. Spendiamo allora due parole sulla difesa, che ha subito solo due gol, dato ancora più significativo se si pensa che questa Colombia è una squadra a trazione offensiva: complimenti allora al portiere Ospina e alla difesa tutta “made in Italy” con i centrali Zapata e Yepes e sulle fasce Zuniga e Armero.
Anche tra i giocatori a disposizione di Pekerman non mancano gli “italiani”, Guarin a centrocampo e Ibarbo in attacco, che hanno già trovato spazio nelle partite precedenti e sono quindi tra le prime scelte del c.t. a partita in corso. Ricordiamo poi l’ex Pescara Quintero e il secondo portiere Mondragon, che entrando in campo nel finale del match con il Giappone si è già preso la soddisfazione di diventare il giocatore più vecchio di sempre in campo in una partita dei Mondiali. Lui ha già scritto la storia, lo farà anche la squadra?
Infortunato l’attaccante del Siviglia Carlos Bacca, che è l’unico giocatore indisponibile per la Colombia oggi. Da sottolineare poi che in diffida ci sono Guarin e Sanchez, quest’ultimo titolare sulla mediana.
12 Julio Cesar; 2 Dani Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 6 Marcelo; 5 Fernandinho, 18 Paulinho; 7 Hulk, 10 Neymar, 11 Oscar; 9 Fred. All. Scolari.
A disp.: 1 Jefferson, 22 Victor, 13 Dante, 14 Maxwell, 15 Henrique, 23 Maicon, 8 Hernanes, 16 Ramires, 19 Willian, 20 Bernard, 21 Jo.
Squalificati: Luiz Gustavo (1).
Indisponibili: nessuno.
Diffidati: Thiago Silva, Neymar, Dani Alves, Hulk, Ramires, Jo.
1 Ospina; 18 Zuniga, 2 Zapata, 3 Yepes, 7 Armero; 8 Aguilar, 6 Sanchez; 11 Cuadrado, 10 J. Rodriguez, 21 J. Martinez; 9 T. Gutierrez. All. Pekerman.
A disp.: 12 Vargas, 22 Mondragon, 4 Arias, 16 Balanta, 23 Valdes, 5 Carbonero, 13 Guarin, 15 Mejia, 20 Quintero, 14 Ibarbo, 19 Ramos.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Bacca.
Diffidati: Sanchez, Guarin.
Arbitro: Velasco Carballo (Spa).
Dire a priori quali saranno i protagonisti di Brasile-Colombia è impresa semi-impossibile. Il quarto di finale di Coppa del Mondo 2014, derby sudamericano, è un terno al lotto già nel risultato; figuriamoci nel giocatore decisivo. Abbiamo comunque provato a indicare un uomo per nazionale, prendendolo dalle probabili formazioni; magari sbaglieremo o magari no, ma confidiamo che le nostre scelte si possano rivelare corrette. BRASILE, IL PROTAGONISTA: OSCAR Non è detto che giochi dal primo minuto, ma il concetto è sempre quello: o adesso o mai più. A parte la prima partita contro la Croazia, Oscar ha deluso; è il giocatore che più è parso in difficoltà tra i verdeoro, non riuscendo a trovare la posizione giusta in campo e risultando spesso abulico e fuori dalla manovra. Eppure ha un talento smisurato, e in nazionale ha già lasciato il segno: confidiamo che questa possa essere la partita della sua rinascita, anche perchè Felipe Scolari ha bisogno del suo contributo se vuole sollevare la Coppa del Mondo. COLOMBIA, IL PROTAGONISTA: CARLOS SANCHEZ Abbiamo celebrato il talento strabordante di James Rodriguez, le accelerazioni di Cuadrado e l’abbondanza in attacco; ma nella Colombia di José Pekerman un ruolo fondamentale lo ricopre questo centrocampista di 28 anni che ha giocato l’ultima stagione con la maglia dell’Elche, in Spagna. E’ il frangiflutti dei Cafeteros: quando il suo CT lo ha abbassato in difesa contro l’Uruguay, la Celeste ha immediatamente preso campo. E’ imprescindibile per mantenere equilibrato il baricentro della squadra, si piazza sulla trequarti difensiva e detta pressing e raddoppi. Se i fenomeni offensivi della Colombia possono correre e fare numeri dall’altra parte lo si deve certamente anche a lui.
Luiz Felipe Scolari cambia le carte in tavola per Brasile-Colombia. Domani sera a Fortaleza il tecnico della Seleçao potrebbe varare un 4-3-3 che può diventare 3-4-3: con la squalifica di Luiz Gustavo è possibile che a prenderne il posto sia Hernanes, che affiancherebbe Fernandinho mentre a destra si può vedere Maicon che rispetto a Dani Alves cura meglio la fase difensiva. A sinistra confermato Marcelo, mentre per rinforzare il pacchetto arretrato ci sarà Henrique, pupillo del Commissario Tecnico e convocato a sorpresa al posto di Miranda e Filipe Luis che hanno giocato una grande stagione con l’Atletico Madrid.
Grande partita quella che si gioca domani sera alle ore 22 italiane, all’Estadio Castelao di Fortaleza: Brasile-Colombia vale un posto nella semifinale di Coppa del Mondo 2014, contro la vincente di Francia-Germania. Le due formazioni andranno in campo conoscendo già il risultato del Maracanà; per entrambe è il secondo derby sudamericano consecutivo, i Cafeteros non solo hanno la grande opportunità di far fuori i padroni di casa e i favoriti per la vittoria del titolo, ma anche quella di qualificarsi per la prima volta nella storia tra le prime quattro di un Mondiale, dopo essere all’esordio nei quarti. Gli ultimi due precedenti ufficiali nelle qualificazioni per Sudafrica 2010: fu un doppio 0-0.
Il Brasile se l’è vista davvero brutta contro il Cile: quel tiro di Pinilla stampatosi sulla traversa al 120’ minuto sul risultato di 1-1 è lo specchio di come i verdeoro abbiano rischiato di uscire troppo presto dalla corsa al sesto titolo mondiale, quello più prestigioso perchè è quello che deve vendicare il Maracanazo e far trionfare un intero Paese. Felipe Scolari ha capito che non si può vincere solo con tradizione, fama e favori del pronostico: serve metterci qualcosa di più, non semplicemente la fantasia del pur straordinario Neymar. Che dovrebbe farcela: il suo CT ha lanciato l’allarme dopo l’ottavo di finale, il medico lo ha smentito parlando di recupero assolutamente possibile e anzi quasi certo. Dal ritiro della Seleçao filtra un’indiscrezione niente male: Scolari potrebbe rinunciare alla prima punta (sia Fred che Jo hanno deluso) per lanciare la soluzione del falso nueve. Che sarebbe ovviamente il campione del Barcellona, con ai lati Oscar e Hulk, con Willian che se la gioca con il suo compagno nel Chelsea. La soluzione servirebbe a fornire un uomo in più al centrocampo, più solido e con più idee: tornerebbe titolare Paulinho, con Fernandinho in aggiunta a lui e Luiz Gustavo. Anche Hernanes è comunque in ballottaggio; quello che non cambia è la difesa, sempre guidata da Thiago Silva e David Luiz. Insomma: una mini rivoluzione se queste voci fossero confermate.
La Colombia questi problemi non li ha di certo: i Cafeteros hanno vinto quattro partite su quattro in questo Mondiale, hanno segnato 11 gol e ne hanno subiti appena due. Ovvero, tra le otto squadre ai quarti di finale sono quella con la miglior differenza reti. Non c’è solo James Rodriguez, capocannoniere con cinque gol: tutta la squadra gira alla perfezione, José Pekerman è riuscito a dare un’identità ben precisa ad un gruppo che con gli stessi interpreti passa senza problemi dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con variazioni sul 4-2-4. La formazione dovrebbe essere la stessa che ha giocato e vinto contro l’Uruguay: con Jackson Martinez prima punta supportato da Teofilo Gutierrez, mentre James e Cuadrado giocano ai lati e hanno il compito di alzarsi o abbassarsi per cambiare la spinta offensiva a seconda del momento. La cerniera mediana è ormai consolidata: Aguilar e Sanchez proteggono alla perfezione la difesa, non c’è troppa regia ma non è nemmeno fondamentale visto chi gioca sulla trequarti (nel caso se ne occupa Aguilar). Guarin è la prima alternativa a centrocampo, mentre attendiamo anche di vedere un giocatore come Carlos Bacca che ha stupito nella stagione al Siviglia e qui non ha trovato spazio. Dato che dice di quanto sia competitiva e profonda la Colombia.