La scatola è quasi vuota, la mano si allunga a cercare gli ultimi pezzi ma ormai i tasselli sono praticamente finiti. Il quadro che raffigura l’inizio stagione dell’Udinese è quasi completo. Dopo le ultime amichevoli di lusso, dopo l’arrivo di Guidolin ecco finalmente arrivare ad Arta Terme anche Nico Lopez, ieri le visite mediche e a breve i primi allenamenti con la squadra. Benussi, non ancora ufficializzato ma certo di arrivare a Udine, copre quel ruolo di portiere che l’Udinese cercava: Pawlowski è in partenza, Scuffet sarà probabilmente il terzo portiere, Benussi è pronto a giocarsi la maglia con Kelava in attesa del ritorno di Brkic. Nico Lopez completa l’attacco, uno fra Vydra o Ranegie partirà. Ieri poi sono stati presentati i prezzi per la nuova campagna abbonamenti, anche se lo stadio non è concluso a settembre sarà agibile in parte, la pista d’atletica è già stata eliminata, il campo riscaldato è stato spostato verso la tribuna centrale all’ombra del famoso arco del “Friuli”, due quarti circa di stadio saranno presto demoliti per essere ricostruiti nel giro di un anno. Qualche ritocchino nei listini c’è stato, molti speravano che l’aumento arrivasse quantomeno a stadio finito, ma i prezzi rimangono in media fra i più bassi d’Italia: 140 euro la curva per intenderci, sbirciando i prezzi di altre squadre non ci si discosta di molto. Qualcuno storcerà il naso, qualcuno l’ha già storto, i più colpiti paradossalmente i bambini con un aumento significativo dell’abbonamento, il direttore generale Franco Collavino ha spiegato che è un tentativo di rispondere all’assenteismo, ma i friulani attraverso blog, siti e forum online rispondono che se i bambini erano assenti era per gli orari serali o le temperature rigide che da queste parti sono tremende. Ognuno farà i suoi conti, i Pozzo, conoscendoli, li hanno sicuramente già fatti. Potrebbero non arrivare allo stesso numero di abbonati dell’anno scorso ma con lo stadio dimezzato e questi piccoli aumenti forse era prevedibile, ora vedremo se prevarrà la crisi o la passione. La società saprà farsi perdonare, per ora si sta muovendo agilmente a concludere un puzzle da milioni di pezzi. Ieri era anche il giorno del verdetto Europa League, due erano le squadre che l’Udinese poteva incontrare il 1 agosto per l’andata del preliminare, una del Kazakistan, l’altra bosniaca, per fortuna dei bianconeri ha vinto quest’ultima: il Siroki Brijeg, squadra a sole quattro ore di viaggio da Udine. La partita in casa invece sarà giocata a Trieste con la società bianconera che ha anticipato i soldi per l’adeguamento agli standard europei dello stadio. L’impegno ovviamente non è da sottovalutare, non c’è nessun salvagente in caso di sconfitta, o dentro o fuori già da subito. E negli ultimi anni i tentativi estivi dei friulani o di Palermo, Roma, Inter, Lazio hanno dato diverse sorprese anche a chi poi si è qualificato per la fase a gironi. Nessuno quest’anno potrà accusare l’Udinese di essersi indebolita perché al contrario si è potenziata, molto bene le seconde linee viste finora, mercoledì in amichevole contro il Monfalcone un po’ sulle gambe anche per via della pioggia ma comunque vittoriosi per 4 a 1 con gol di Vydra, Ranegie e doppietta di Widmer. L’ultimo scoglio nel completare il puzzle in effetti è quello degli esuberi, ci sono tasselli di troppo, qualcuno non si incastra ancora con quanto già fatto e sarà provvisoriamente scartato. Certamente il risultato dell’eventuale qualificazione influirà sul mercato in uscita, quello in entrata (almeno per l’Udinese, non per Watford e Granada) è chiuso come confermato ieri dal DS Giaretta, e la squadra fra una settimana sarà pronta e agguerrita, il clima è di concentrazione, quasi più che gli anni scorsi quando all’uscita degli spogliatoi c’era la ben nota musichetta ad accompagnare i giocatori friulani. L’ultimo tassello quindi bisognerebbe cercarlo fra quelli azzurri con le stelle in cerchio e sa di Europa, non sappiamo ancora se si incastrerà perfettamente nell’insieme, una cosa è certa però e finora l’abbiamo data per scontata, ma é giusto ribadirlo, lo sfondo sarà anche a tinte europee, ma il soggetto principale in primo piano è bianconero! (Giovanni Bellina)