È stato espulso nel corso di Udinese-Napoli e, una volta ricevuto il cartellino rosso, ha perso le staffe mettendo le mani su Massimiliano Irrati, provando a farsi giustizia da solo nei confronti di Felipe (che ha accentuato il fallo, almeno secondo la versione del Pipita) e andando incontro al rischio di una lunga squalifica. A difendere Higuain, autore oggi del gol numero 30 in un campionato strepitoso, è stato Maurizio Sarri, lui stesso espulso a seguito delle proteste per il secondo rigore concesso all’Udinese (quello sbagliato da Bruno Fernandes). In conferenza stampa Sarri ha detto di non aver visto l’episodio trovandosi nella parte bassa della tribuna; “Gonzalo mi ha detto di aver toccato l’avversario in maniera casuale, e che si è sentito vittima di un’ingiustizia”. Queste le parole di Sarri, che ha poi rimarcato quanto avvenuto nel derby con Bonucci e Rizzoli: “Ho visto di peggio 15 giorni fa”.
Nella rovinosa sconfitta rimediata dal Napoli al Friuli contro l’Udinese, risalta l’espulsione ottenuta dal Pipita Gonzalo Higuain. Siamo al minuto settantaquattro, quando il direttore di gara Irrati decide di estrarre il cartellino rosso per il centravanti argentino degli azzurri (già ammonito), colpevole di aver commesso un ingenuo fallo di frustrazione ai danni del bianconero Felipe. Higuain non accetta la decisione dell’arbitro e perde completamente la testa; i suoi compagni di squadra intervengono per placarlo ma lui si scaglia contro Felipe, prima di essere fermato da 3-4 giocatori. L’attaccante del Napoli rischia almeno due giornate di stop per le accese proteste nei confronti dell’arbitro, che ad un certo punto ha rischiato persino lo scontro frontale. Brutta tegola per la formazione allenata da Maurizio Sarri, le cui sorti dipendono molto dalle giocate di bomber Higuain.