Debutto col sorriso per Cristian Brocchi, il nuovo tecnico del Milan strappa una vittoria al Ferraris battendo di misura al Sampdoria col punteggio di 1 a 0, ancora una volta il match winner per i rossoneri è Carlos Bacca, autore del gol vittoria nel secondo tempo. Nel primo tempo la prima palla gol del match è appannaggio dei rossoneri con Bacca che sfiora il palo, mentre poco prima Balotelli ci aveva provato su calcio di punizione. I padroni di casa si affacciano in avanti con Alvarez che colpisce l’esterno della rete e soprattutto con Quagliarella che recupera un pallone perso da Kucka e fa partire un destro potente ma impreciso che sfila sul fondo. A metà della prima frazione di gioco viene annullato un gol alla Samp, assist in rovesciata di Fernando per Dodo che batte Donnarumma ma l’arbitro non convalida per un sospetto fuorigioco. Dall’altra parte del campo, intervento decisivo di Viviano sulla conclusione ravvicinata di Bacca. Prima dell’intervallo, Donnarumma dice no a Fernando. Nella ripresa Bacca va a caccia del gol, il primo tentativo viene neutralizzato da Viviano che si rifugia in corner, il secondo viene smorzato da Silvestre che lo rimonta e gli impedisce di andare al tiro, ma il terzo è quello giusto e, su assist di Bonaventura, sblocca il match portando in vantaggio i rossoneri. I padroni di casa sfiorano comunque il pari su calcio piazzato, Diakité e Silvestre mancano l’impatto col pallone a pochi passi da Donnarumma. Nel finale il Milan pensa a difendere il vantaggio, la stanchezza fiacca i giocatori di Montella che non riescono ad attaccare con la stessa lucidità della prima frazione di gioco e dunque escono dal campo senza punti nonostante una prova convincente. In classifica il Milan sale a 52 punti, portandosi a +4 su Sassuolo e Lazio, mentre la Samp resta ferma a quota 36, comunque a +6 sul Frosinone terzultimo. (Stefano Belli)
La Lazio sconfigge l’Empoli nel posticipo domenicale dell’Olimpico e conquista tre punti preziosi per la propria classifica. I padroni di casa passano già al 5′ grazie ad un calcio di rigore messo in rete da Candreva, bravo a spiazzare Pelagotti. I biancocelesti macinano gioco, l’Empoli non si vede. A metà primo tempo si alza il nervosismo con lo scontro tra Keita e Paredes, con il primo che rimedia un giallo. Nel finale di frazione Candreva si fa negare la gioia del raddoppio da una uscita tempestiva di Pelagotti, che rimedia all’imprecisione di Mario Rui. Klose sfiora il palo con un colpo di testa e al 44′ sforna l’assist per Onazi che infila in fondo al sacco e chiude virtualmente la gara. Nella ripresa il copione non cambia. La squadra di Inzaghi fa la partita, l’Empoli è impreciso e non riesce a ripartire. Al 51′ Pelagotti è bravssimo ad evitare il tris sul tiro da fuori di Candeva, poi risponde presente su un tiro al volo di Klose. I capitolini premono ma all’83’ l’Empoli può rientrare in gara con Saponara, il quale non riesce a concretizzare l’assist di Pucciarelli e manda fuori. Nel recupero è la banda biancoceleste a tener palla agevolmente, aspettando il triplice fischio finale che decreta una vittoria importante. (Jacopo D’Antuono)
Lo spareggio del Bentegodi è stato deciso da una rete di capitan Frara in favore del Frosinone al 92′. Una rete importantissima che condanna quasi matematicamente i padroni di casa alla retrocessione e che riapre le speranze di salvezza per la squadra di Stellone che ora si trova ad un solo punto dal Carpi, avendo anche superato il Palermo. Partita molto tesa, contraddistinta dal tanto egoismo e nervosismo che ha portato entrambe le formazioni a commettere tanti falli e a giocare poco. I padroni di casa hanno sicuramente iniziato meglio, vogliosi di conquistarsi questo pareggio e già al 6′ hanno sfiorato il vantaggio con Emanuelson che servito ottimamente da Ionita, autore di un impressionante progressione, ha però calciato ampiamente sopra la traversa. Al 15′ sono però stati i gli ospiti a trovare il vantaggio su calcio d’angolo col difensore centrale Russo che ha concluso potentemente all’altezza del dischetto di rigore dopo aver raccolto la palla deviata in mischia. La rete del Frosinone ha gelato tutto il Bentegodi che oggi sperava nei tre punti per sognare ancora la salvezza, anche i giocatori gialloblù hanno faticato tremendamente alla batosta dello svantaggio. Al 21′ Gigi Delneri è stato costretto ad effettuare un cambio visto che ha dovuto far uscire Helander che, dopo un brutto contrasto aereo con Paganini, ha preferito abbandonare il campo viste le non perfette condizioni fisiche, è stato Vangelis Moras a prenderne il posto al centro della difesa. Non succede praticamente nulla fino al 38′ quando sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio con Kragl che, dopo un azione personale molto insistita ha trovato lo spazio per concludere di poco a lato della porta di Gollini. Un minuto dopo, al 39′ ancora Frosinone, con Ciofani che, servito ottimamente da Russo in proiezione offensiva, ha calciato di prima intenzione centrando in pieno il palo. Dopo due minuti di recupero, si è così concluso un primo tempo avaro di emozioni e che vedeva in vantaggio meritatamente gli ospiti. La ripresa si è aperta immediatamente con due sostituzioni: Delneri ha deciso di mandare in campo la seconda punta centrale Pazzini al posto del deludente Jankovic, mentre Stellone ha inserito il più difensivo Chisbah al posto dell’acciaccato Kragl. Il Frosinone è tornato in campo riuscendo anche a mantenere un buon possesso palla grazie al nuovo schieramento che prevedeva un centrocampista in più. I padroni di casa faticano a creare dei pericoli negli ultimi venti metri che nascono solamente dai calci piazzati dello specialista Viviani. Ed è proprio un calcio d’angolo al 64′ a regalare il pareggio alla squadra di Delneri, Pazzini è bravissimo a prolungare sul secondo palo dove arriva Bianchetti che anticipa Crivello e mette dentro da due passi. Il pareggio regala nuove energie all’Hellas Verona che sfiora addirittura il raddoppio già un minuto dopo al 66′ quando Gomez ha colpito di testa costringendo Leali alla ribattutta sulla quale si è avventato Toni che in scivolata da due passi ha messo incredibilmente fuori. Ora i padroni di casa ci credono e provano a spingere soprattutto sulle corsie laterali dove Emanuelson e Gomez mettono in area tanti cross che però sono sempre intercettati dalle attente uscite di Leali. Nonostante la pressione scaligera, Stellone al 70′ decide di mandare in campo il più offensivo Carlini al posto dello stanco Gori; anche Delneri prova a rischiare sostituendo Albertazzi con Wszolek e arrettrando Emanuelson sulla linea dei quattro difensori. All’82’ Pazzini si libera con un fallo di Pryima e penetra in area dove cerca di servire un compagno con un passaggio rasoterra che però viene intercettato da Crivello che libera in calcio d’angolo. Al 86′ il Frosinone dimostra di crederci ancora mandando in campo Soddimo al posto di Gucher. Sono però i padroni di casa a sfiorare il vantaggio al 87′ quando Toni mette in area un cross che Pazzini non riesce a deviare in rete per pochi centimetri. Quando sembrava ormai arrivare il gol per il Verona, al 92′ accade l’episodio che decide l’incontro, Soddimo batte velocemente una rimessa laterale servendo Paganini che effettua un bellissimo cross sul quale si inserisce Frara che, lasciato colpevolmente solo, mette dentro con un colpo di testa. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro Doveri ha così decretato la conclusione di un incontro che condanna alla quasi matematica retrocessione il Verona e riapre le speranze di salvezza per il Frosinone. (Marco Guido)
Il traguardo ormai è a un passo, i 9 punti di vantaggio sul Napoli una sorta di assicurazione: la Juventus conta i giorni che la dividono dall’ennesima festa-Scudetto e contro il Palermo cala il poker che sa di finale anticipato della Serie A 2015/16. In un pomeriggio che sembra subito molto indirizzato verso il bianconero, Khedira sblocca dopo meno di 10 minuti la sfida: assist di Pogba, stop e tiro perfetti del tedesco, che continuerà senza sosta ad inserirsi per tutto il match risultando di fatto la terza punta di Allegri. Poi l’episodio che poteva far svoltare la partita: brutto infortunio a Marchisio (si parla di lesione al legamento crociato del ginocchio) e choc che cala sullo Stadium, facendo riemergere per inerzia il Palermo, fino lì assente. Vazquez mette in porta Trajkovski, respinto sulla linea da Barzagli; poi dopo una traversa di Pogba è Chochev a sfiorare l’1-1, con un tiro fuori di poco dall’interno dell’area. Nella ripresa però gli attacchi rosanero vanno scemando e torna in cattedra piano piano la squadra di Allegri: Pogba, su calcio piazzato battuto perfettamente da Dybala, segna il bis; Cuadrado si traveste da funambolo e infila nella porta di Sorrentino il 3-0; infine Padoin, appena entrato e servito da Morata, porta il finale sul 4-0. Punizione durissima per il Palermo, che incassa nel recupero anche il sorpasso del Frosinone in classifica: ora la classifica dice penultimo posto, con il Carpi a +3, all’ultimo posto disponibile per la salvezza. (Luca Brivio)
Fiorentina-Sassuolo termina con il risultato di 3-1 in favore dei gigliati.I viola dominano in lungo e in largo per 20′ abbondanti. All’8′ Vecino ruba la sfera a Duncan e carica un mancino potente, deviato in corner da Consigli. Dagli sviluppi del calcio d’angolo Borja Valero appoggia fuori area per Badelj che mette in mezzo un cross tagliato sul quale si avventa imperiosamente Gonzalo Rodriguez. Il capitano viola è bravo ad anticipare Consigli e Acerbi e portare i suoi in vantaggio. E’ solo Fiorentina in avvio che prima sfiora il 2-0 con Tomovic, poi trova la rete del 2-0 con Marcos Alonso: tutto però inutile perché Banti ferma il gioco per un fallo di Kalinic su Paolo Cannavaro nella stessa azione. Al 28′ esce fuori anche il Sassuolo che si divora il pareggio con Defrel che, servito in posizione irregolare, si ritrova a tu per tu con Tatarusanu: l’attaccante spara alle stelle. Nel finale Kalinic risponde al collega neroverde spedendo addosso a Consigli il pallone del possibile 2-0. Si chiude qui un primo tempo avvincente e vivace. Nella ripresa il Sassuolo torna sul rettangolo verde con un atteggiamento meno remissivo e i risultati si vedono subito. Al 47′ Berardi si fa notare con un tiro-cross deviato in corner di non molto mentre poco dopo stessa sorte tocca al tentativo di Politano. Gli ospiti trovano il meritato pareggio con Berardi al 55′: lancio dalle retrovie per lo scatto di Defrel che, in posizione dubbia, si infila alle spalle di Roncaglia, attira su di sé Rodriguez e appoggia al liberissimo partner di reparto, lasciato solo all’altezza del dischetto. Tutto facile per Berardi battere Tatarusanu per l’1-1. Non c’è nemmeno il tempo di segnare la marcatura del Sassuolo che la Fiorentina si riporta subito in vantaggio. Marcos Alonso pennella un cross morbido per Ilicic che dal limite lascia partire un sinistro al volo che fredda Consigli. Supergol dello sloveno e padroni di casa che mettono la freccia per il nuovo sorpasso. Nel finale una clamorosa papera di Consigli mette in cassaforte la vittoria della Fiorentina: su un retropassaggio il portiere neroverde cicca il pallone realizzando il più comico degli autogol. Paulo Sousa può sorridere: i viola tornano al successo e blindano ulteriormente la loro posizione in classifica. Occasione sprecata invece per il Sassuolo che manca il momentaneo sorpasso sul Milan. (Federico Giuliani)
Finisce tre a tre la sfida delle 12.30 giocata quest’oggi all’Atleti Azzurri di Italia tra Atalanta e Roma. I giallorossi partono bene e prendono subito in mano il pallino del gioco. Alla prima vera chance i capitolini passano in vantaggio con un siluro di Digne che non lascia scampo a Sportiello. L’Atalanta prova a reagire ma i giallorossi gonfiano la rete una seconda volta sugli sviluppi di un bel contropiede orchestrato da Dzeko per Salah e completato dal belga Nainggolan. I nerazzurri non ci stanno e colpiscono su un’amnesia difensiva dei giallorossi, con D’Alessandro che finalizza grazie ad una deviazione sotto porta. I padroni di casa prendono coraggio e nel finale del primo tempo riagguantano il risultato con uno stacco aereo di Borriello su calcio d’angolo. 2-2 all’intervallo. Nella ripresa ci si aspetta una Roma agguerrita ma la scena è tutta per l’Atalanta che dopo pochi istanti passa in vantaggio con Borriello, bravo ad insaccare con un tocco di punta sull’assist di Gomez. In questa circostanza colossale dormita del difensore dei giallorossi Zukanovic. I bergamaschi continuano a costruire ma la Roma da la sensazione di poter fare male, nonostante gli attacchi avvengano in maniera confusa. L’ingresso di Totti si rivela decisivo, col capitano giallorosso che a cinque minuti dal novantesimo colpisce con il destro da buona posizione e infilza Sportiello alla sua sinistra. Finisce in pareggio, divisa la posta in palio. (Jacopo D’Antuono)
L’Inter si aggiudica il big match della 33^ giornata di Serie A 2015-2016, al Meazza i nerazzurri battono il Napoli 2 a 0, per i partenopei si tratta di fatto della resa forse definitiva nella lotta al titolo. Nel primo tempo ai padroni di casa bastano 4 minuti per sbloccare il risultato, ad aprire le danze ci pensa Icardi chescavalca Reina con un pallonetto che termina in rete, nerazzurri in vantaggio, anche se il gol è viziato da un fuorigioco (il piede dell’argentino è leggermente avanti rispetto a Hysaj). I partenopei provano a reagire con Strinic che serve un buon pallone per Gabbiadini, chiuso in corner da Miranda (ottima gara la sua). Nei minuti successivi il Napoli si rende pericoloso con il gran destro di Hamsik, Handanovic si allunga e respinge la conclusione. Poco dopo l’estremo difensore nerazzurro nega il gol anche ad Allan che ci aveva provato da fuori area con una gran botta. Nei minuti successivi, con il Napoli che si espone al contropiede avversario nel tentativo di pareggiare i conti, prima Jovetic e poi Perisic sfiorano il gol del raddoppio, subito prima dell’intervallo è Brozovic a presentarsi all’appuntamento con il 2-0 su assist di Icardi, niente da fare per Reina e Napoli sotto di due gol all’intervallo. Nella ripresa l’Inter controlla l’inerzia del match senza nemmeno correre grossi pericoli, se non sui tentativi di Callejon e Hamsik. I nerazzurri vanno anche a un passo dal terzo gol quando Reina esce male su Icardi facendosi sfuggire il pallone, Jovetic trova il salvataggio sulla linea di Koulibaly che tiene ancora in partita il Napoli, ma solo sulla carta poiché gli ospiti non si rendono mai davvero pericolosi dalle parti di Handanovic. Nel finale ci prova timidamente Callejon, ma è l’Inter a tenere palla fino al triplice fischio di Rocchi. In classifica l’Inter sale a 61 punti, avvicinandosi al terzo posto occupato alla Roma e mettendo pressione ai giallorossi. Napoli fermo a 70 punti, ormai la priorità per la formazione di Sarri è difendere il secondo posto, che garantirebbe ai partenopei l’accesso diretto alla fase a gironi di Champions League. (Stefano Belli)
Il Carpi travolge il Genoa nell’anticipo di Serie A e si avvicina al sogno salvezza. I padroni di casa partono fortissimo ed impensierscono il portiere dei liguri, Lamanna, con Gagliolo, Mbagoku e Di Gaudio. La squadra di Castori fa valere le sue maggiori motivazioni ma alla mezzora a sorpresa passano i grifoni con un mancino violento di Pavoletti da dentro l’area. Dopo pochi minuti il Genoa resta in dieci per la doppia ammonizione rimediata ingenuamente da Izzo. E’ l’episodio che cambia la partita. Nel giro di pochi secondi il Carpi ribalta il risultato con una bella giocata di Di Gaudio ed un inserimento perfetto di Lollo: 2-1. Nella ripresa i carpigiani premono sull’acceleratore e il Genoa va in grande difficoltà. Di Gaudio è una spina nel fianco del grifone e confeziona subito una bella palla per Pasciuti che con una conclusione ben calibrata porta i suoi sul tre a uno. Gasperini, nel mentre, ha inserito Lazovic e Fiamozzi ma è il Carpi a condurre la gara. Pavoletti si batte con grinta ma ha pochi palloni giocabili sul fronte offensivo. I biancorossi hanno ancora l’occasione per andare in gol e non la falliscono, completando l’opera con la marcatura del neo entrato Sabelli. Finisce 4-1, doccia fredda per il Genoa. Sogno salvezza Carpi. (Jacopo D’Antuono)
La partita dello stadio Renato dall’Ara di Bologna termina sul risultato di 0-1 per gli ospiti del Torino guidati da un gol in pieno recupero di Belotti. Una vittoria che consente alla formazione di Ventura di sorpassare il Genoa e di portarsi a quota quarantadue in classifica. Ennesimo risultato negativo invece per il Bologna che non riesce ancora a trovare i punti per la salvezza matematica. Donadoni conferma il suo modulo e ritrova Taider in mezzo al campo e Giaccherini in attacco. Assente ancora Gastaldello. Dalla parte opposta Ventura rischiera dopo tanto tempo Baselli dal primo minuto insieme ad Obi in mezzo al campo. Assente davanti Maxi Lopez a causa della febbre, al suo posto Martinez. La partita parte molto bene con occasioni da entrambe le parti. Al terzo minuto proprio Martinez si ritrova in area e conclude senza accettare scuse ma trova la pronta risposta di Mirante. Prova rispondere al decimo il Bologna ma Brienza perde l’occasione di un buon contropiede allungandosi troppo la palla. Al quarantesimo occasione dubbia nell’area del Bologna; Rossettini trattiene in modo molto dubbio Glik ma per l’arbitro c’è fallo in attacco. Al cinquantasettesimo Taider pesca tutto solo dentro l’area Giaccherini che calcia frettolosamente e colpisce il palo esterno a Padelli battuto. Al settantottesimo cross interessante di Baselli per Belotti che viene anticipato in modo provvidenziale da Rossettini. Al novantesimo un errore di Maietta lascia lo spazio per la galoppata di Martinez che una volta arrivato in area chiude troppo con il destro e non trova la porta. Ad un minuto dalla fine Belotti entra in area e viene atterrato ingenuamente da Rossettini. Dal dischetto batte proprio il gallo che non sbaglia. (Francesco Gallo)
93′ rig. Belotti.
Mirante; Oikonomou, Rossettini, Maietta, Constant (60′ Masina); Taider (81′ Brighi), Diawara, Brienza; Rizzo (45′ Zuniga), Floccari, Giaccherini. ALL: Donadoni.
Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Obi (80′ Farnerud), Vives (70′ Gazzi), Baselli, Molinaro; Martinez, Belotti. ALL: Ventura.
Abisso (Palermo).
Rossettini, Brienza, Masina, Mirante (B) Bovo (T).ESPULSI: nessuno.
0′ (pt) e 5′ (st).
CARPI (4-4-1-1): Belec; Poli, Romagnoli, Gagliolo, Letizia; Pasciuti, Cofie (77′ Crimi), Bianco, Di Gaudio (62′ Sabelli); Lollo (52′ Lasagna); Mbakogu. A disp: Colombi, Zaccardo, Porcari, Verdi, de Guzman, Suagher, Mancosu, Martinho, Daprela’. All.: Fabrizio Castori.
GENOA (3-5-2): Lamanna; Izzo, De Maio, Marchese (75′ Capel); Ansaldi, Rigoni (46′ Lazovic), Dzemaili, Tachtsidis, Laxalt; Cerci (46′ Fiamozzi), Pavoletti. A disp: Donnarumma, Sommariva, Suso, Ntcham, Gabriel Silva, Panico, Matavz, Ghiglione. All.: Gian Piero Gasperini.
ARBITRO: Nicola Rizzoli (Bologna).
AMMONITI: Gagliolo, Lollo, Poli, Mbakogu (C), Izzo (G).
ESPULSI: Izzo al 45′ + 1 per doppia ammonizione.
Marcatori: 23′ Digne (R), 27′ Nainggolan (R), 33′ D’Alessandro (A), 37′ Borriello (A), 50′ Borriello (A), 86′ Totti (R)
Sportiello; A. Masiello, Toloi, Paletta, Dramè; Freuler, Migliaccio, Kurtic; D’Alessandro (74′ Raimondi), Borriello (84′ Pinilla), A. Gomez (91′ Brivio). All.: Reja
Szczesny; Rudiger, Manolas, Zukanovic (54′ El Shaarawy), Digne (33′ Emerson); De Rossi (78′ Totti), Florenzi, Nainggolan; Salah, Dzeko, Perotti. All.: Spalletti
Arbitro: Irrati di Pistoia Ammoniti: 35′ Zukanovic (R), 51′ Borriello (A), 55′ A. Masiello (A), 67′ De Rossi (R), 89′ Raimondi (A), 90′ Dzeko (R), 94′ Kurtic (A), 94′ Manolas (R)
Marcatori: 4′ Icardi, 44′ Brozovic
Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Medel, Kondogbia (68′ Biabiany); Brozovic, Jovetic (77′ Felipe Melo), Perisic; Icardi (88′ Palacio). All. Roberto Mancini.
Reina; Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly, Strinic (50′ Ghoulam); Allan, Jorginho (73′ El Kaddouri), Hamsik; Callejon, Gabbiadini, L. Insigne (51′ Mertens). All. Maurizio Sarri.
Gianluca Rocchi.
Nagatomo (I, Jorginho (N), Murillo (I), Perisic (I), Raul Albiol (N), Mertens (N).
Marcatori: 10′ Khedira, 71′ Pogba, 74′ Cuadrado, 89′ Padoin
Buffon, Rugani, Barzagli, Bonucci, Evra, Khedira (dal 77′ Padoin), Marchisio (dal 14′ Lemina), Pogba, Cuadrado, Mandzukic, Dybala (dal 68′ Morata). All. Allegri
Sorrentino, Goldaniga (dal 72′ La Gumina), G. Gonzalez, Andelkovic, Rispoli, Hiljemark, Jajalo (dal 59′ Brugman), Chochev, Lazaar, Vazquez, A. Trajkovski. All. Ballardini
Giacomelli di Trieste
Morata e Barzagli (J) – Goldaniga, G. Gonzalez e Hiljemark (P)
9′ Gonzalo Rodriguez (F), 55′ D. Berardi (S), 57′ Ilicic (F), 83′ aut. Consigli (F)
Tatarusanu, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Tomovic; Tello (70′ Bernardeschi), Badelj Vecino, Marcos Alonso; Borja Valero (87′ Blaszczykowski), Ilicic (76′ Zarate); Kalinic. A disp.: Lezzerini, Satalino, Costa, Mati Fernandez, P. Kone, Pasqual. All.: Paulo Sousa.
Consigli, Vrsaljko (72′ Adjapong), P. Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini (75′ Falcinelli), Magnanelli, Duncan; D. Berardi, Defrel, Politano (68′ N. Sansone). A disp.: Pomini, Pegolo, Longhi, Corbelli, Biondini, Broh, Pierini, Trotta. All.: Di Francesco.
Banti
AMMONITI: 34′ Vrsaljko (S), 44′ Peluso (S), 58′ Tello (F), 85′ D. Berardi (S)
Candreva su rigore al 6’, Onazi al 44’ p.t.
Marchetti; Patric (dal 39’ s.t. Basta), Hoedt, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Klose (dal 26’ s.t. F. Djordjevic), Keita B. (dal 18’ s.t. Felipe Anderson). (Guerrieri, Matosevic, Mattia, Germoni, Mauricio, Cataldi, R. Morrison, Milinkovic-Savic, Matri). All. S. Inzaghi.
Pelagotti; Laurini (dal 18’ p.t. Bittante), Cosic, A. Costa, Mario Rui; D. Croce, L. Paredes (dal 23’ s.t. Diousse), Buchel; Saponara; Piu (dal 14’ s.t Mchedlidze), Pucciarelli. (Pugliesi, Meli, Ariaudo, Zambelli, Camporese, Maiello, Krunic, Maccarone). All. Giampaolo.
Cervellera di Taranto.
Keita B. (L), Parolo (L), Mchedlidze (E) per gioco scorretto; Cosic (E) e Biglia (L) per c.n.r.
Marcatori: 15′ A. Russo (F), 64′ Bianchetti (V), 92′ Frara (F)
Gollini; Albertazzi (80′ Wslolek), Helander (21′ Moras), Bianchetti, E. Pisano; Ionita, Viviani; Emanuelson, Juanito Gomez, Jankovic (46′ Pazzini); Toni. All. Delneri.
Leali; Crivello, Rosi, A. Russo, Pryima; Frara, Gori (71′ Carlini), Gucher (86′ Soddimo); D. Ciofani, Paganini, Kragl (46′ Chibsah). All. Stellone.
Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: 23′ Bianchetti (V), 30′ Frara (F), 62′ Viviani (V), 74′ Crivello (F)
Marcatore: 71′ Bacca
Viviano; Cassani, Silvestre, Diakité; De Silvestri, Krsticic (66′ E. Barreto), Fernando, Dodò; R. Alvarez (56′ J. Correa), Soriano (81′ Muriel); Quagliarella. All. Vincenzo Montella.
G. Donnarumma; Abate, Alex, A. Romagnoli, Antonelli; Kucka, Montolivo, Bertolacci (54′ A. Poli); Bonaventura (88′ K.P. Boateng); Bacca (80′ Menez), Balotelli. All. Cristian Brocchi.
Paolo Valeri.
Krsticic (), Fernando (S), A. Poli (M), De Silvestri (S), Kucka (M).