È stato protagonista nel gol di Stephan Lichtsteiner visto che il suo tiro a giro ha colto in pieno il palo con Berisha battuto e sulla ribattuta è arrivato il gol dell’ex giocatore della Lazio. Ma Zaza è stato anche autore di un errore incredibile sottoporta: l’azione di Morata ha portato al tiro il giocatore iberico con Berisha che ha parato di piede, Zaza a porta vuota ma in posizione defilata non è riuscito a centrare lo specchio della porta. Un gol mangiato da parte di Zaza che però ancora una volta ha mostrato il suo grande momento di forma fisica e mentale. Su Zaza ci sono diversi club interessati soprattutto all’estero.
Stesso stadio, l’Olimpico, stesse squadre in campo, Lazio e Juventus, stessa competizione, ovvero la Coppa Italia. Nel 1995, l’otto marzo, Lazio e Juventus si sfidavano in semifinale di Coppa Italia e anche quel giorno la formazione bianconera riuscì a battere i biancocelesti uno a zero grazie al gol dell’allora bomber della Juventus Fabrizio Ravanelli. Anche in quel caso la Lazio si trovò di fronte una squadra incredibile e importante, esattamente come l’attuale Juventus di Allegri che non molla il colpo e dopo dieci vittorie consecutive ha battuto anche la Lazio con un gol dell’ex Lichtsteiner. Uno a zero che significa semifinale di Coppa Italia contro l’Inter di Roberto Mancini che invece ha espugnato il San Paolo per due a zero grazie ai gol di Jovetic e Ljajic.
All’Olimpico di Roma arriva anche il nome della quarta e ultima semifinalista di Coppa Italia: dopo Milan, Alessandria e Inter, anche la Juventus proseguirà l’avventura nella competizione, grazie al successo esterno sulla Lazio per 1 a 0.
Nel primo tempo, sin dai primi minuti di gioco, si capisce come la Lazio abbia tutte le intenzioni di non far giocare gli avversari, imponendo un pressing alto e asfissiante sui portatori di palla, in questa maniera la formazione di Allegri non riesce a impostare la manovra come vorrebbe. I padroni di casa, comunque, nonostante le buone intenzioni, non riescono a costruire azioni in verticale e solamente di rado si affacciano dalle parti di Neto. L’occasione più importante per la Lazio nella prima frazione di gioco arriva al 13′, quando Klose serve Keita che entra in area e libera il tiro, la palla sfiora la traversa. Per la Juventus prova a rendersi pericoloso Pogba che, poco prima della mezz’ora, va alla conclusione costringendo Berisha a un intervento impegnativo, il portiere albanese si rifugia in calcio d’angolo. Poco più tardi i bianconeri protestano per una caduta in area di Morata: il centravanti spagnolo, in effetti, riceve una lieve strattonata da Bisevac, ma per l’arbitro Damato non ci sono gli estremi per concedere il calcio di rigore. Sarà questo l’ultimo episodio degno di nota del primo tempo, mentre nella ripresa la Juventus acquista sempre più fiducia in campo fino a prendere in mano le redini del gioco.
I bianconeri attaccano con molta più convinzione e i biancocelesti faticano a contenere gli avversari, con Zaza che si divora due gol e colpisce un palo, anche se quest’ultimo poi propizierà il gol di Lichtsteiner, Berisha riesce ad arrivare sul pallone e a respingerlo, ma aveva già varcato la linea di porta. Arriva anche la conferma della Goal Line Technology, Juventus in vantaggio. Pioli vuole il pari e propone una Lazio a trazione anteriore con l’ingresso di Felipe Anderson, ma i padroni di casa devono fare i conti con gli infortuni: prima Mauricio alza bandiera bianca per dolori alla schiena e al polpaccio, poi Biglia prende un bruttissimo colpo alla caviglia ed è costretto a trascinarsi fuori dal campo, per l’argentino si teme addirittura una frattura. Nel finale la Juve sfiora a più riprese il raddoppio con Zaza e i nuovi entrati Dybala e Mandzukic, pochi minuti per loro ma hanno voluto comunque lasciare il segno sulla gara. Juventus meritatamente in semifinale, la Lazio ci ha provato ma attualmente il divario tecnico con i bianconeri – che continuano a rappresentare un autentico tabù per la squadra di Pioli – è davvero troppo ampio da colmare.
, ai microfoni di Rai Sport: “Devo fare i complimenti alla Lazio che ha giocato molto bene, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo alzato i ritmi disputando una partita solida e senza concedere un tiro agli avversari. Abbiamo avuto diverse occasioni per chiuderla, voglio ringraziare i ragazzi per questa vittoria. Non mi piace usare il termine “turnover”, abbiamo una rosa larga e molto competitiva, come dimostrano le ottime prestazioni di Sturaro, Zaza, e anche Caceres ha giocato bene. Con l’Inter sarà una bella semifinale, per arrivare in fondo bisogna affrontare tutte le squadre“.
Stefano Pioli, ai microfoni di Rai Sport: “Abbiamo provato a tenere testa a un avversario molto forte, cercando di restare in partita fino alla fine. Non siamo riusciti a creare tante occasioni, e abbiamo preso su un nostro gol. Nelle prime giornate abbiamo sofferto in fase offensiva, solamente adesso ci stiamo bloccando. Contro la Juventus dovevamo disputare una grandissima partita, e ci siamo riusciti in parte nella prima ora. Ci voleva anche l’episodio fortunato o la giocata del singolo. Bisevac si è comportato bene, oggi doveva affrontare dei campioni e si è disimpegnato come meglio ha potuto“. (Stefano Belli)
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