Il Real Madrid vince per 1-0 nel finale del Derbi de Madrid, valido per il ritorno dei quarti di finale della Uefa Champions League, grazie al gol all87 minuto del Chicharito Hernandez. Il Real centra la sua terza semifinale consecutiva, mentre lAtletico Madrid esce dalla competizione dopo aver chiuso la partita in 10 uomini dopo lespulsione, per doppio giallo al 76 minuto di Arda Turan.
Non è stata una partita ricca di emozioni, complice soprattutto latteggiamento estremamente difensivo dellAtletico, ma si è assistito comunque a una partita spettacolare grazie alle giocate dei singoli e alla grande forza delle due squadre. Guadagna la semifinale dopo una partita giocata al massimo in cui ha fatto la partita e non ha concesso nulla in ripartenza allAtletico. Latteggiamento difensivo paga fino all87 minuto, quando una giocata di Ronaldo e James mandano in tilt la difesa dei Colchoneros, ottima fino al momento del gol. In attacco Mandzukic e Griezmann non riescono mai a rendersi pericolosi e la sconfitta è meritata. Mantiene lordine in campo nonostante il clima infuocato. In qualche occasione non viene aiutato bene dai suoi assistenti di gara.
Il primo tempo del Derbi de Madrid fra Real e Atletico, ritorno dei quarti di finale della Champions League 2014-2015, si conclude sul risultato parzialedi 0-0. Si riparte dallo pareggio a reti bianche del Calderon di settimana scorsa. Ancelotti è alle prese con tanti indisponibili eccellenti, a partire da Benzema, Modric e Bale per arrivare a Marcelo (squalificato). Lallenatore degli attuali campioni dEuropa affronta i Colchoneros schierandosi con il solito 4-3-3. In porta gioca Casillas. Difesa a 4 composta al centro da Ramos e Varane, mentre sulle fasce arretrate agiscono Carvajal e Coentrao. A centrocampo giocano Pepe e Kroos insieme ad Isco. In attacco il tridente è formato da James Rodriguez, il Chicarito Hernandez e Ronaldo. Daltra parte Simeone schiera i suoi con il classico 4-4-2. Tra i pali confermato Oblak. In difesa Miranda affianca e Godin, con Jesus Gamez e Juanfran che agiscono sulle fasce. A centrocampo spazio a Tiago, al posto dello squalificato Suarez, in coppia con Koke, a supporto delle ali Saul e Arda Turan. In avanti le chiavi dellattacco sono affidate a Mandzukic e a Griezmann. Dirige la gara larbitro tedesco Brych.
Dunque risultato ancora bloccato sullo 0-0 al Calderon fra Real e Atletico. Meglio i padroni di casa nel primo tempo che oltre a mantenere il possesso palla per più tempo sono riusciti a creare qualche buona occasione per portarsi in vantaggio. LAtletico ha giocato completamente schiacciato nella propria trequarti per lunghi tratti del primo tempo, concedendo pochissimo agli avversari. Al 12 minuto Hernandez ha una buona occasione da dentro larea, ma il messicano calcia malamente sullesterno della rete. Subito dopo Hernadez fa sponda per Ronaldo che carica il sinistro da fuori area e manca il bersaglio di pochi metri. LAtletico risponde subito con una conclusione dal limite dellarea di controbalzo di Koke, ma il suo tiro finisce abbondantemente alto sopra la traversa. Al 28 James non spaventa Oblak con una punizione da posizione favorevole per il suo sinistro. Jesus Jamez al 29 costringe Casillas ad intervenire con un tiro potente da fuori area, ma abbastanza centrale. Nel finale il Real prova a sbloccare il risultato in tutti i modi con il suo gioiello Ronaldo. Prima al 33 il portoghese impegna Oblak con una punizione letale dalla lunga distanza, costringendo il portierone dellAtletico alla respinta. Poi nel finale di primo tempo Ronaldo si mangia una clamorosa occasione in area di rigore calciando addosso a Oblak. Vedremo se nella ripresa latteggiamento in campo dellAtletico cambierà e chi fra le due squadre avrà la meglio in questo splendido quarto di finale. JAMES RODRIGUEZ 7 ISCO 5 GODIN 6,5 SAUL NIGUEZ 5,5 (Paolo Zaza)
Non viene mai impegnato seriamente dagli avversari.
Gioca una buona partita. Si concentra principalmente sulla fase difensiva e non concede nulla agli avversari.
Partita senza sbavature per il portoghese. E’ sempre pulito negli interventi e recupera tanti palloni preziosi.
Conquista molti contrasti aerei in entrambe le fasi e rimane concentrato per tutta la partita.
Dà una buona spinta in fascia e rimedia in difesa a un paio di errori dei centrocampisti. (DAL 90’ ARBELOA: S.V.)
Morde le caviglie degli avversari e provoca nella ripresa l’espulsione di Arda Turan. Si fa notare con qualche inserimento in attacco dove usa la sua stazza fisica per fare male.
Nel primo tempo gioca una partita opaca, condita da un intervento sanguinoso al limite della propria area di rigore, ma per sua fortuna l’Atletico non sfrutta l’occasione. Nella ripresa si riprende e torna l’Isco di sempre giocando una buona gara. (DAL 92’ ILLARRAMENDI: S.V.)
Non sbaglia praticamente un passaggio in mezzo al campo e si limita a fare bene il suo compitino.
Il colombiano è il migliore fra i suoi. Inventa numerose occasioni che i suoi compagni non sfruttano a dovere. Il gol finale nasce da un’altra sua splendida intuizione.
E’ il più pericoloso quando ha il pallone fra i piedi e svaria su tutto il fronte offensivo alla ricerca di spazi nella ragnatela difensiva creata dall’Atletico. Nel finale di primo tempo si divora una grande occasione, ma si rifà nell’azione del gol quando manda in tilt la difesa avversaria, servendo al Chicharito un pallone d’oro, proprio come lui.
Ci prova per tutta la partita e lotta come un dannato contro un colosso come Godin . All’80° minuto Oblak con un grande intervento gli impedisce di festeggiare, ma 7 minuti dopo si fa trovare al posto giusto al momento giusto e consegna al Real la semifinale. (DAL 90’ JESE’: S.V.)
I campioni d’Europa mantengono il match in mano per tutto il tempo e non concedono nulla agli avversari giocando una partita perfetta sotto tutti i punti di vista.
Salva la squadra parecchie volte ed evita il tracollo e la mantiene fino all’87’ in partita. In occasione del gol si fa attirare da Ronaldo e non legge bene la situazione.
Viene spesso messo in difficoltà dagli avversari in difesa e non si vede praticamente mai in zona offensiva.
Gioca una buona gara, compiendo numerosi interventi provvidenziali in difesa. In occasione del gol sbaglia a farsi attrarre da Ronaldo e lascia libero Hernandez.
Conquista un numero esorbitanti di palloni, ma fatica a contenere l’intraprendete Hernandez per tutta la partita.
Gioca una gara sufficiente in difesa e si fa spesso trovare pronto quando c’è d’accompagnare la manovra. Sbaglia qualche passaggio di troppo nella ripresa.
E’ autore di numerosi interventi difensivi miracolosi e non sbaglia praticamente nulla in entrambe le fasi. (DALL’85 JIMENEZ: S.V.)
Gioca una buona gara senza mai uscire dalle righe. Nel finale di partita macchia la sua partita con un brutto intervento ai danni di Carvajal.
E’ uno dei migliori in campo della sua squadra e si sacrifica tantissimo in fase difensiva. L’espulsione per un’ingenuità colossale costa però carissima alla sua squadra.
Parte un po’ impaurito e non riesce a tenere palla quando viene attaccato. Nell’intervallo Simeone decide di fare a meno di lui.
Non riesce a entrare bene in partita e sbaglia parecchio in mezzo al campo.
Partita da dimenticare per il francese che si concentra molto nella fase difensiva, senza mai rendersi pericoloso in fase offensiva.
DAL 65’ RAUL GARCIA 6: Crea qualche pericolo in più rispetto al compagno sostituito, ma non riesce a cambiare più di tanto l’andamento dell’attacco dei Colchoneros.
Nel primo tempo lotta tanto e non ha grandi colpe visto che non riceve un pallone buono. Nella ripresa ha qualche occasioni per mettersi in mostra, ma manca spesso l’appuntamento con il pallone.
L’atteggiamento ultradifensivo non paga e le poche occasioni create in attacco fanno sì che la sconfitta sia abbondantemente meritata.
(Paolo Zaza)