La vittoria di Philippe Gilbert, l’ottimo secondo posto di Alberto Contador e le difficoltà di Fabio Aru sono i principali temi d’interesse della dodicesima tappa Imola-Vicenza. Nome nobilissimo per il vincitore di tappa: il belga della Bmc è grande specialista delle classiche e non si è lasciato sfuggire l’opportunità dell’arrivo sulla salita del Monte Berico, poco fuori dal centro della città di Vicenza. Tuttavia, non è la vittoria di Gilbert, e nemmeno il terzo posto di Diego Ulissi nonostante una foratura che gli ha fatto sprecare energie per rientrare, la notizia princvipale del giorno: infatti, il secondo posto di Alberto Contador dimostra la grande condizione della maglia rosa, un giovedì completamente diverso da quello di settimana scorsa, quando cadde a Castiglione della Pescaia. Oggi invece lo spagnolo è il “padrone” del Giro e il suo grande rivale Fabio Aru sta mostrando qualche segno di cedimento. Fa ancora discutere la strategia dell’Astana: l’attacco nel finale di Tanel Kangert (insieme a Franco Pellizotti di nuovo protagonista dopo la fuga di ieri) e lo scatto di Paolo Tiralongo sull’ultima rampa proprio nel giorno in cui Aru aveva mostrato difficoltà già sulla Crosara forse potevano essere evitati? Vero che ci poteva essere l’obiettivo di togliere a Contador gli abbuoni (tra l’altro fallito), ma la sensazione è che importasse di più vincere la tappa piuttosto che aiutare fino all’ultimo metro il capitano. Possibile?
Il belga Philippe Gilbert è il vincitore della dodicesima tappa Imola-Vicenza: il capitano della Bmc finalmente ha trovato l’acuto giusto sulla rampa verso il Santuario del Monte Berico dove la frazione odierna si è conclusa sotto la pioggia. Alle sue spalle con un ritardo di 3″ si è piazzato Alberto Contador, che così allunga in classifica grazie anche ai 6″ di abbuono che spettano al secondo di tappa, ma non solo perché Fabio Aru è arrivato a 11″ da Gilbert e a 8 da Contador (14 compresi gli abbuoni), dimostrando di non essere in grandissima forma, come aveva già mostrato sul precedente Gpm di Crosara. Terzo posto di tappa per Diego Ulissi, mentre Richie Porte e Rigoberto Uran hanno perso 3″ dalla maglia rosa, 9 contando anche l’abbuono.
Appena scollinato il Gpm di Crosara, la salita più impegnativa della dodicesima tappa Imola-Vicenza (190 km) quanto a percentuale di pendenza, c’è stato l’attacco di Benat Intxausti che è passato per primo sotto lo striscione consolidando il suo primato nella classifica della maglia azzurra, ma anche un piccolo allungo di Alberto Contador in vista del Gpm, una sorta di test in vista dell’ultimo strappo verso l’arrivo di Monte Berico, al quale ha reagito benissimo Mikel Landa (autore poi di un lungo in discesa) e con un attimo più di fatica Fabio Aru. Nulla di significativo, ma potrebbe essere un segnale. In discesa caduta di Simon Gerrans: coinvolto anche Davide Formolo che però è subito ripartito, mentre per l’australiano sfumano i progetti di vittoria di tappa.
Poco più di 50 km all’arrivo della dodicesima tappa Imola-Vicenza (190 km), è finita la fuga da lontano dei cinque attaccanti, che come ultima soddisfazione sono passati per primi dal traguardo volante di Galzignano Terme vinto da Van der Lijke davanti a Barbin. Subito dopo ecco il Gpm di Castelnuovo, dove è passato per primo il tedesco Simon Geschke, secondo nella classifica della maglia azzurra, mentre in discesa sta tentando l’allungo il belga Louis Vervaeke. In tanti si sono staccati, dunque è già avvenuta una prima selezione. Infine due annotazioni: piove (dopo una prima parte di corsa asciutta) e si è ritirato Manuel Belletti.
Abbiamo superato i 110 chilometri alla dodicesima tappa del Giro dItalia 2015, quella iniziata stamane, dopo a pranzo, ad Imola, e che si chiuderà verso le 17 in quel di Vicenza. Dopo una corsa in cui il gruppo ha remato compatto, da pochi minuti cinque corridori stanno tentando la fuga. Si tratta precisamente di Patrick Gretsch (Ag2r La Mondiale), Davide Appollonio (Androni-Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani-Csf), Kenny Elissonde (Fdj), Nick Van der Lijke (Lotto NL-Jumbo). Questi ciclisti in testa hanno per ora un vantaggio di un minuto e trentacinque secondi rispetto al gruppo di inseguitori.
Siamo attorno al 70esimo chilometro della dodicesima tappa del Giro dItalia 2015, quella iniziata dopo pranzo a Imola e che si concluderà a pomeriggio inoltrato a Vicenza. Attualmente il gruppo è ancora compatto e non si sono verificate delle fughe. Il tratto è pianeggiante e di conseguenza i vari ciclisti attenderanno gli ultimi 60 chilometri circa per tentare laccelerazione, quando la tappa inizierà a salire in montagna, dove tra laltro è previsto tempo pessimo.
Partita da quasi un’ora la dodicesima tappa Imola-Vicenza di 190 km, in questa prima fase già da segnalare numerosi attacchi da parte di chi sta cercando di portare via una fuga da lontano. Attacchi che però finora non hanno avuto fortuna, visto che sono stati tutti annullati: non c’è ancora stata dunque la fuga buona perché in tanti tengono ad andare in fuga oggi, quindi la situazione è molto fluida e in costante evoluzione. Se il buongiorno si vede dal mattino… ne vedremo delle belle!
Partita la dodicesima tappa Imola-Vicenza di 190 km. Frazione divisa in due: inizialmente 130 km tutti in pianura, nei quali certamente si avvantaggerà una fuga di uomini fuori classifica, poi il vivace finale sulle salitelle brevi ma impegnative dei Colli Euganei e dei Monti Berici, che tra l’altro potrebbero accogliere la corsa con pioggia e temporale. Il pubblico invece sarà sicuramente caldissimo, come già due anni fa, pronto a vivere un finale pirotecnico! Che lo spettacolo abbia inizio…
Mancano poco più di 30 minuti alla partenza della dodicesima tappa del Giro dItalia 2015. Questoggi il tour inizierà a Imola, in Emilia Romagna, per terminare in Veneto, precisamente a Vicenza. La gara partirà alle ore 12.35 e sarà lunga circa 190 km, per terminare fra le 17 e le 17.30. Sarà una tappa relativamente piatta per circa 120 km, per poi concludersi tutta in salita, e a quel punto i giochi si faranno duri e i migliori emergeranno. Ricordiamo che in Maglia Rosa continua ad esservi lo spagnolo Alberto Contador, El Pistolero, in vetta alla classifica generale per il settimo giorno consecutivo.
La tappa Imola-Vicenza/Monte Berico viene divisa in due parti soprattutto a causa del cambiamento delle condizioni climatiche. Perché la prima parte il tempo è sempre benevolo nei confronti dei corridori, nel finale invece potrebbero esserci delle avverse condizioni climatiche che pregiudicherebbero il percorso degli atleti. Previsto infatti maltempo che potrebbe davvero portare ad un percorso duro da parte di molti atleti pronti a darsi battaglia per arrivare al risultato prefissato.
La dodicesima tappa dell’edizione numero 98 della Corsa Rosa sarà la Imola-Vicenza/Monte Berico di 190 km. Il Giro 2015 propone oggi ancora una volta una frazione insidiosa grazie ad un arrivo in salita al termine di uno strappo.
Il percorso della frazione odierna ci porterà dall’Emilia Romagna al Veneto, una tappa globalmente pianeggiante ma che nel finale proporrà insidie e trabocchetti, fino alla rampa che scatenerà la bagarre, taglierà fuori i velocisti e probabilmente ingolosirà anche gli uomini di classifica. Andiamo però con ordine e diciamo subito che la partenza è in programma alle ore 12.35 da Imola. Si risalirà verso il Veneto, dunque la prima parte della frazione sarà completamente pianeggiante, nel cuore della Pianura Padana: attraversato il Po, ci sarà al km 95,5 il primo traguardo volante collocato a Rovigo, seguito a brevissima distanza dal rifornimento ufficiale di Boara Pisani (km 100). Il secondo sprint intermedio sarà in località Galzignano Terme al km 126,1 e segnerà idealmente il cambio di scenario. Fino a quel momento infatti sarà solo e soltanto pianura, ma dopo Galzignano l’altimetria inizia a vivacizzarsi: il primo strappo ci porterà al Gpm di quarta categoria di Castelnuovo (km 136,1), poi qualche altro saliscendi ed ecco una salita più significativa che sarà il Gpm di terza categoria di Crosara (km 163,1), un’ascesa di quasi 4 km con pendenza media del 9% e punte di pendenza massima che toccheranno addirittura il 17%. Attenzione anche alla discesa che sarà a sua volta impegnativa, seguita da una nuova salitella verso Perarolo e infine l’ultima fatica. A Vicenza infatti non si arriverà in centro città bensì sul Monte Berico, dove sorge il Santuario dedicato alla Madonna, patrona della città. Andiamo allora a conoscere questa salita finale: lunga 1200 metri, avrà una pendenza del 7% ma con la parte più impegnativa proprio nel tratto finale, dove si toccherà l’11%. Un arrivo simil-Freccia Vallone, che dunque chiamerà all’azione tutti i corridori con caratteristiche di quel tipo a partire da Philippe Gilbert, che sul Muro di Huy si impose nel 2011. Inevitabile però pensare che sull’ultimo strappo si possano muovere i big della classifica generale, che proveranno a conquistare qualche secondo e magari anche l’abbuono ai danni dei rivali. In particolare dovrebbero trovarsi meglio Fabio Aru e Alberto Contador nei confronti di Richie Porte e Rigoberto Uran, le cui caratteristiche dovrebbero essere meno adatte ad un arrivo di questo genere. Una cosa è certa: anche oggi sarà grande spettacolo! (Mauro Mantegazza)
1. Philippe Gilbert (Bel, Bmc) in 4h22’50”
2. Alberto Contador (Spa, Tinkoff-Saxo) a 3”
3. Diego Ulissi (Ita, Lampre-Merida) s.t.
4. Simon Geschke (Ger, Giant-Alpecin) s.t.
5. Enrico Battaglin (Ita, Bardiani-Csf) s.t.
6. Paolo Tiralongo (Ita, Astana) s.t.
7. Jon Izaguirre (Spa, Movistar) a 6”
8. Carlos Alberto Betancur (Col, Ag2R La Mondiale) s.t.
9. Jurgen Van den Broeck (Bel, Lotto-Soudal) s.t.
10. Mikel Landa (Spa, Astana) s.t.