Il Parma ha finalmente centrato la promozione in Lega Pro: domenica, con il 2-1 al Delta Rovigo, la formazione ducale ha abbandonato la Serie D dopo una sola stagione, tornando ufficialmente tra i professionisti con te giornate di anticipo. Uno stadio pieno di bandiere gialloblu, un’imbattibilità ancora da difendere e ora grandi traguardi nella mente della società: la serie B e il ritorno in Serie A. Un grande lavoro da parte di Luigi Apolloni, che era in campo negli anni in cui il Parma giocava in Europa, e di una squadra trascinata da capitan Alessandro Lucarelli, che ha accettato di guidare il gruppo scendendo di categoria, anzi di tre categorie. L’azionariato popolare, una nuova proprietà fatta di nomi eccellenti, uno staff tecnico competente. La presidenza di Nevio Scala, l’ex allenatore che portò in alto questo club in passato. Proprio Scala, in esclusiva per IlSussidiario.net, ha raccontato e commentato questa promozione del Parma in Lega Pro.
Parma in Lega Pro: una promozione annunciata? No, non direi. Non si può parlare di promozione annunciata, ma di un lavoro quotidiano fatto dal primo giorno di raduno ad adesso. Questa promozione non era certamente scontata, abbiamo dovuto dare il massimo, giocarci fino in fondo le nostre possibilità di salire in Lega Pro.
Ora quale sarà il prossimo obiettivo? Quello di disputare un ottimo campionato in Lega Pro. Del resto il Parma ha degli obiettivi importanti e vuole cercare di raggiungerli; ci piacebbe salire in Serie B, anche se sappiamo che non sarà facile. Cercheremo di fare tutto il possibile perchè questo possa accadere.
Il Parma punta alla serie A come traguardo ultimo? Non possiamo nascondere che la serie A sia nei nostri obiettivi, poi non sappiamo quanti anni ci vorranno. Il desiderio naturalmente è di riportare il Parma nel calcio più importante.
Quali sono stati i meriti di Apolloni? Tanti. Ha dimostrato di essere un grande allenatore, si è spesso confrontato con me, che l’avevo avuto da giocatore, come con gli altri componenti dello staff del Parma. Ha guidato questa squadra in modo molto ideale, con tanta umiltà e professionalità. Sono convinto che potrà diventare un grande allenatore.
Anche la società, con Nevio Scala presidente, ha i suoi meriti… Io sono presidente di una società che ha lavorato benissimo, con programmi seri e molto chiari. Una società seria, interprete di un calcio vissuto nella maniera giusta; c’è l’azionariato popolare, ci sono i magnifici 7 che hanno investito soldi senza voler però strafare in un mondo fatto di tanti sprechi. Tutti hanno contribuito a questa promozione del Parma, tutti quelli che lavorano per il calcio Parma.
Un giudizio sulla bandiera Lucarelli… Lucarelli è un grande. Era indeciso se continuare, aveva vissuto anni importanti con il Parma in serie A. E’ rimasto diventando una bandiera di questa squadra, dando tutto per questa squadra.
Zero sconfitte, un record invidiabile per una stagione fantastica? Questa è una cosa che non tutti magari hanno messo in evidenza. Non avere subito ancora una sconfitta fino a questo momento del campionato è una cosa di grande valore.
Ci sono giovani che potranno fare una carriera importante? Direi che ci sono molti giovani dal profilo interessante, giovani che stanno crescendo. Alcuni di questi potranno anche disputare una carriera importante, magari senza arrivare in Nazionale ma facendo tanta strada; di questi giocatori mi stupisce il loro entusiasmo, la loro voglia di un calcio pulito, proprio quel calcio che il Parma sta cercando di portare avanti.
La città ha dimostrato grande passione stringendosi intorno alla squadra: se lo aspettava? Ci ha reso felici questa dimostrazione di affetto. La città di Parma si è stretta attorno alla squadra. Anche nella partita decisiva per la promozione in Lega Pro, contro il Delta Rovigo, c’erano 18000 spettatori con tanti ragazzi delle scuole. Un affetto bellissimo da parte di tutti i nostri tifosi che cercheremo di ripagare fino in fondo.
(Franco Vittadini)