Avrà un grande assente: Luca Clemenza, il classe ’97 di Cittiglio (provincia di Varese). Arrivato alla Juventus nel 2011 (acquistato dal Vicenza), Clemenza è anche un punto di forza dell’Italia Under 19; nel corso di questa stagione ha giocato 29 partite condite da 14 gol, ed è stato il trequartista nel centrocampo a rombo disegnato da Fabio Grosso. La sua stagione è terminata lo scorso 23 marzo, negli ottavi di finale del Torneo di Viareggio: contro il Milan, all’inizio del secondo tempo, Clemenza ha riportato la rottura dei legamenti del ginocchio. Senza di lui la Juventus ha comunque vinto la Coppa Carnevale, in campionato ha vinto tre partite (due sconfitte) e si è qualificata per la semifinale di Final Eight; resta però un’assenza davvero pesante per Grosso. Per un Clemenza fuori dai giochi, un Gabriel Debelju che ritorna: come abbiamo detto il croato, al Torino già nella scorsa stagione, per lo stesso tipo di infortunio ha saltato 18 partite di campionato più il primo turno dei playoff, tutto il Torneo di Viareggio e la partita di Coppa Italia. Tornato a disposizione il 21 maggio, è rimasto in panchina contro la Fiorentina giocando invece il quarto contro l’Atalanta, entrato in campo per 13 minuti a 197 giorni dall’infortunio.
Si avvicina; a essere decisivi potrebbero essere anche i due portieri, soprattutto se la semifinale della Final Eight dovesse concludersi ai calci di rigore. Il portiere della Juventus è Emil Audero: nato in Indonesia, ha madre italiana e ha scelto la nostra nazionalità – 3 partite in Under 19 – e gioca nella Juventus dal 2013, quando aveva 16 anni. In questa stagione Massimiliano Allegri gli ha fatto assaggiare la Serie A portandolo spesso e volentieri in panchina; l’esordio non è comunque arrivato. In Primavera ha giocato 18 partite subendo 9 gol, e chiudendo in nove occasioni senza incassare reti; 25 le sue presenze totali con 20 gol presi, quando non era disponibile (come al Torneo di Viareggio, impegnato con la Nazionale) Fabio Grosso si è affidato a Del Favero. Il Viareggio per il Torino lo ha giocato Cucchietti, ma il titolare è Andrea Zaccagno: arrivato due stagioni fa dal Padova, in questo campionato Primavera ha giocato 24 partite incassando 17 gol, risultando il portiere con meno reti subite (11 clean sheet). Ci sono anche 4 gare in Domestic Champions Cup, una in Coppa Italia e una in Supercoppa, più le tre apparizioni ai playoff: totale, 33 partite e 27 gol subiti. In Under 19 ci sono 5 presenze: è stato la riserva di Meret.
Nelle probabili formazioni di Juventus-Torino Primavera bisognerà riporre grande attenzione sui bomber. Per la Juventus c’è ovviamente Andrea Favilli, grande fisico (190 cm di altezza) e fiuto del gol che gli sono valsi la convocazione costante in prima squadra con tanto di esordio in Serie A. Nel campionato Primavera Favilli ha segnato 15 gol nelle 20 partite giocate, con anche 6 assist; un gol anche in Youth League e due in Coppa Italia, nella Final Eight ha già segnato una doppietta contro l’Empoli e dunque ha 20 reti in 32 partite stagionali, un gol ogni 124 minuti. Il bomber del Torino è invece Leonardo Candellone: anche lui classe ’97, un esterno sinistro che può giocare anche come punta centrale. Sono 10 i gol messi a segno in campionato (5 assist) ai quali ha aggiunto una rete nella Domestic Champions Cup, una al Torneo di Viareggio e due nella fase finale del campionato Primavera. In totale 14 gol in 38 partite, una rete ogni 203 minuti. Gli assist totali sono 8, gli stessi di Favilli.
In Juventus-Torino Primavera come abbiamo detto c’è una buona notizia per Fabio Grosso: torna a disposizione Guido Vadalà. L’attaccante argentino mancava dalla sconfitta di Livorno, 23 aprile scorso: entrato in campo al 61’ in sostituzione di Oumar Touré, era stato espulso per rosso diretto nel concitato finale e il Giudice Sportivo lo aveva punito con tre giornate di squalifica. Arrivato alla Juventus in estate, come contropartita per la cessione di Carlos Tevez al Boca Juniors, Vadalà ha giocato 16 partite in questo campionato Primavera segnando 2 gol e distribuendo altrettanti assist; è stato prezioso soprattutto nella vittoria del Torneo di Viareggio, alla quale ha contribuito con 4 gol e 2 assist giocando come titolare. Il suo talento non è ancora esploso completamente, ma Vadalà ha comunque fatto intravedere ottimi numeri e si candida a una fase finale del campionato da grande protagonista.
Si gioca questa sera; Moreno Longo ha le idee piuttosto chiare sulla formazione da schierare nel derby, ma deve sciogliere ancora qualche dubbio riguardo il suo reparto offensivo. A giocarsi il posto sulla corsia destra del tridente sono in tre: Boubacar Traoré, arrivato a gennaio dal Tuttocuoio, è l’uomo che ha giocato di più nella seconda parte della stagione, mentre Simone Edera (9 gol) sarebbe il titolare designato ma nelle ultime partite dell’anno è stato spesso e volentieri chiamato dalla prima squadra di Giampiero Ventura, perdendo un po’ di ritmo. Resta in piedi anche la candidatura di Gabriel Debeljuh: titolare inamovibile, a metà novembre ha riportato la rottura del legamento del ginocchio ed è rientrato solo a fine maggio, giocando i primi 13 minuti contro l’Atalanta dopo un’assenza dai campi di sei mesi abbondanti. Da vedere dunque quale giocare sceglierà Longo per affiancare Candellone e Tobaldo che invece sembrano certi del posto.
Si avvicina; entriamo nel dettaglio delle possibili scelte di formazione per quanto riguarda Fabio Grosso. Come abbiamo detto, il dubbio riguarda anche e soprattutto il modulo: contro l’Empoli la Juventus ha giocato con il 4-3-1-2 ma, avendo ritrovato Vadalà, oggi la squadra di Grosso potrebbe giocare con il tridente offensivo. Vadalà sarebbe l’esterno destro con Pozzebon o Kastanos dall’altra parte; altre soluzioni riguardano il talento argentino in panchina, con Pozzebon dunque titolare, la riproposizione del rombo di centrocampo (in questo senso Vadalà può fare la seconda punta al fianco di Favilli) oppure l’arretramento di Kastanos sulla linea dei centrocampisti. Il cipriota prenderebbe il posto di una delle due mezzali, preservando Bove in cabina di regia; difficile però che Macek o Cassata, due punti fermi della Juventus Primavera, possano iniziare in panchina una partita così delicata. Più probabile che Kastanos sia schierato nel reparto offensivo.
È la seconda semifinale della Final Eight 2015-2016: si procede a passi spediti verso l’assegnazione dello scudetto di categoria e questa sera, ore 20:30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia, si gioca un appassionante derby in gara secca per decidere quale delle due squadre andrà a contendersi il titolo. Sarà il Torino campione in carica o la Juventus, che quest’anno ha vinto il Viareggio e giocato la finale di Coppa Italia? Andiamo intanto a dare uno sguardo più approfondito alle probabili formazioni di Juventus-Torino Primavera.
Sempre privo di Clemenza, Fabio Grosso ritrova però Guido Vadalà che ha scontato le tre giornate di squalifica; per questo motivo il modulo dovrebbe tornare a essere il 4-3-3, cioè quello che per la maggior parte della stagione è stato il riferimento della Juventus. Rimane da capire chi sarà a fare spazio all’argentino: con Favilli sicuramente prima punta, in ballottaggio ci sono Pozzebon e il cipriota Kastanos, che contro l’Empoli ha giocato dietro le punte. L’alternativa è Bove; questo però farebbe giocare i bianconeri senza un regista, e allora è più probabile che Grosso tenga a disposizione uno dei due di cui sopra, per dargli campo nel secondo tempo.
Naturalmente Vadalà potrebbe anche partire dalla panchina; è successo cinque volte nel corso del campionato. A centrocampo invece le scelte sembrano fatte: Bove sarà il vertice basso dello schieramento, con Macek da una parte e Cassata dall’altra, uno che si preoccuperà dell’interdizione e l’altro che si lancia negli spazi aperti dai movimenti del tridente. In difesa capitan Romagna sarà affiancato dallo spagnolo Blanco Moreno, terzini saranno Lirola e Zappa mentre in porta ci sarà ovviamente Audero.
Anche il Torino sarà disposto con il 4-3-3; davanti al portiere Zaccagno agirà una linea formata da Carissoni e Procopio, schierati come terzini, con Mantovani e Friedenlieb che saranno invece i difensori centrali. A centrocampo comanda Osei, che sarà il playmaker basso adibito all’impostazione della manovra del Torino; al suo fianco Piccoli e Zenuni si divideranno i compiti di copertura e apporto alla fase offensiva, attenzione in particolare al secondo che è uomo assist e può aumentare la pericolosità della squadra.
Qualche dubbio, Moreno Longo ce l’ha davanti: l’unico sostanzialmente certo del posto è Leonardo Candellone, il miglior marcatore della squadra e match winner anche della partita dei quarti di finale contro l’Atalanta. Da definire gli altri due: la prima punta dovrebbe comunque essere Tobaldo, ma per il ruolo di esterno destro c’è un ragionevole ballottaggio a tre tra Boubacar Traoré, titolare domenica e già nella semifinale playoff, Simone Edera che si è già affacciato alla prima squadra e il croato Debeljuh. Da valutare quali saranno le scelte di Longo per questa partita.
1 Audero; 21 Lirola, 19 Romagna, 6 Blanco, 3 Zappa; 7 Macek, 16 Bove, 22 Cassata; 11 Vadalà, 9 Favilli, 8 Kastanos
A disposizione: 30 Consol, 25 Del Favero, 23 Parodi, 5 Severin, 4 Coccolo, 13 Beruatto, 26 Pellini, 14 O. Touré, 18 Morselli, 17 Di Massimo, 29 Kean, 24 N. Pozzebon
Allenatore: Fabio Grosso
Squalificati: –
Indisponibili: Clemenza
1 Zaccagno; 21 Carissoni, 5 V. Mantovani, 28 Friedenlieb, 18 Procopio; 30 Piccoli, 6 Osei, 10 Zenuni; 7 Edera, 19 Tobaldo, 11 Candellone
A disposizione: 22 Cucchietti, 24 Stanghellini, 23 Auriletto, 13 Benedetti, 16 Novello, 2 F. Berardi, 8 Segre, 17 Tindo, 20 Ianniello, 14 B. Traoré, 27 Debeljuh, 29 Gjuci
Allenatore: Fabio Grosso
Squalificati: –
Indisponibili: –