Sesta tappa del Giro d’Italia da Ponte a Roccaraso di 157 chilometri, la prima con arrivo in salita, un appuntamento tradizionale nella cittadina abruzzese per la Corsa Rosa. Ha vinto il belga Tim Wellens con una splendida fuga, che l’ha incoronato eroe di un’impresa bellissima. Secondo a 1’19” il danese Jakob Fuglsang dell’Astana, la squadra di Vincenzo Nibali, terzo il russo Ilnur Zakarin. Quarto Tom Dumoulin a 1’22”: il corridore olandese mantiene e anzi rafforza la sua maglia rosa, dal momento che ha incrementato il vantaggio sui suoi avversari principali. Dumoulin infatti nella parte finale della tappa ha risposto allo scatto di Nibali e l’ha superato agevolmente: l’azione dello Squalo francamente non ha convinto. Domani settima tappa Sulmona-Foligno, probabilmente per velocisti. Per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito Silvio Martinello, ex corridore e oggi commentatore tecnico di Rai Sport. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Per Wellens una vittoria di tappa meritata? Direi proprio di sì, non ci sono dubbi a proposito, è stata una bellissima vittoria quella del corridore belga.
Cosa dire di quest’impresa? Si può definire veramente un’impresa importante al termine una gara condotta alla grande, con autorità e convinzione.
Dumoulin si è confermato in grande forma, ha risposto all’attacco di Nibali e ha staccato i suoi avversari… Ha fatto anche più di quello che ci aspettava, è andato al di là delle previsioni.
Potrà puntare davvero a vincere il Giro? Questo non lo so, di sicuro in questo momento è il corridore più forte al Giro. E’ un corridore ancora in parte da scoprire, in prospettiva potrebbe vincere una grande corsa a tappe un giorno.
Nibali ci ha provato ma la sua condizione di forma è apparsa ancora precaria… In realtà non si è capito molto dell’azione di Nibali. Non è stata convincente, ha mostrato un Nibali in difficoltà, non in grande forma. Non so perché abbia voluto fare una cosa del genere se non era in grado di attaccare.
Fuglsang potrebbe essere un’alternativa anche tattica per l’Astana? Nella prima fase magari sì, ma è Nibali il capitano dell’Astana, su questo penso che non ci siano dubbi.
Quanto conteranno i secondi che Nibali ha preso da Dumoulin a Roccaraso? Mi auguro e spero che siano ininfluenti per la vittoria finale del Giro.
Un giudizio sulla prova degli altri big? Si sono comportati tutti nella norma, forse ci si poteva aspettare di più da Valverde, che ha fatto lavorare molto la squadra.
Landa finora il più deludente? Oggi non è andato poi così male, ha già avuto la sua giornata no. Questa è una cosa positiva, visto che al Giro bisogna sapersi anche adattarsi.
Come vede la tappa di domani Sulmona-Foligno? Sarà una tappa per velocisti e sarebbe bello se vincesse un italiano, Modolo o Viviani ad esempio. Credo che però in questo momento Greipel e Kittel siano di un’altra categoria. In ogni caso speriamo che sia uno dei nostri sprinter ad arrivare primo sul traguardo di Foligno. (Franco Vittadini-Mauro Mantegazza)