In Canada si stanno disputando i Mondiali di calcio femminile 2015: siamo arrivati ai quarti di finale, che prenderanno il via nel pomeriggio di venerdì 26 giugno (in Italia sarà sera). Il quadro delle qualificate sorprende in qualche modo: non compare per esempio il Brasile che, nonostante la presenza di Marta Vieira da Silva – cinque volte FIFA World Player – è riuscito clamorosamente a farsi battere negli ottavi dallAustralia. Ci sono gli Stati Uniti, finalisti 2011 e campioni olimpici in carica: forse la reale favorita del torneo, ha ancora un gruppo formato dalle eroine di Londra 2012 e pur non convincendo tantissimo ha vinto tre partite su quattro, eliminato la Colombia con un 2-0 (reti di Alex Morgan, partita dalla panchina nei primi due match, e Carli Lloyd, su rigore) e non subisce gol da 333 minuti (Lisa De Vanna, contro lAustralia nel match inaugurale).
In porta è tornata Hope Solo, uno dei simboli di questa nazionale: la scorsa estate era finita fuori squadra a seguito dellarresto per aver picchiato sorella e nipote, oggi difende ancora i pali degli Stati Uniti ed è sempre decisiva. A ben guardare gli USA se la dovranno vedere con la Germania: una squadra pazzesca quella tedesca, che anche senza Nadine Kessler (miglior giocatrice europea e mondiale nel 2014) è stata capace di realizzare la bellezza di 15 gol nel girone eliminatorio (subendone appena uno, dalla Norvegia) e poi di eliminare la competitiva Svezia con un netto 4-1. Spiccano su tutte due giocatrici per gol realizzati: sono 5 le reti, a testa, per Célia aic e Anja Mittag. Ma ci sono altri elementi che fanno la differenza: Dzsenifer Marozsan è una classe 92 cresciuta tantissimo, già oggi una delle migliori centrocampiste al mondo. E poi Sara Däbritz, 20 anni, una delle ragazze che hanno vinto il Mondiale Under 20 la scorsa estate (cè anche il bomber Pauline Bremer): giocatrice pazzesca dal futuro assicurato. A proposito di futuro e di Mondiale Under 20: il Canada sta stupendo tutti gli addetti ai lavori e ha sfruttato il fattore campo raggiungendo i quarti di finale con la vittoria sulla Svizzera (gol di Josee Belanger). Se cè una giocatrice da tenere docchio per il futuro del calcio femminile non possiamo che fare un nome: quello di Jessie Fleming. Ha giocato 19 minuti contro la Cina e 61, partendo titolare, contro lOlanda; è una classe 98, ha compiuto 17 anni da pochi mesi e sta in mezzo al campo con una personalità e una visione di gioco sorprendenti. Il Canada sfiderà ora lInghilterra, altra nazionale da seguire con attenzione e con un paio di nomi interessanti; gli Stati Uniti se la vedranno con la Cina, mentre la Germania affronta la Francia. Lultimo quarto è Australia-Giappone; ci attendono ancora grandi emozioni prima della finale del 5 luglio (al BC Place di Vancouver).
(Claudio Franceschini)