Ha vinto la Vuelta 2015. Domani a Madrid si godrà la passerella in maglia rossa dopo la splendida impresa compiuta nella ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla che gli ha regalato il primo posto nella classifica generale ormai definitiva. “Questa vittoria è dei miei compagni di squadra”, sono state le sue parole ai microfoni di Eurosport. “Sono stati eccezionali per tutti questi giorni e voglio ringraziarli tutti, anche Nibali e Tiralongo che ci hanno abbandonato nella seconda tappa. Abbiamo iniziato con un po di problemi questa Vuelta ma abbiamo dimostrato di essere sempre un gruppo compatto e di saperci motivare a vicenda. Questa è stata la nostra forza. Al di là dei risultati, sia quando vado bene sia quando mi stacco, come sul Mortirolo, cerco di dare spettacolo, di fare appassionare la gente a questo sport, di lasciare un segno indipendentemente dal risultato”. Oggi l’Astana è stata perfetta e Fabio ha fatto un’impresa da ricordare: dopo due podi consecutivi al Giro, questo trionfo spagnolo lo proietta definitivamente fra i più forti per le grandi corse a tappe.
Ha vinto la Vuelta 2015. La classifica generale è stata letteralmente rivoluzionata dalla ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla che è stata vinta con una splendida cavalcata da Ruben Plaza. Dietro però è successo davvero di tutto fra i big: alla fine il verdetto più importante è che la maglia rossa è tornata sulle spalle del ciclista sardo, che così domani nella passerella di Madrid potrà godersi il trionfo, la sesta volta per l’Italia che aveva già vinto il Giro di Spagna con Angelo Conterno (1956), Felice Gimondi (1968), Giovanni Battaglin (1981), Marco Giovannetti (1990) e Vincenzo Nibali (2010). Per Fabio Aru invece è il sigillo di una stagione straordinaria che lo aveva già visto al secondo posto al Giro d’Italia, battuto solo da un certo Alberto Contador – guarda caso, il vincitore della Vuelta dell’anno scorso. Tutto ha funzionato alla perfezione nella tattica della Astana, che è riuscita ad isolare Tom Dumoulin che alla fine ha pagato anche dal punto di vista psicologico: ritrovatosi da solo, è stato assorbito da un gruppo di ritardatari e così è crollato addirittura al sesto posto della generale. Domani a Madrid sul podio con Fabio Aru saliranno infatti Joaquim Rodriguez (secondo a 1’17”) e Rafal Majka, terzo a 1’29”. Per lo spagnolo è l’ennesimo podio in un grande giro, ma i però sul gradino più alto, mentre per il polacco è la prima volta fra i primi tre.
Ha vinto la Vuelta 2015. Un grande trionfo per il ciclista sardo della Astana, che a 25 anni conquista per la prima volta un grande Giro imponendosi nella corsa spagnola grazie all’azione in questa decisiva ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla. Applausi anche per lo spagnolo Ruben Plaza della Lampre-Merida, che con una splendida azione personale ha conquistato il successo di tappa, uno dei più prestigiosi di questa Vuelta ad impreziosire un anno in cui aveva già vinto una frazione del Tour. Secondo José Gonçalves, terzo Alessandro De Marchi, anche loro nella fuga iniziale. Il trionfo però è tutto di Aru, che ha attaccato in salita, ha trovato il fondamentale apporto della squadra – necessario visto che mancava l’arrivo in salita – e ha mandato nel pallone Tom Dumoulin, che rovina all’ultimo giorno una Vuelta comunque splendida per lui, ma il crollo adesso mette a rischio addirittura il podio.
Ha in mano la Vuelta 2015. Il corridore sardo ha nettamente staccato Tom Dumoulin sulla penultima salita della ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla. Dopo tante critiche, stavolta è stato decisivo il gioco di squadra dell’Astana, perché il lavoro di Luis Leon Sanchez e Andrey Zeits (che erano stati inseriti nella fuga da lontano) è stato decisivo per scavare il vuoto fra Fabio e l’olandese, che adesso appare pure demoralizzato. Davanti intanto merita di essere segnalata l’azione solitaria di Ruben Plaza della Lampre: lo spagnolo ha staccato tutti gli altri compagni di fuga e potrebbe involarsi verso il successo di tappa, visto che è ormai nell’ultima discesa verso l’arrivo di Cercedilla, che dovrebbe ormai essere dolcissimo per il nostro ‘Cavaliere dei quattro mori’, quasi “re” di Spagna.
Si infiamma la ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla della Vuelta 2015: Fabio Aru dà l’assalto alla maglia rossa e attacca Tom Dumoulin! Il corridore sardo ha sferrato l’attacco che potrebbe regalargli la prima vittoria in un grande giro sulle rampe finali del Puerto de la Morcuera. Il leader della generale non è riuscito a rispondere al forcing di Aru, il quale supportato da Mikel Landa ha adesso una quindicina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia roja. Assieme alla coppia Astana anche Majka e Quintana, unici due corridori capaci di restare a ruota dello scalatore azzurro: grande attesa ora per l’ultima vetta di questa Vuelta, il Puerto de Cotos, ascesa decisiva per stabilire il vincitore del Giro di Spagna.
Quando sono stati percorsi circa 108 km della ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla della Vuelta 2015, la testa della corsa è rappresentata dallo spagnolo della Lampre Plaza-Molina, che vanta un distacco vicino ai 2′ rispetto ad un foltissimo gruppo di inseguitori. Il gruppo di contrattaccanti è composto attualmente da 36 unità, e ne fanno parte tra gli altri i nostri: Visconti, Montaguti, Conti e De Marchi. Oltre ai 4 portacolori azzurri, nel gruppo di attaccanti vi sono anche l’irlandese Roche, l’australiano Hansen, i francesi Reza e Sicard, il colombiano Henao, nonché gli spagnoli Zubeldia e Dani Navarro. Un gruppo dunque ben assortito che con un vanttaggio nell’ordine degli 11′ sul gruppo maglia rossa non dovrebbe avere problemi a portare uno dei suoi componenti al successo di tappa.
Percorsi circa 60 km della ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla della Vuelta 2015, davanti ci sono sempre i 39 uomini così suddivisi: 10 nella testa della corsa e 29 contrattaccanti che inseguono con circa un minuto di ritardo, mentre il gruppo è staccato di ben sette minuti e mezzo e quindi per ora lascia fare. Jose Goncalves è passato per primo al Gpm del Puerto de Navacerrada, il primo di questa dura giornata montana, mentre sottolineiamo che l’Astana ha Luis Leon Sanchez e Andrey Zeits fra gli attaccanti, possibili punti d’appoggio per un attacco di Fabio Aru con l’obiettivo di togliere la maglia rossa all’attuale leader Tom Dumoulin.
Inizio subito frizzante per la ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla della Vuelta 2015, come era prevedibile. Ci sono ben 39 corridori in avanscoperta rispetto al gruppo principale con i big: tra loro anche numerosi italiani, cioè Moreno Moser, Giovanni Visconti, Matteo Montaguti, Alessandro De Marchi e Valerio Conti. Questi attaccanti sono però frazionati in più gruppetti, comunque divisi da pochi secondi. Il gruppo invece lascia fare, visto che ha un ritardo già superiore ai tre minuti. Ma fra poco si comincia già a salire verso il primo Gpm: lo spettacolo sta per iniziare…
Finalmente ci siamo! Fra pochi minuti prenderà il via la ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla della Vuelta 2015, l’ultimo tappone di montagna che dovrebbe emettere tutti i verdetti. Chi vincerà il Giro di Spagna? Visto che Tom Dumoulin e Fabio Aru sono divisi da soli 6 secondi, anche gli abbuoni potrebbero risultare fondamentali. In teoria potrebbe anche esserci un clamoroso pari merito. In caso di ex aequo vincerebbe l’olandese perché contano come da regolamento Uci i centesimi della crono, che sono 280 per Tom e 320 per Fabio, che così perderebbe una corsa di tre settimane per 40 centesimi di secondo. Meglio non pensarci e prepararci invece a godere di un grande spettacolo.
La ventesima tappa della Vuelta 2015 da San Lorenzo del El Escorial a Cercedilla rappresenta la penultima fatica dei corridori in questa entusiasmante corsa a tappe iberica; chi riuscirà a transitare per primo sul traguardo di tappa odierno potrebbe realisticamente risultare il vincitore del Giro di Spagna visti i distacchi ridotti, ed è anche per questo che le quote relative al vincente della 20^ tappa rivestono un ruolo doppiamente interessante. Secondo i quotisti Intralot il favorito per il successo è Alejandro Valverde (quota 5.00), corridore capace di unire alla resistenza in salita una grande attitudine negli sprint ristretti. Se lo spagnolo dovesse attraversare una giornata no, pronto a raccogliere il testimone sarebbe il compagno di squadra della Movistar, Nairo Quintana, quotato a 9.00. Le alternative più realistiche ad una vittoria di Valverde sono rappresentate però da Fabio Aru (quota 6.00) e “Purito” Rodriguez (quota 6.00), rispettivamente secondo e terzo della generale, decisi a fare fuoco e fiamme per strappare la maglia roja dalle spalle di un Tom Dumoulin (quota 30.00), che penserà solo a difendersi.
Siamo arrivati alla ventesima tappa della Vuelta 2015, che si avvicina sempre più al suo epilogo. Oggi è in programma la San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla di 175,8 km, l’ultima occasione di cambiare qualcosa in classifica generale prima della passerella finale di domani a Madrid. Oggi ci attende una durissima tappa di alta montagna, pur senza arrivo in salita. Andiamo allora a vedere che cosa ci propone il percorso di questa frazione. La partenza è in programma da San Lorenzo de El Escorial, dove si trova la celebre residenza di Filippo II con annesso monastero, alle ore 12.45. Ci attende una tappa ricchissima di grandi salita: basterebbe dire che tutti i quattro Gpm in programma sono di prima categoria per rendere l’idea della difficoltà di questa penultima fatica per i corridori. Si inizerà a salire quasi subito verso il Puerto de Navacerrada (km 30): quasi 10 km di salita con punte di pendenza massima all’11,25% nel tratto finale. Un breve falsopiano prima di iniziare a scendere, poi al termine della discesa si ricomincerà subito a salire verso il Puerto de la Morcuera (km 67,5): questa è un’ascesa di 11,5 km che toccherà punte dell’8,5%. Dopo la discesa ci sarà il tratto più semplice della tappa, un tratto sostanzialmente pianeggiante pur se interrotto da uno strappo che ci porterà ai piedi della stessa salita ma dall’altro versante: dunque di nuovo si sale verso il Puerto de la Morcuera (km 127), stavolta sono 10,5 km ma più impegnativi, senza tratti in cui respirare e con punte al 9,50%. Dopo la discesa ecco lo sprint intermedio collocato al km 141,5, ma subito dopo si torna a salire verso il Puerto de Cotos, di fatto l’ultima salita dell’intera Vuelta. Sono 11 km di ascesa, all’inizio facile e poi man mano sempre più dura con il picco proprio nel finale, quando si toccherà l’8,5%. Lo scollinamento sarà al km 158, poi ci sarà qualche chilometro di falsopiano prima della discesa, una picchiata che ci porterà dritti dritti all’arrivo di Cercedilla, dove sapremo chi avrà vinto questa settantesima edizione del Giro di Spagna. Per Fabio Aru sarebbe forse stato meglio un arrivo in salita: così non sarà, dunque per battere Tom Dumoulin serviranno anche la fantasia e il coraggio oltre che (naturalmente) le gambe.
La Vuelta viene trasmessa in diretta tv su Eurosport, canale tematico europeo disponibile sia nel pacchetto satellitare di Sky sia in quello digitale terrestre di Mediaset Premium. In diretta streaming video l’appuntamento sarà dunque con i servizi offerti ai rispettivi abbonati da Sky Go, Premium Play ed Eurosport Player. Per quanto riguarda questa ventesima tappa San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla, il collegamento sarà dalle ore 14.00 per seguire nel migliore dei modi questo ultimo grande tappone della Vuelta; al termine della tappa ci sarà la rubrica Vuelta Extra per approfondimenti e commenti. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta. (Mauro Mantegazza)
1. Fabio Aru (Ita, Astana) in 83h01’40”
2. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 1’17”;
3. Rafal Majka (Pol, Tinkoff-Saxo) a 1’29”;
4. Nairo Quintana (Col) a 2’02”; 5. Esteban Chaves (Col) a 3’30”; 6. Tom Dumoulin (Ola) a 3’46”; 7. Alejandro Valverde (Spa) a 7’10”; 8. Mikel Nieve (Spa) a 7’26”; 9. Dani Moreno (Spa) a 7’32”; 10. Louis Meintjes (Rsa) a 10’46”; 11. Domenico Pozzovivo (Ita) a 11’30”.