Stanno arrivando le prime dichiarazioni da parte delle persone coinvolte nell’inchiesta “I treni del gol”, che ha portato ieri all’arresto del presidente del Catania Antonino Pulvirenti con l’accusa di aver comprato alcune partite dello scorso campionato di Serie B. Tra i sospettati di aver incassato denaro per accomodare i risultati ci sarebbe Christian Terlizzi: l’esperto difensore del Trapani era stato l’autore dell’autogol che aveva portato il Catania in vantaggio per 2-1 nel derby, poi terminato 4-1 in favore degli etnei. Secondo gli inquirenti, in una intercettazione si farebbe il suo “nome” riferendosi ad un treno “delle 33… delle 3 e 33”, laddove il 33 è il numero di maglia che Terlizzi ha indossato. “Non so cosa sia successo” ha dichiarato il giocatore al Giornale di Sicilia. “Credo che a volte le cose vengano ingigantite, io ricordo che abbiamo perso sul campo e la partita l’hanno vista tutti, parlano i fatti”. Terlizzi ha spiegato come il sia un risultato che “ci può stare”, e poi ha accusato di perdere troppo tempo in chiacchiere, “qualcuno cerca solo di farsi un po’ di pubblicità”. Nel frattempo un’indiscrezione riportata da varesesport.com riferisce del presunto ritrovamento del “libro mastro”, cioè il registro sul quale venivano annotati i nomi dei giocatori coinvolti e le cifre corrisposte loro per truccare le partite.
C’è stato un importante passo in avanti nella lotta alla frode sportiva, ovviamente con riferimento all’arresto di Antonino Pulvirenti e altri dirigenti del Catania Calcio per le partite comprate (clicca qui per i dettagli): come si apprende da un comunicato della Lega Serie B, il presidente Andrea Abodi ha avuto un colloquio telefonico con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione. Già nello scorso mese di febbraio Abodi aveva proposto al Governo la confisca dei beni nei confronti di “soggetti colpevoli del reato di frode sportiva”; e conseguentemente il presidente della Lega Serie B aveva chiesto che il reato di frode sportiva fosse inserito nel decreto legislativo 231/2001, quello che disciplina la responsabilità delle persone giuridiche in favore delle quali vengano commessi reati. La proposta di legge è stata valutata positivamente dagli Uffici Legislativi dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia; di fatto si passerebbe alla confisca dei beni in caso di fenomeni corruttivi e fraudolenti, con la conferma di essa anche in caso di patteggiamento; inoltre Abodi vuole introdurre pesanti sanzioni pecuniarie e interdittive nei confronti delle società colpite dalla frode (direttamente o indirettamente). Cantone, si legge nel comunicato, promuoverà presso le sedi istituzionali adeguate tale proposta perchè possa diventare legge quanto prima; la speranza infatti è che l’iter funga da effetto inibitorio nei confronti della frode sportiva e della raccolta illecita di scommesse (il recente caso del Catania, per l’appunto, ne è un esempio lampante), “che vanno combattuti con la massima severità ed efficacia”.