Juventus-Inter termina 0-1 e i giovani nerazzurri portano via dallo Stadium un vantaggio pesantissimo nell’ottica della sfida sui 180 minuti. Nel finale ultimi cambi, con gli ingressi tra gli altri di Appiah nell’Inter e Coccolo nella Juve. Non è cambiato però il senso della sfida, con i bianconeri ostinati nella spinta offensiva – molto bene soprattutto il terzino Pol Lirola – quanto imprecisi al momento della conclusione. Ultima della lunghissima serie, quella di Blanco Moreno, terminata sul fondo dopo azione da calcio d’angolo. Maturità e solidità estreme per l’Inter, che è riuscita ad uscire dalla tempesta di fine primo/inizio secondo tempo senza incassare il pari (anche con fortuna), prima di blindare la porta di Radu con grande intelligenza e capacità. Al ritorno – si giocherà a San Siro tra 6 giorni – servirà un’impresa ai Grosso-boys per alzare il secondo trofeo stagionale.
Juventus-Inter 0-1 quando siamo entrati nell’ultimo spicchio di match allo Stadium. Nonostante le innumerevoli occasioni create (e sprecate) dalla Juve, sono sempre gli ospiti a tenere in pugno risultato e andamento di questo primo atto di finale, pur soffrendo tanto sui cambi di ritmo dei bianconeri. Due volte vicino all’1-1 il centravanti di Grosso, Favilli: prima un tiro debole per lui, poi un colpo di testa in tuffo sul fondo; in entrambi i casi responsabilità pesante per l’attaccante della Primavera juventina, poco lucido anche per il grande lavoro di fisico su tutto il fronte offensivo. Il tecnico ed ex campione del Mondo in azzurro ha lanciato nella mischia uno dei migliori al Torneo di Viareggio, Di Massimo, al posto del piccolo Vadalà, vittima di una sfortuna incredibile stasera (due gol annullati e due pali). Nulla da segnalare invece per parte Inter: partita di gestione quasi totale in questa ripresa, continuando a soffrire e con una sola occasione da gol prodotta, un tacco di Kouame (anche lui neoentrato) parato da Audero senza difficoltà. Ma il minimo scarto e soprattutto la porta inviolata sono un tesoro prezioso e da difendere per Vecchi, in questo finale di gara.
È ripartita nel secondo tempo senza cambi di Grosso e Vecchi e dal vantaggio nerazzurro della prima frazione. Subito in evidenza uno dei migliori, finora, ovvero Cassata: azione personale per lui, fermato dal doppio intervento di Gyamfi e Zonta in piena area di rigore. Serata storta (eufemismo) per Vadalà, almeno per il momento. Ancora un legno per l’argentino, stavolta con un destro magnifico all’incrocio, che si è spento proprio sul palo e a Radu battuto. Incredulo Grosso in panchina ma i suoi stanno comunque continuando a spingere senza soluzione di continuità: Inter in difficoltà come a fine primo tempo e che cerca di ripartire sugli esterni, senza troppa pericolosità. Tiene lo 0-1 firmato Bonetto, dopo l’avvio di una ripresa che sarà infuocata.
Juventus-Inter 0-1 a fine primo tempo allo Stadium ma i bianconeri si sono avvicinati ben cinque volte al gol del pari, con Bove, Vadalà (tre volte) e Kastanos, in chiusura di frazione. Punizione fuori di pochissimo e battuta magistralmente dal centrocampista, prima; rete annullata giustamente per fuorigioco al piccolo argentino, poi; infine mancino troppo largo del trequartista cipriota e traversa – con deviazione provvidenziale di Gyamfi sulla linea – ancora di Vadalà. Che si è visto annullare un secondo gol, per fuorigioco anche stavolta ben valutato da arbitro e assistente. Reazione furiosa della squadra di Grosso quindi dopo il vantaggio interista e ospiti molto fortunati, nel rientrare in vantaggio a metà partita negli spogliatoi. Sarà un secondo tempo tutto da vivere live!
Juventus-Inter 0-1 alla mezzora del primo tempo e la sfida si è aperta definitivamente, con gli ospiti solidi e pronti a sfruttare gli appoggi sbagliati di centrocampisti e difensori della Juve. In gol Emanuele Bonetto, centrocampista di quantità che ha dimostrato però grande capacità anche palla al piede, coronando un’incursione (dopo intercetto di Manaj a trequarti) con un destro angolato e vincente. Errori juventini che erano già costati, a metà frazione, qualche brivido di troppo a Grosso ed un cartellino giallo al centrale Blanco Moreno. Bianconeri più manovrieri ed Inter più coperta, anche se quando accelera la squadra di Vecchi – con Manaj – crea sempre grattacapi alla difesa di Grosso. Ci aspettiamo ora la risposta anche di carattere dei padroni di casa, che non possono lasciarsi scivolare via il punteggio, nell’ottica del doppio confronto.
È iniziata su buoni ritmi e con i ragazzi bianco-nerazzurri ben calati nel clima “caldo” dello Stadium, davanti ad oltre 15mila persone. Vivace e pericoloso a sinistra, nell’attacco juventino, Cassata: il centrocampista offensivo cresciuto nell’Empoli ha puntato senza paura e provato un paio di cross verso l’ariete Favilli, giocatore che ha già debuttato in Prima Squadra in Serie A a Frosinone. Nessuna conclusione nello specchio però, così come sull’altro versante; ancora fuori dal match l’elemento forse più interessante a livello tecnico, ovvero Rey Manaj, ancora più del collega bianconero abituato al calcio dei grandi, viste le presenze con Mancini nell’Inter. Manca per squalifica al centro dell’attacco ospite Pinamonti, giovanissimo centravanti classe 1999, perno anche delle selezioni giovanili azzurre. Si resta sullo 0-0 dunque dopo un avvio in ogni caso promettente…
Juventus-Inter Primavera comincia: andiamo subito a vedere come si dispongono in campo le due squadre che questa sera si sfidano allo Juventus Stadium nell’andata della finale di Coppa Italia. Sarà un risultato già definitivo per la partita di ritorno tra sei giorni? Lo scopriremo, intanto qui il calcio d’inizio è alle ore 20:45 per una partita che si preannuncia davvero molto equilibrata ed esaltante. : 1 Audero; 21 Lirola, 5 Severin, 6 Blanco Moreno, 3 Zappa; 7 Macek, 16 Bove, 4 Cassata; 8 Kastanos; 9 Favilli, 11 Vadala. A disposizione: 12 Vitali, 25 Del Favero, 4 Coccolo, 13, Beruatto, 14 Touré, 15 Didiba, 17 Di Massimo, 18 Morselli, 20 Vogliacco, 23 Parodi, 24 Pozzebon, 29 Kean. Allenatore: Fabio Grosso : 1 I. Radu; 2 Gyamfi, 5 Gravillon, 6 Della Giovanna, 3 Miangue; 7 Zonta, 14 Gnoukouri, 4 Bonetto; 11 Delgado, 9 Manaj, 10 Baldini. A disposizione: 12 Pissardo, 21 Di Gregorio, 13 Popa, 15 Carraro, 16 De Micheli, 17 Sobacchi, 18 Lombardoni, 19 Rapaic, 20 Kouame, 22 Appiah, 23 Mattioli, 25 Bollini. Allenatore: Stefano Vecchi
Sta per arrivare; commentando la finale di Coppa Italia raggiunta, l’allenatore dell’Inter Stefano Vecchi aveva parlato ai microfoni di Inter Channel di una “sofferenza fino al 95’ come era giusto fare”, riferendosi alla semifinale thrilling contro la Lazio. “Ancora una volta abbiamo dimostrato di avere carattere e temperamento: abbiamo spinto e forzato nel tentativo di recuperare la partita, e ce l’abbiamo fatta”. Parlando invece dell’avversario, Vecchi non ha avuto dubbi: “E’ la squadra più forte a livello Primavera” ha detto a Rai Sport “ma le partite devono sempre essere giocate e riservano delle sorprese”.
È il grande appuntamento di questa sera, andata della finale di Coppa Italia. Pochi giorni fa Fabio Grosso ha commentato la partita contro l’Inter parlando di un avversario “difficile, che ha qualità e sta disputando ottime partite. Noi avremo l’ambiente splendido dello Juventus Stadium” ha detto Grosso a Radio Onda Libera, parlando anche della mentalità che cerca di infondere ai suoi ragazzi. “Ci sono valori e comportamenti che vanno al di là dell’aspetto tecnico; la Juventus è una società che ha fondamenta forti e sa programmare”. Conferme anche sul vivo interesse che Massimiliano Allegri nutre nei confronti della Primavera (alcuni elementi sono già stati in prima squadra e Andrea Favilli ha esordito in Serie A) e due parole su Alessio Di Massimo, arrivato dalla Serie D e protagonista nel trionfo del Torneo di Viareggio con due gol: “E’ un ragazzo atipico, sta lavorando per crescere. Ha qualità e motivazioni che combaciano con quelle del gruppo. Se vogliamo” ha concluso l’allenatore della Juventus “ha ripercorso le mie tappe, perchè non è partito da un settore giovanile ai massimi livelli”.
Si avvicina. Le due squadre si erano fermate prima della finale di Coppa Italia lo scorso anno, non riuscendo ad arrivare alla doppia sfida per il titolo: entrambe si erano scontrate contro le formazioni romane, che nel 2015 erano decisamente più competitive. L’Inter aveva perso nei quarti di finale, eliminata dalla Roma che si era imposta per 3-1; in precedenza aveva superato Lanciano e Varese (entrambe per 2-0) e la Fiorentina ai calci di rigore, dopo lo 0-0. La Juventus, entrata in corsa agli ottavi, aveva battuto 3-2 il Livorno e 1-0 il Torino nel derby; poi però era arrivata la partita contro la Lazio, che avrebbe vinto il titolo, e la corsa della formazione di Fabio Grosso si era fermata (1-3, come la sconfitta dell’Inter nel turno precedente).
Sta per cominciare; nell’attesa, uno sguardo all’albo d’oro della Coppa Italia. A comandare rimane sempre il Torino, che negli anni Ottanta è stato una potenza del calcio giovanile: i granata hanno vinto 7 titoli ma non festeggiano dal 1999, e il loro periodo d’oro lo hanno avuto tra il 1983 e il 1990 con sei titoli in otto edizioni. A seguire troviamo proprio le due protagoniste della finale di quest’anno: sono 5 i titoli per l’Inter che non solleva una coppa dal 2006 (e allora aveva messo fine a un’attesa durata 28 anni, negli anni Settanta quattro delle prime sei edizioni vinte) e 4 quelli della Juventus, che ha esultato nel 2013 con Marco Baroni per l’ultima volta (gli altri successi nel 1995, 2004 e 2007). I bianconeri condividono i quattro titoli con la Roma; le formazioni della capitale hanno dominato negli ultimi anni, oltre alla vittoria dei giallorossi nel 2012 vanno segnalate le due della Lazio nelle ultime due stagioni.
, diretta dall’arbitro Livio Marinelli della sezione di Tivoli, si gioca questa sera alle ore 20:45; è la finale di andata di Coppa Italia 2015-2016. Per questo ultimo atto sono i grandi stadi ad aprire le loro porte: dunque, lo Juventus Stadium sarà teatro della gara di questa sera (il ritorno è invece in programma mercoledì 13 aprile).
Scopriremo chi succederà nell’albo d’oro alla Lazio, che ha vinto le ultime due edizioni; Juventus e Inter arrivano con pieno merito a questo ultimo atto, perchè rappresentano in questo momento l’eccellenza del calcio giovanile italiano. Si tratta delle squadre che stanno dominando i gironi A e B di campionato, e che dunque potrebbero trovarsi di fronte anche in un’ipotetica finale scudetto; e hanno onorato il Torneo di Viareggio con la Juventus che lo ha vinto per la nona volta, e l’Inter che invece è stata eliminata in semifinale (dal Palermo).
In campo ci sono tanti talenti che potemmo trovare come protagonisti nel grande calcio tra qualche anno: da una parte Andrea Favilli, Filippo Romagna e Guido Vadalà, dall’altra José Correia, Enrico Baldini e Axel Bakayoko. Tre nomi per parte per citare solo alcuni degli elementi che hanno spinto Fabio Grosso e Stefano Vecchi a questa doppia sfida: il cammino della Juventus è iniziato nel secondo turno eliminatorio con il 2-1 alla Sampdoria, poi 2-1 allo Spezia, 3-0 al Crotone e la vittoria sulla Fiorentina in semifinale (1-0 esterno e 3-1 in casa).
L’Inter invece ha esordito un turno più avanti, già agli ottavi: 3-0 al Cesena, 2-0 alla Roma e infine la semifinale al cardiopalma con la Lazio, 1-0 esterno e un 2-2 trovato all’ultimo respiro per andare a giocare la finale. La Juventus di Fabio Grosso come dicevamo ha dominato il Torneo di Viareggio: ha avuto bisogno dei rigori in semifinale e ha sofferto tanto in finale, ma ha condotto due settimane d’autore nelle quali ha brillato tutto il gruppo, ma si sono distinte individualità come Alessio Di Massimo, pescato dalla Serie D e che ricorda la parabola di Moreno Torricelli.
Purtroppo non sarà della partita Luca Clemenza, forse il talento più fulgido: proprio al Viareggio ha riportato la rottura del legamento crociato. L’Inter sarebbe potuta e dovuta essere l’altra finalista, ma in semifinale è incappata in 17 minuti terribili contro il Palermo: tre gol subiti e una rimonta che non è riuscita per un pelo.
Pure, i nerazzurri sono stati ottimi dal punto di vista offensivo, e anzi è probabile che la finale di questa sera possa essere – volendo riassumere e trovare una possibile chiave – uno scontro tra l’attacco nerazzurro e la difesa della Juventus. Se sarà così lo scopriremo tra poco: è infatti ora di mettersi comodi e dare la parola al campo perchè la diretta di Juventus-Inter Primavera, andata della finale di Coppa Italia 2015-2016, sta per cominciare…
La diretta tv di Juventus-Inter è affidata a Sportitalia, che ha seguito tutta la stagione della Primavera: appuntamento dunque al numero 60 del vostro televisore oppure al numero 225 della pay tv del satellite. E’ disponibile anche la diretta streaming video su Sportitalia live; per accedere alle immagini da PC, tablet e smarpthone è necessario essere registrati al sito www.sportitalia.com.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE