Ha illuso la Fiorentina, suo il gol per l’uno a zero della Fiorentina che sembrava pronta a vincere in scioltezza contro il Verona di Delneri ultimo in classifica. E invece è arrivata la beffa con il pareggio di Pisano a quattro minuti dalla fine. Così il Franchi rimane deluso da questo pareggio e la Champions è assolutamente più lontana visto che la Roma vola a più cinque dalla formazione viola. Una Fiorentina che non ha saputo dare il colpo del k.o. al Verona di Delneri che si dimostra sempre di più squadra grintosa.
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Dati simili per spiegare, anche con i numeri, un pareggio che in generale è stato “accettabile” guardando l’andamento del match: l’1-1 tra Fiorentina e Hellas Verona – oltre a far sfumare con il gol in extremis di Pisano la vittoria numero 300 della gestione Della Valle – è una mazzata sulle speranze viola di terzo posto. Ma il possesso palla (55 a 45%) ed i tiri totali (9 pari) sono decisamente equilibrati; almeno, molto più di quanto potresti aspettarti dalla sfida tra un team in vetta per tutta la stagione ed uno ultimo da inizio campionato e ormai quasi retrocesso. A rivestire un ruolo fondamentale per il Verona è stato Gollini, con 5 parate decisive ed il miracolo finale su Kalinic; le 5 occasioni da gol (a 4) per la Viola, in ogni caso, non sono un fattore nè una testimonianza di dominio. Tutt’altro. Tante poi le palle perse da entrambe le squadre e considerando le 38 (a 33) di Tino Costa & co è impossibile essere generosi nelle valutazioni, in particolare sui centrocampisti di Sousa. Passando ai singoli, Zarate è stato protagonista di un match molto generoso e fatto di 3 tiri in porta e 2 occasioni da gol create, oltre al sigillo dell’1-0 parziale; molto bene Bianchetti e Marrone, a proteggere la porta di Gollini e far ripartire i compagni, con 5 palloni recuperati a testa. Infine, invece, dietro la lavagna Rebic (ma solo per i palloni persi, 8, vista la prestazione da migliore del Verona) e Astori, per falli fatti (3); il quarto intervento, mancato, di Gavillucci, poteva costare alla Fiorentina un calcio di rigore.
Spazio a pensieri e considerazioni dei due allenatori nel post partita del ‘Franchi’. Mister Paulo Sousa ai microfoni di ‘Premium’: “Ci siamo sempre sentiti intrusi nella lotta per la Champions, ma è anche vero che in passato abbiamo fatto meglio; dobbiamo tornare noi stessi e continuare a lottare fino alla fine. Non siamo stati vicini alle nostre abituali qualità di gioco e l’abbiamo pagata. Forse ci manca un pizzico di fortuna, ma io devo anche pensare a migliorare i giocatori, a farli integrare per aumentare il valore della squadra e del singolo: per questo ho fatto delle scelte, lasciando fuori inizialmente Kalinic, ad esempio. Ecco, fosse entrato il suo tiro nel recupero…”.
Gigi Delneri di contro è giustamente soddisfatto: “Abbiamo concesso veramente poco, la Fiorentina ha grandi palleggiatori ed era difficile recuperare palla; il punto ci stimola e dà nuova forza per combattere fino in fondo. Nessuno avrebbe pronosticato il pari a Firenze, ma con questa voglia lotteremo con dignità. Pazzini in panchina? Abbiamo adottato un sistema diverso, io non conto su un singolo ma sulla squadra e sulla disponibilità dei giocatori. Per quanto la squadra ha prodotto sul campo se avessimo vinto non avremmo rubato nulla”. (Luca Brivio)
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