Prime prove libere del Gran premio di Spagna di Formula Uno al circuito de Catalunya al Montmelò. Miglior tempo registrato quello del ferrarista Sebastian Vettel, 1’25″925. Dietro di lui l’altro ferrarista Kimi Raikkonen. Dietro di loro le due Mercedes di Rosberg e Hamilton, quinto Daniel Ricciardo su Red Bull e e sesto per la Toro Rosso di Max Verstappen, seguite dalla Williams di Valtteri Bottas e dalla seconda Toro Rosso di Carlos Sainz jr.
“Sono arrivato come un re, me ne vado come una leggenda”. Un grande autostima senz’altro ma già si sapeva. Con queste parole infatti Zlatan Ibrahimovic ha annunciato su twitter il suo addio al Paris St Germain. Adesso vedremo se i gossip degli ultimi giorni saranno confermati, le voci che vogliono un forte interessamento da parte del Milan a riportarlo a casa. Proprio dal Milan nel 2012 Ibra era arrivato a Parigi dove per tre volte è stato votato miglior calciatore del campionato francese e per quattro volte ha vinto lo scudetto.
Tom Dumoulin è ancora maglia rosa, ma il trionfatore della sesta tappa da Ponte a Roccaraso di 157 chilometri è stato il belga Tim Wellens che ha distaccato di un minuto e diciannove secondo il danese Jakob Fuglsang Dumoulin è arrivato quarto a un minuto e 22 secondi. Il primo degli italiani, sesto, è stato Domenico Pozzovivo a un minuto e 24.
Potrebbe decidersi il futuro della Roma tutto in novanta minuti. Da una parte c’è la rincorsa a quel secondo posto che all’arrivo di Spalletti sembrava una chimera irraggiungibile, dall’altra l’ormai quasi certo rinnovo dell’alfiere di questa Roma: Roberto Totti. Sul campo di Trigoria sono molti ad essere ottimisti, lo è l’allenatore sicuro che archiviata questa stagione con il matematico raggiungimento del terzo posto, ci potranno essere le basi per lavorare bene il prossimo anno. Lo è Totti che sembra ormai aver ottenuto la firma su un contratto, che fino a qualche mese fa sembrava lontanissimo, lo sono i tifosi consapevoli che dopo la “cacciata” di Garcia la squadra li ha fatti enormemente divertire. Tutti allora in attesa degli ultimi novanta minuti, minuti che saranno la fine di un …nuovo inizio.
Per un italiano che trionfa in Premier c’è un ex italiano che collezioni figuracce. È il caso di Rafa Benitez, fuggito dal Napoli in malo modo ha di fatto aperto il ciclo Sarri, la sua era stata una fuga più di soldi che di cuore, avendo raggiunto la panchina del Real a cui diceva di ambire. Anche a Madrid però Rafa non ha impressionato, anzi è riuscito a guadagnare, cosa più unica che rara per un allenatore del suo livello, un esonero che ai più è apparso frettoloso, ma che ha dato ragione a Florentino Perez, non contento Rafa è finito in Inghilterra, l’obiettivo non certo vincere lo scudetto ma salvare il Newcastle, obiettivo per l’ennesima volta fallito. Adesso per l’ex “profeta” del calcio europeo non resta che ripartire dalla B inglese, una ripartenza che più che una vittoria sembra una vero e proprio contrappasso di dantesca memoria.
Dalla Toro Rosso alla Red Bull, andata e ritorno. È questa la salita e la contestuale discesa di uno degli astri nascenti dell’automobilismo internazionale, quel giovane russo che di nome fa Daniil Kvjat. Il giovane reo di una condotta in gara molto aggressiva, condotta che sembra di aver preso di mira il tedesco della Ferrari Vettel, è stato di fatto retrocesso nel team satellite (e sicuramente meno competitivo) di Faenza. Caustiche le parole del pilota in conferenza stampa, che definisce crudele la sua bocciatura, una bocciatura che però ha fatto felice Vertsappen che ha ritrovato il sedile della Red Bull.
Sesta tappa amara per Vincenzo Nibali, che non solo non riesce a mettersi in mostra nel primo arrivo in salita, ma accumula un ritardo di oltre 20 secondi dal leader della classifica, Tom Dumoulin. Al vincitore della tappa Tim Wellens, belga della Lotto Soudal la soddisfazione di aver staccato tutti, con un azione tattica veramente perfetta, azione che lo ha portato a vincere per distacco dal resto del gruppo. All’olandese padrone temporaneo della corsa il piacere di aver risposto allo scatto di Nibali negli ultimi chilometri, avendo evidenziato una forza che molti credevano non possedesse. Al siciliano dell’Astana il rammarico di aver provato a sorprendere tutti ma di non esserci riuscito, rammarico reso ancor più forte dal fatto di essere scivolato 9° in classifica generale, a ben 47 secondi dalla maglia rosa.