Si è risolto con un nulla di fatto il big match al San Paolo tra Napoli e Roma, 0-0 il risultato finale. Nel primo tempo entrambe le squadre in campo faticano a carburare, nelle fasi iniziali dell’incontro è la formazione di Rudi Garcia ad affacciarsi in avanti con Salah e Dzeko, ma nessuno dei due colpisce bene il pallone. Poi col passare dei minuti è la squadra di casa a prendere l’iniziativa, i giocatori di Sarri alzano il baricentro e si avvicinano sempre più alla tre quarti avversaria. Per il Napoli il più pericoloso è sicuramente Insigne che in un paio di occasioni arriva anche al tiro, ma entrambe le conclusioni finiscono sopra la traversa. Roma pericolosa su calcio d’angolo con Iago Falque che mette un buon pallone in mezzo per Manolas che calcia al volo ma non si coordina bene. A pochi minuti dall’intervallo si registra l’infortunio di Cariolato, uno dei guardalinee, che si procura uno strappo muscolare e deve lasciare il campo, sostituito dal quarto uomo Barbirati. Nella ripresa continua a regnare l’equilibrio, con il Napoli che fa la partita ma gli manca il guizzo vincente per sbloccarla, la Roma prova ad approfittare gli errori degli avversari in fase difensiva per lasciare il segno, ma Salah non è ancora al 100% e non riesce a trascinare l’attacco. Per vedere la prima, vera, palla gol del match occorrerà attendere il 60′, quando Hamsik, servito da Hamsik, e approfittando di un rimpallo sfortunato di Florenzi, entra in area e calcia in porta, col pallone che sfila di poco a lato. Le emozioni arrivano tutte nel finale: a dieci minuti dal novantesimo viene annullato un gol alla Roma con De Rossi che di testa deposita il pallone in rete, ma Rizzoli ferma il gioco, il cross di Rudiger era infatti uscito. Poco dopo altra grande occasione per il Napoli, con Szczesny che per due volte salva su Hamsik. Poi nel recupero, per i padroni di casa, ci prova Mertens che trova la respinta di Szczesny, El Kaddouri col tap-in potrebbe far esplodere San Paolo ma perde l’equilibrio e manda il pallone sul fondo. Sarà questo l’ultimo sussulto dell’incontro, che termina a reti inviolate. Gioisce l’Inter, che porta a quattro le lunghezze di vantaggio sul Napoli e a sette quelle sulla Roma.
Bastano quindici minuti spettacolari in avvio di ripresa per permettere agli uomini di Giampaolo di conquistare per 3 a 0 la terza vittoria consecutiva che lancia i toscani nelle zone nobili della classifica. Il Carpi aveva iniziato meglio l’incontro visto che l’approccio degli emiliani era stato contraddistinto dalla grinta e dalla velocità che hanno impedito ai padroni di casa di tessere la solita manovra e che per poco non gli ha permesso di trovare il vantaggio. La catena mancina composta da Letizia-Martinho e soprattutto dal vivace Matos hanno messo in difficoltà la retroguardia toscana che al 11′, a causa di una disattenzione di Tonelli ha concesso al brasiliano l’occasione di presentarsi solo davanti a Skorupski, bravo a scegliere il tempo dell’uscita e a fermare all’ultimo l’ex attaccante della Fiorentina. Dopo un tentativo da distanza siderale al 16′ di Paredese terminato fuori di poco, al 17′ gli ospiti hanno avuto la seconda grande occasione di passare in vantaggio sempre con Matos che è stato bravissimo ad accentrarsi partendo dalla fascia destra e a concludere con un potente sinistro che è finito fuori di pochi centimentri dalla porta difesa da Skorupski. Questa grossa opportunità fallita dagli uomini di Castori, coincide anche con l’inizio del calo degli emiliani che hanno diminuito nettamente la pressione sui portatori di palla toscani che hanno potuto imbastire la loro classica manovra. E’ quindi l’Empoli a crescere e a prendere il controllo delle operazioni in campo e al 35′ sfiora il gol con Tonelli che, dopo aver staccato da solo, ha colpito malamente di testa, cosi come al 39′ quando il suo compagno di reparto Costa, lasciato libero da Cofie, ha messo fuori di pochissimo un colpo di testa da distanza ravvicinata. Al’ 40′ altra occasione per i toscani con Maccarone che viene fermato da un gran intervento in scivolata di Zaccardo che ferma all’ultimo il capitano dell’Empoli che ha perso l’attimo per trovare il gol. Finiva così il primo tempo sul risultato di 0 a 0 con un Empoli in evidente crescita. La ripresa inizia subito col gol dei padroni di casa che trovano il gol solo dopo 36 secondi con Maccarone che, lanciato alla grandissima da Zielinski ha superato Belec con un’ottima conclusione al volo che non lasciato scampo al giovane portiere. E’ l’episodio che stravolge l’andamento dell’incontro anche perchè già al 51′ trovano la rete del raddoppio che viene segnata da Saponara che, lanciato da una stupenda verticalizzazione di Maccarone, batte ancora Belec in disperata uscita. Castori, al 53′, prova a stravolgere la formazione cambiando Pasciuti e Martinho con i molto più offensivi Borriello e Di Gaudio anche se ormai la partita sembra compromessa. Difatti al 61′ la squadra di casa chiude definitivamente l’incontro segnando il terzo gol ancora col suo capitano che segna con un colpo sotto dopo esser stato lanciato davanti al portiere da un preciso passaggio di Buchel. Dopo aver realizzato la doppietta, mister Giampaolo concede al suo centravanti la giusta standing ovation che il Castellani regala giustamente al suo capitano che lascia il posto a Livaja. L’incontro è ormai inidirizzato sui binari del controllo dei toscani che riescono a contenere le sortite degli emiliani che ora provano ad affidarsi alle giocate dei singoli ed in particolare a Borriello che è sceso in campo voglioso di trovare la via del gol e che prova ad impegnare da solo la retroguardia toscana. Non succede praticamente più niente a parte la girandola dei cambi con i quali Giampaolo concede minuti preziosi al rientrante Croce, che al 70′ prende il posto di Zielinski, e al giovane Diousse che sostituisce l’infortunato Buchel al 76′ che ha accusato un risentimento ai flessori. I tentativi degli ospiti di trovare quantomeno il gol della bandiera si esauriscono al 87′ quando Di Gaudio sugli sviluppi di un calcio d’angolo mette fuori da distanza ravvicinata non riuscendo a sfruttare un errata uscita di Skorupski. Si chiude così dopo tre minuti di recupero e qualche tentativo dalla distanza del volitivo Borriello, sempre bloccati con sicurezza dall’estremo difensore toscano, un incontro che è stato deciso dallo strepitoso avvio di ripresa dei padroni di casa che avanzano così una seria candidatura ad un posto per la qualificazione in Europa League.
Termina 1-0 la sfida tra il Chievo di Rolando Maran e l’Atalanta di Edoardo Reja. A decidere la gara è un gol a quindici minuti dalla fine di Valter Birsa servito dentro l’area di rigore da Riccarod Meggiorini. I clivensi avevano fallito un calcio di rigore poco prima con Alberto Paloschi. I nerazzurri hanno terminato in nove per i rossi a Cherubin e Kurtic. (M.F.)
Il Milan ci mette un po’ a carburare dopo un inizio in cui il Verona si è dimostrato piuttosto intraprendente. Al 17′ acuto numero uno dei rossoneri con Bonaventura che regala a Niang un pallone d’oro per il possibile vantaggio: il francese in area, leggermente defilato sulla destra, calcia sfiorando il palo. Poco dopo da corner è Luiz Adriano a far sobbalzare gli infreddoliti tifosi milanisti accorsi oggi a San Siro. Il brasiliano gira di prima intenzione l’angolo battuto da Bonaventura ma la sua conclusione termina sul fondo; Romagnoli all’altezza del secondo palo non riesce ad aggiustare la traiettoria del tiro. Il Verona non crea palle gol importanti ma mette in difficoltà il Milan quando sfrutta le corsie laterali: i cross a centro area per la testa di Toni, e gli inserimenti dei tre alle spalle dell’attaccante, seminano quasi sempre scompiglio tra le maglie rossonere. Gli uomini di Mihajlovic continuano a spingere e prima dell’intervallo sfiorano il vantaggio in due circostanze. Al 28′ Bonaventura riceve da Bacca ma a tu per tu con Gollini non riesce a trovare il bersaglio grosso. Bravo e fortunato il portiere del Verona che salva così il risultato. Più tardi errore di Valeri che annulla il possibile 1-0 del Milan per fuorigioco di Bacca, lanciato in contropiede da Bonaventura: il colombiano aveva ben servito Luiz Adriano per il tap-in vincente ma tutto viene vanificato dal fischio dell’arbitro. Nella ripresa il Verona mette i brividi al Milan con Ionita che in tuffo non trova lo specchio della porta. Al 51′ il Milan si porta in vantaggio con Bacca bravo a sfruttare al meglio un assist di Luiz Adriano. Il vantaggio dura però pochissimo perché al 56′ ecco l’episodio chiave del match. De Jong atterra in area Greco e per Valeri non ci sono dubbi: calcio di rigore per il Verona e rosso per l’olandese. Dal dischetto Toni fa secco Donnarumma per l’1-1. Con l’uomo in meno il Milan fatica molto a costruire gioco mentre il Verona sembra più che soddisfatto di tornare a casa con un prezioso punto. Nel finale i rossoneri tentano il tutto per tutto ma i tentativi di Bertolacci, subentrato a Montolivo, e Bonaventura non sono precisi. Il Milan esce a testa bassa tra i fischi del pubblico di San Siro. (Federico Giuliani)
L’Inter torna da Udine con punti pesanti e la consapevolezza di essere la vera favorita per la corsa scudetto. Al Friuli finisce 4-0 per i lombardi dopo novanta minuti ricchi di emozioni. Nella prima parte della gara è l’Udinese a farsi preferire ma al settimo i nerazzurri obbligano Karnezis al miracolo con un destro a botta sicura da parte di Jovetic. I friulani non si spaventano e creano occasioni da rete sia con Di Natale che con Therau. La beneamata dimostra il suo cinismo al ventitreesimo minuto quando Icardi sfrutta al meglio un regalo della difesa bianconera e vola a rete indisturbato, insaccando sul secondo palo un bel destro: 1-0. Passano appena otto minuti e Jovetic firma il raddoppio sfruttando il liscio di Domizzi. L’Udinese prova subito a scuotersi ma senza grande successo. Nella ripresa i ritmi calano leggermente, l’ingresso in campo di Marquinho non cambia il volto alla gara e l’Inter si limita a gestire. Ma le emozioni non sono finite perchè nel finale, precisamente all’ottantatreesimo minuto, la sassata di Icardi fulmina Karnezis e porta l’Inter sul 3-0. Dopo quattro minuto anche Brozovic entra tra i marcatori mettendo a segno un gol stupendo che vale il poker finale. Udinese al tappeto, Inter ad altissima quota.
Il Palermo batte 4-1 il Frosinone e sale a quota 18 punti in classifica, lasciando i ciociari terzultimi a 14. Nella sedicesima giornata del campionato di Serie A ottima reazione dei rosanero, che allontanano la crisi con una partenza perfetta; apre le danze dopo 5 minuti Edoardo Goldaniga, che converte in rete una punzione calciata da Hiljemark (ma è in fuorigioco e si aiuta controllando con la mano), raddoppia Franco Vazquez imbeccato da Chochev. Prima dell’intervallo il Frosinone accorcia le distanze grazie a Paolo Sammarco, che si fa parare la prima conclusione da Sorrentino ma segue il tap in e infila in rete. Nella ripresa però il Palermo allunga di nuovo: Alexandr Trajkovski realizza un magnifico gol con un tiro a giro sul palo lontano, poi Alberto Gilardino, entrato all’inizio del secondo tempo, sfrutta di testa una respinta di Leali e fa poker. Due ammoniti nel Palermo e tre nel Frosinone, i due allenatori hanno esaurito tutti i cambi a loro disposizione.
Preziosi, tornato in tribuna dopo mesi, se ne va scuotendo la testa: il Genoa non ci crede, giustamente vista la prestazione per 85 minuti, eppure il Bologna sembra davvero volare alto. Perchè anche al Ferraris, nel match che apre al 16a giornata di Serie A, è la squadra di Donadoni a strappare i 3 punti con grinta e grazie al colpo di testa nel recupero di Rossettini, difensore-goleador che dopo il Napoli regola anche i rossoblu. Lo 0-1 che fa infuriare Gasperini è grossa responsabilità degli attaccanti (intesi con il termine i giocatori che attaccano, per il Genoa) più che dei difendenti: di Pandev e Gakpè, che si muovono bene ma non trovando concretezza al tiro; di Perotti, che entra per cambiare la partita e invece si fa cacciare, affossando i suoi. Innumerevoli le occasioni create dai padroni di casa, fermati da uno straordinario Mirante, in momento di grazia come i suoi compagni. Se la partita arriva sullo 0-0 al traguardo è merito dell’estremo difensore ospite e colpa – in misura minore – di chi non riesce a sfruttare quanto produce: un brutto segnale, così come l’insoddisfazione logica del pubblico, che rischiano di trasformare questa stagione – dopo i fasti dello scorso campionato – in una corsa con tantissimi ostacoli. Verso la salvezza? Questa è la domanda; dopo i sogni d’Europa, probabilmente la praticità estrema, in termini di obiettivi, è d’obbligo. Un discorso che guardando al di là della barricata, tra le fila rossoblu emiliane, si può ribaltare..
Marcatori: 5′ Goldaniga (P), 17′ F. Vazquez (P), 25′ Sammarco (F), 60′ A. Trajkovski (P), 86′ Gilardino (P)
Sorrentino; Struna, Goldaniga, G. Gonzalez, Lazaar; Hiljemark (87′ Andelkovic), Jajalo, Chochev; F. Vazquez; A. Trajkovski (81′ Brugman), Djurdjevic (46′ Gilardino). All: Ballardini
Leali; Rosi (83′ Gucher), Mo. Diakité, Blanchard, Pavlovic; Paganini (63′ Tonev), Gori (75′ N. Castillo), Sammarco, Soddimo; D. Ciofani, Dionisi. All: Stellone
Arbitro: Daniele Doveri
Ammoniti: Pavlovic (F), Djurdjevic (P), Blanchard (F), Gori (F), G. Gonzalez (P)
Perin, Ansaldi, De Maio, Izzo, Burdisso, Tachtsidis, T. Costa (dal 57′ Perotti), Rincon, Pandev (dal 70′ D. Capel), Laxalt, Gakpé (dall’83’ Ntcham). All. Gasperini
Mirante, Oikonomou, Gastaldello (dal 46′ Ferrari), Rossettini, Morleo (dal 70′ Mbaye), Diawara, Taider, Brienza, Rizzo (dal 30′ Brighi), Destro, Mounier. All. Donadoni
Di Bello di Brindisi
91′ Rossettini (B)
Gastaldello e Mounier (B)
Perotti (G) per fallo di reazione e Diawara (B) per doppia ammonizione
Marcatori: 51′ Bacca (M), 56′ rig. Toni (V)
G. Donnarumma; Abate, Alex, A. Romagnoli, De Sciglio; Niang (82′ Cerci), De Jong, Montolivo (77′ Bertolacci), Bonaventura; Bacca, Luiz Adriano (61′ Kucka). A disp.: Abbiati, Mexes, Calabria, José Mauri, Livieri, C. Zapata, A. Poli, Honda, Rodrigo Ely. All.: Mihajlovic.
Gollini; Sala, R. Marquez, Moras, E. Pisano; Viviani, L. Greco (80′ Juanito Gomez); Wszolek (78′ Bianchetti), Ionita, Siligardi (77′ Jankovic); Toni. A disp.: F. Coppola, Zaccagni, Helander, Claudio Winck, Pazzini, Checchin. All.: DelNeri. ARBITRO: Valeri
59′ Moras (V), 67′ E. Pisano (V), 70′ Bonaventura (M), 70′ Wszolek (V), 72′ Abate (M), 81′ R. Marquez (V), 84′ Gollini (V), 86′ Kucka (M)
55’De Jong (M)
Icardi al 23′, Jovetic 31′ p.t.; Icardi al 38′, Brozovic al 41′ s.t.
Karnezis; Wague, Domizzi, Piris; Widmer, Iturra (dal 25′ s.t. Perica), Lodi, Bruno Fernandes (dall’11’ s.t. Marquinho), Edenilson; Thereau, Di Natale (dal 34′ s.t. Aguirre). (Meret, Insua, Guilherme, Pasquale, Camigliano, P. Kone, Coppolaro, Alì Adnan, Evangelista). All. Colantuono
Handanovic; Montoya, Miranda, Murillo, Telles; Guarin, Felipe Melo; Ljajic (dal 37′ s.t. Juan Jesus), Jovetic (dal 16′ s.t. Brozovic), Perisic; Icardi (dal 45′ s.t. Manaj). (Carrizo, Berni, Dodò, Kondogbia, Palacio, Biabiany, Medel, Gnoukouri, Nagatomo). All. Mancini
Massa di Imperia
Perisic (I), Telles (I), Ljajic (I), Bruno Fernandes (U), Domizzi (U), Marquinho (U) per gioco scorretto
Maccarone al 1′, Saponara al 6′, Maccarone al 16′ s.t.
Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski (dal 25′ s.t. D. Croce), L. Paredes, Buchel (dal 31′ s.t. Diousse); Saponara; Pucciarelli, Maccarone (dal 19′ s.t. Livaja). All. Giampaolo.
Belec; Zaccardo, S. Romagnoli (dal 28′ s.t. Gabriel Silva), Gagliolo, Letizia; Pasciuti (dal 7′ s.t. Di Gaudio), Cofie, Lollo, Martinho (dal 7′ s.t. Borriello); Matos; Lasagna. All. Castori.
Gagliolo (C), Di Gaudio (C)
Birsa (C) al 76′
Bizzarri; Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Hetemaj, Radovanovic, Castro; Birsa (86′ Rigoni), Meggiorini (78′ Inglese), Paloschi (81′ M’Poku) (Pinzi, Christiansen, Pellissier, Cesar, Seculin, Sardo, Bressan, Frey). Allenatore: Rolando Maran.
Sportiello; Raimondi (dal 79′ 45 Monachello), 29 Paletta, 33 Cherubin, Brivio; Grassi (68′ Stendardo), de Roon, Kurtic; Moralez (65′ Bellini), Denis, Gomez (Toloi, Cigarini, Masiello, Estigarribia, D’Alessandro, Radunovic, Bassi, Suagher). Allenatore: Edoardo Reja.
Fabrizio Pasqua.
Dainelli, Radovanovic, Raimondi, Grassi, Bellini
Cherubin (A) 66′, Kurtic (A) 90′
Reina; Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon (67′ Mertens), Higuain, L. Insigne (88′ El Kaddouri). All.: Maurizio Sarri
Szczesny; Florenzi (88′ Vainqueur), Manolas, Rudiger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Salah (76′ Iturbe), Dzeko, Iago Falque (82′ Gyomber). All.: Rudi Garcia
Nicola Rizzoli
Albiol (Napoli), Mertens (Napoli), Gyomber (Roma), Nainggolan (Roma), De Rossi (Roma)