NAZIONALE – Gaetano D’Agostino contro la convocazione degli oriundi in Nazionale. Il centrocampista della Fiorentina, forse infastidito dalla scelta di Prandelli che gli ha preferito nel ruolo di playmaker l’italo-argentino Cristian Ledesma, dice chiaro e tondo che “ognuno deve giocare per il proprio paese natio”.
D’Agostino ammette che la concorrenza per una maglia azzurra è decisamente aumentata. “È vero che adesso in Nazionale è aumentata la concorrenza, ma io ho una mia idea: secondo me uno dovrebbe giocare per il paese dove è nato, per il proprio paese anche se nel calcio moderno le cose cambiano”.
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Il giocatore viola dimentica però che nei mondiali del’34 e del ’38, dove l’Italia si laureò campione del mondo, gli oriundi formavano l’ossatura base della squadra. Gente come Orsi, Monti e Guaita, solo per citarne alcuni. Si parla di più di 70 anni fa, non proprio di calcio moderno.
D’Agostino ha al suo attivo 5 presenze con la Nazionale. A portarlo in azzurro è stato Marcello Lippi nel 2009. In questo inizio di stagione un infortunio lo ha messo fuori gioco per diverse settimane e solo ora è tornato a giocare con continuità