E un risultato storico per il beach volley italiano, che è giunto questa notte alle Olimpiadi di Rio 2016 in finale per la medaglia doro grazie al duo azzurro Nicolai-Lupo. La finalissima di Rio 2016 contro la coppia brasiliana Schimdt-Cerruti si annuncia certo molto difficile per i due atleti italiani, se non altro per tifo chiaramente a favore dei padroni di casa. Le due storie di questi due atleti sono molto particolari: Paolo Nicolai ha dovuto riprendersi da un delicato intervento al menisco, Daniele Lupo addirittura ha sconfitto un tumore alle ossa eppure sono arrivati dopo un lungo percorso fino a lottare per il titolo olimpico. Per raccontare la storia di questi due atleti abbiamo sentito in esclusiva per il sussidiario.net Nunzio Lanci, primo allenatore di Nicolai ai tempi del minivolley presso lImpavida Ortona.
Si aspettava questa finale olimpica? Diciamo che c’era la consapevolezza che la coppia italiana potesse far bene. Avevo parlato con Paolo due giorni prima della partenza per Rio e aveva detto che aveva tanta speranza di fare un buona Olimpiadi, di ottenere risultati importanti.
Dopo il quinto posto guadagnano ai giochi olimpici di Londra 2012, il duo azzurro è arrivato a giocarsi la medaglia doro alle Olimpiadi di Rio 2016: come giudica il percorso dei due azzurri alle Olimpiadi? Intanto bisogna dire che sono una grande coppia tra quelle che fanno parte del World Tour. Qui a Rio hanno perso col Messico la prima partita, nel loro girone sono arrivati terzi. Hanno battuto poi nella partita di ripescaggio la Polonia. Poi sono andati in crescendo fino a sconfiggere le due coppie russe nei quarti e in semifinale.
Il duo Nicolai-Lupo dovrà affrontare una finale molto difficile, pensa che vi siano speranze per la medaglia doro contro i brasiliani? Avranno le loro speranze anche loro perchè in un torneo olimpico, soprattutto in una finale olimpica non ci sono favoriti assoluti. Il tifo e la pressione potrebbero pesare ma penso che se la giocheranno, non penso neanche a nessun tipo di condizionamento arbitrale. Ci sarà tantissima gente davanti alla televisione in tutto il mondo!
Entrambi i giocatori hanno fatto un percorso molto sofferto e tortuoso fino alla finale di questa notte: Nicolai ha subito un delicato intervento al menisco, mentre Daniele Lupo ha affrontato un tumore alle ossa, che lo ha molto debilitato, questa finale è una vittoria anche personale? Certamente per loro è una doppia vittoria, Hanno sofferto molto ma poi ne sono usciti alla grande.
Ci racconti qualcosa del passato di Daniele Lupo, che ha mosso i primi passi nel mondo del volley proprio presso la sua società. Aveva dodici anni quando cominciò a giocare nell’Impavida Ortona. Io ero allenatore del minivolley, l’ho avuto per quatto anni poi l’ha preso un altro allenatore. Si vedeva che Paolo aveva un talento incredibile, era veramente destinato a fare cose importanti nella pallavolo. Era un talento, si vedeva già, a un certo punto della sua carriera, aveva ricevuto diverse proposte di passare a club importanti italiani, anche Treviso. Aveva rinunciato e era passato al beach volley. Penso sia stata una buona mossa visto i risultati anche se avrebbe comunque potuto ottenere grandi risultati anche nella pallavolo. Fisicamente è fortissimo, grande nel salto, nell’attacco, specialmente nel muro il primo nel World Tour.
Ortona, la sua città come sta vivendo questo magico momento? Il Comune ha installato dei megaschermi per la finale, per le cinque di notte. Non capita tutti i giorni di avere un rappresentante di questa piccola città alla finale olimpica. Intanto una medaglia l’ha già vinta. Se arrivasse quella d’oro…Nicolai viene sempre a trovarci, non ha dimenticato il suo passato. In ogni caso comunque vada faremo una grande festa, anche al palazzetto prima di un incontro dell’Impavida Ortona ne faremo un’altra.
Qual è il suo pronostico per la finale di questa notte valida per la medaglia doro alle Olimpiadi di Rio 2016? Io ci spero, ci credo, lo so sarà difficile battere i brasiliani in casa loro. Li vedo però convinti, vedo la coppia italiana Lupo Nicolai molto determinata per vincere questa medaglia d’oro.
(Franco Vittadini)